Oggi il visitatore iome ha scritto “licia troisi sa che questo articolo esiste”.
Al che io ho pensato: buon per lei, le avevo pure messo un bel link pulito al suo sito così mi poteva trovare tramite i Link in entrata nella bacheca del suo WordPress! Sarebbe stato bello avere un suo commento, in fondo era un post fatto per divertirsi con le allusioni sessuali del suo libro, ma sapevo già che non ci sarebbe stato. Come ha sottolineato Angra gli autori da millemila copie non si mischiano con il volgo così invidioso e criticone. E pensare che io sono pure Duca!
Cascando a fagiuolo la Regina del Fantasy Italiano ci ha regalato un bellissimo post dopo appena una manciata di ore: http://www.liciatroisi.it/2008/12/01/ledificante-ed-esemplare-storia-del-blogger-non-anonimo/
Un bel giorno, il blogger non anonimo si rende conto che ha un sacco di voglia di scrivere che quel determinato detrattore che l’ha insultato gli sta sul culo. Sì, testuali parole. Ha già pronto un post al vetriolo. Ma, calma. Dar contro a chi ha evidentemente insultato per scatenare un flame-war è da idioti, è fare il gioco del nemico. Tanto più che è anche una battaglia persa in partenza. Cazzo.
Fosse stato anonimo lo sfizio se lo poteva pur passare. Uno sfogo senza firma sotto e senza faccia a corredo, ma così…e allora lascia perdere e parla d’altro.
[…]
– ok, ma tanto c’è il fatto c. No, aspetta. Il fatto c tira in ballo tutta quella gente lì che ti ha diffamato sulla rete. E, ehi, tu quelli non li devi sfiorare manco da lontano. Voglio direi, lo sai quanto pallose sono le discussioni che vertono sull’argomento, poi ti tocca mettere in quarantena il blog per un mese. No, no, lascia perdere
Credo che si stesse riferendo principalmente alla carissima Gamberetta. ^__^ Ma mi piace immaginare che un po’ del suo odio fosse anche per me (ho avuto parecchi visitatori che cercavano commenti e recensioni su Il Destino di Adhara) e per i miei compagni di merende. Magari il mio articolo ha aiutato a farla sbroccare o forse no, ma è bello pensare di aver collaborato.
Vabbè, a quanto pare Licia non verrà a salutarmi. Credo sia perché vorrebbe vedermi pendere dalla forca assieme ad Angra e a Taotor, dopo aver incendiato la barca per gamberi e aver fatto squartare Gamberetta dai cavalli selvatici.
Mentre sarà impegnata a sbranare il suo nemico naturale, io e Angra potremo provare a sfuggirle (scusa, Taotor, dobbiamo lasciarti indietro “a coprirci” mentre effettuiamo la “ritirata strategica” ^_^).
Licia dovrebbe canalizzare la violenza in scrittura. È una cosa che fa bene. Magari scrivendo contro qualche etnia/religione che non piace a nessuno: ebrei, albanesi, musulmani…
Ah, già, pare che istigare all’odio sia un genere di libertà di espressione vietata nei paesi orgogliosi della propria libertà di espressione. Che noia. .___.
Licia potrebbe però sfruttare tutto questo rancore inespresso come carburante per migliorare la sua scrittura. Funziona, lo testimonia anche David Gerrold in “Worlds of Wonder”.
But one day he (NdDuca: l’odiato professore alcolizzato) said to me the most important words in my entire career. Had he not said these words, my life would have been far different — I probably would not have become a writer. He looked me straight in the eye and said, “Stop wasting my time. You’re no good. You’ll never be any good. You have no talent. You’ll never be a writer.”
His words angered me so much that I made a promise to myself. It was very simple. I’ll show you, you stupid old bastard!
That was in 1963.
Within four years I’d sold a script to television—”The Trouble With Tribbles” episode of Star Trek. Within ten years I’d published eight novels, two anthologies, two nonfiction books about television production, and a short story collection. I’d written four more television scripts.
And I’d won three Hugo and three Nebula nominations.
Boy, I showed him.
And yes, rage is an excellent fuel.
Concordo con Gerrold, avendo sperimentato la cosa (anche se non nell’ambito della scrittura) e quindi sapendo bene quanto conta essere infuriati per trovare lo stimolo a dare il meglio, a impegnarsi al massimo.
È una cosa banale, ovvia, ma come tante altre cose ovvie che proprio perché ovvie vengono dimenticate, merita di essere ricordata agli aspiranti scrittori. E Gerrold non è certo il solo a sottolineare l’importanza della furia, dell’odio, della rabbia come carburante (doping?) per le persone:
Io so che l’odio come l’ira hanno la loro funzione nello sviluppo della società, perché l’odio dà la forza e l’ira sprona al mutamento.
(Ivo Andrić, scrittore serbo, Nobel per la letteratura nel 1961)
L’odio è un tonico, fa vivere, ispira vendetta; invece la pietà uccide, indebolisce ancora di più la nostra debolezza.
L’odio senza desiderio di vendetta è un seme caduto sul granito.
(Honoré de Balzac, culattone francese, mangiatore di rane)
Dai risultati non mi pare che Licia stia sfruttando il potenziale insito nell’odio contro i suoi (a ragione) detrattori, ma forse mi sbaglio e si sta dimostrando incapace nonostante la strepitosa carica del rancore. Spero per lei di no.
Rabbia: la colazione dei campioni! |
Come già scritto credo molto nella forza dell’odio e della furia, quel gradevole stimolo che ti porta a vedere l’avversario come un bestia da schiacciare, un animale da fare a pezzi, qualcuno da cui bisogna ottenere soddisfazione in un modo o nell’altro, prima o poi. L’odio attiva i meccanismi mentali più preziosi dell’uomo, quelli della lotta per la sopravvivenza. Uccidi o fatti uccidere. Divora o fatti divorare. Nessuno vuole avere una posizione peggiore del proprio nemico nella catena alimentare.
Ci credo tanto che lo uso anche quando faccio l’editing dei testi a amici/conoscenti: con punzecchiature e commenti gratuitamente cattivi cerco di stimolare una reazione violenta nello scrittore offeso. Alcuni non mi mandano più niente dopo. Gente senza spina dorsale, cazzi loro. Spero che però l’odio verso di me li aiuti lo stesso a migliorare. Altri continuano a chiedere pareri, come criceti che mordono ancora e ancora e ancora il cibo elettrificato. Taotor ad esempio è molto migliorato e ormai non lo insulto più da tempo, ma i suoi primi scritti facevano vomitare le capre morte. Non so se ne abbia ricavato davvero del sano odio, ma di certo non era piacevole per lui veder considerato tutto il proprio lavoro al livello dello sterco putrido. Un qualche genere di meccanismo mentale sarà pur scattato se ha deciso di voler davvero imparare a scrivere meglio.
In generale se a uno interessa davvero aiutare uno scrittore è meglio farsi odiare e dire le cose come stanno (con cattiveria se si pensa che possa servire) piuttosto che moderare i toni e mentire per evitare grane. D’altronde lo dicono anche i manuali di scrittura (sempre a dire cose ovvie questi manuali!): non fidarsi del parere di genitori e amici, potrebbero sopravvalutare l’opera perché “l’hai scritta tu” o potrebbero perfino mentire per non rovinare l’amicizia.
Gli hanno forse insegnato qualcosa di sbagliato? Non mi pare. |
Il prezioso carburante dell’odio può essere ottenuto anche sfruttando gli scrittori spazzatura che infestano le librerie. È disgustoso vedere lavori dozzinali, scritti male da incompetenti o buttati là senza fregarsene molto dell’editing, che hanno il loro bel seguito di fan. Non parlo di Harry Potter, che da quanto ho visto ha la sua dignità (anche se il successo ottenuto è difficile da giustificare), ma mi riferisco proprio a libri come quelli di Licia Troisi. O anche parlando di libri molto meno pubblicizzati e venduti, è osceno veder pubblicati e magari spacciati come capolavori/rivelazioni tanti altri libracci italiani e stranieri.
Disgusto. Ribrezzo. Odio. Falli macerare per bene e ricavane la tua fottuta benzina personale. Fantastica sull’uccidere o mutilare gli autori. Sogna di vederli in rovina. Leccati le labbra mentre immagini di affondare la baionetta nel loro ventre molle gonfio di liquami. Non è reato coltivare il proprio odio per trasformarlo in qualcosa di positivo.
MUORI! MUORI! MUORI! Due minuti di odio ogni giorno, come insegna Orwell!
Alcuni, tipo i leccaculo che infestano certi forum e siti, potrebbero vederla come Invidia, ma non ha molto senso. Invidia di cosa? Del successo e quindi dei soldi? Allora meglio invidiare King o la Rowling, che senso ha invidiare la Troisi che fa uno sputo dei loro guadagni? No, l’odio è qualcosa di più pregiato della mera invidia. Chi parla di invidia dimostra solo la propria ignoranza e stupidità. L’odio è l’oro delle emozioni: l’invidia è solo ottone.
Alcuni anni fa ero pieno di nVidia, avevo la 6600GT Ma da tempo sono un uomo diverso è ho la ATI Radeon 2900XT |
Post Scriptum
Un suggerimento per il genio che oggi è arrivato al mio sito cercando “licia troisi stuprata analmente“: guardati un bel porno asiatico, ne hai tanto bisogno. ^__^
Be’, è da tanto che non metto il naso in quel certo forum e sito citato, in pratica da marzo, e sinceramente non mi informo riguardo ai vari blog che parlano o non parlano di Licia, difatti vengo a sapere delle nuove pubblicazioni dopo secoli dal rilascio della notizia. E questo è perché purtroppo sono un compagno minore di merende, rispetto a te e Angra.
Mi regalarono il primo volume del Mondo Emerso nel 2004, lo lessi, finitolo mi son detto “mah”, ed è terminato tutto lì. Poi non sapevo dell’enorme successo avuto, dunque mi son divertito un po’ a commentare la cosa, ma nulla di che, la mia opinione sui romanzi scarsi si ferma lì, perché dopo tutto la cosa che mi fa girare le sfere è che esistano adolescenti decerebrati che non sanno riconoscere la merda dalla cioccolata.
Insomma, nei confronti della Troisi eccetera provo solo neutralità. Mi ero permesso di esprimere un parere riguardo alla sua “tecnica”, una mia opinione su come poteva migliorare secondo il mio punto di vista. Ma viste le risposte, bah, chissenefrega, mi son detto. Dopo tutto, scrivo meglio io, quindi in questo senso posso solo pensare che non ne vale la pena e che ho solo da guadagnarci, facendomi i fatti miei.
Tu e Angra (ma soprattutto Angra) siete dei rivoluzionari che ne sanno molto più di me, di roba editoriale, distribuzione, guadagni, mafia, ecc. XD Io mi limito a scrivere, leggere e valutare.
Ho letto quella parte, del manuale di Gerrold, e il tipo assolutizza un po’ troppo. L’ira sarà anche un buon carburante, ma non lo è necessariamente per alcuni. C’è chi viene sopraffatto dalla tristezza e getta la spugna, e c’è chi si incazza così tanto che non solo non migliora, ma tende progressivamente a peggiorare. Magari si può dire che per chi ha intenzione di migliorare, e vuole farlo a ogni costo, mettendoci tutto l’impegno, l’ira potrebbe essere il primo carburante da usare. 🙂 Nel mio caso, c’era solo voglia di migliorare. Errore -> Correzione => Comprensione dell’errore. Miglioramento. E così via.
no, ogni volta che penso di uccidere mi eccito e finisce che mi devo masturbare o scoppio. e se lo faccio poi non scrivo, quindi non è la buona via per scrivere, figurarsi bene.
ma per fortuna non sono tutti come me.
A me succede se penso ai conigli. Per questo non riesco a scrivere RabbitPunk.
quando ho scritto che la troisi sa che l’articolo su nihal del caro duca esiste, è perche ho scritto al suo blog due righe che suonavano tipo:
qui (link) hanno pubblicato un bellissimo articolo sull’ultima tua opera e i commenti sono davvero interessanti
lei ha letto e ha approvato pubblicando il tutto sul suo blog
ora mi attanaglia un dubbio, avrà letto davvero l’articolo prima di approvarmi??
Boh. LOL. ^__^
Ma gli avevi lasciato un commento in un articolo del suo blog? Forse lo ha tolto (e avrebbe fatto bene LOL), non l’ho trovato…
Comunque hai fatto bene: ho avuto lo scusa per usare l’amata immagine della Cup of Rage e per scrivere il mio post da psicopatico sulla bellezza dell’odio.
E così ho una scusa per posticipare ancora gli articoli seri, tipo quello sulla storia delle armi da fuoco, sulle baionette, sui fucili a percussione, sulle armature realizzate tra la prima guerra mondiale e la guerra del vietnam, sulle spade ecc…
Ho una caterva di articoli seri ancora da scrivere, ma hanno tutti il problema di richiedere un sacco di tempo per essere preparati e di contenere molto poco “Fattore LOL”.
^__^
Ho letto il post della Troisi, e fra le righe capisco che una delle clausole del contratto con la Dori le impedisce di mettersi a litigare coi detrattori: ne verrebe solo fuori che esistono anche quelli a cui le opere della Troisi fanno schifo, e le vendite alla fine ne soffrirebbero. Tuto ben, tuta joia, esistono solo le fan che da grandi sposeranno Sennar.
Sull’invidia: e certo, come si fa a non essere invidiosi? Di tutti i personaggi Disney, è ovvio che quello che sta di più sulle palle a tutti è Gastone. E’ più naturale essere invidiosi della Troisi che di Stephen King, perché se per il secondo il rapporto successo/qualità è ingiustificato, per la prima tende a infinito.
Invidia a parte, la Troisi mi è anche simpatica. Non ce l’ho con lei, penso solo che scriva cose pessime. Se immagino che ne sia consapevole (e magari lo faccia anche apposta) diventa il mio idolo. Me la vedo mentre scrive la parola FINE in calce all’ultima fatica letteraria, sghignazzando con sommo disprezzo alla faccia di quelli che ci spenderanno 20 e passa euro, e allora mi sembra cosa buona e giusta.
hai ragione lo a cancellato ora sono sicuro che lo ha letto (e sa)
una cosa per i tuoi articoli oplologici
so che non prendi in esame (o almeno non nel dettaglio) le discipline marziali nel senso di impiego manuale proprio delle armi
qualora volessi però discutere sull’argomento questo forum sulle arti marziali è piuttosto interessante:
http://www.forumartimarziali.com/forum/index.php?board=51.0
nello specifico questa è una sezione dedicata alle armi bianche
per soddisfare le tue esigenze ci sono vari gruppi sperimentali di scherma storica occidentale i quali portano avanti uno studio basato su trattati dell’epoca, nulla a che vedere con i gruppi di rievocazione storica da sagra, che sovente sparano delle titaniche minchiate,
è gente disponibile (o meglio smaniosa di far sentire le proprie ragioni) e competente (citano le proprie fonti, il che non è poco)
un topic che potrebbe tornarti utile:
la scherma di baionetta
http://www.forumartimarziali.com/forum/index.php?topic=18095.0
mentre qui due siti di due gruppi di studio che possono fornire materiale utile
F.I.S.A.S. (per me i migliori sulla piazza)
http://www.scherma-antica.org/
Novascrima (un pò presi duri)
http://www.novascrimia.com/
Se la Troisi fosse una cinica che scrive male per il gusto di scrivere male (perché imparare?) e gode nel vedere il pubblico che la loda ugualmente per la sua popò-letteraria (i miei cari fan idioti!!!) e compra i libri (soldini, soldini!), piacerebbe di più anche a me.
Ma il fatto che si incazzi e dica che si sente male per le critiche mi fa pensare che lei sia convinta di quello che scrive, che sia onestamente incapace di capire che sta facendo un lavoro dozzinale e che con pochissimo sforzo potrebbe renderlo meno indecente.
O magari anche questo fa parte della farsa, ma mi pare squallido e un po’ troppo complicato per avere senso.
Meglio un complotto della Licia cinica e spregiudicata che si finge sofferente per gli attacchi (a che pro?) o una Licia onestamente incapace? Il secondo caso mi pare più probabile, dato anche che da quel poco che ho potuto capire al di fuori della “scrittura” è una persona piacevolissima (che sia anche questo parte di un complotto globale pro-Licia?).
Ma, per quel che importa, fuori dalla scrittura può essere Maria Teresa di Calcutta oppure Josef Mengele e questo non cambierebbe una virgola del giudizio sui suoi libri e sulle sue abilità di scrittrice (la si valuta come Scrittrice, mica come persona nel complesso). ^__^
Visto che mi trovo in perfetta armonia con quanto da te scritto, Carraronan, (e in particolare sull’ultima frase, visto che il sottoscritto nove volte su dieci che legge digressioni della Troisi su quanto non concerne la letteratura è d’accordo con lei) mi limito a quotare ^_^
A Napoli si dice “chiagni e fotti” (piangi e fotti) ^_^ lapidaria definizione che un grande uomo di destra affibbiò a un nanetto di destra ^_^
Qui tutti chiagnono e fottono, e io no? avrà detto la Dori. E giù a chiagnere (e fottere).
Bellissima foto della Dori, si vede che ha carisma ^__^
Effettivamente Angra potresti avere ragione.
Son cose su cui i comuni mortali non possono avere certezze, sfortunatamente, per cui ambo le possibilità non sono escludibili a priori.
La Verità sulla vicenda Troisi la sa solo Licia, suo marito, Dazieri (immagino), forse qualche amico intimo (Falconi?) e la Dori.
Oltre a Gesù (alias Il Cristo alias l’Unto del Fritto Misto alla Piemontese del Signore ecc…), ma lui è pazzo e passa il tempo divorando uova sode e tracannando aceto divino…
Volevo precisare ancora una cosa sull’Odio verso libri/scrittori.
L’Odio, il sano sentimento che rende l’uomo virtuoso nel suo cercare la giusta vendetta, va rivolto verso lo Scrittore e non verso l’uomo. Per questo motivo è giusto sognare di uccidere a colpi di baionetta lo Scrittore Isamu Fukui perché scrive come una mmerda, ma non è giusto ucciderlo davvero perché nell’ucciderlo non morirebbe solo lo Scrittore, ma anche il Figlio, il Drogato, il Lanciatore di Caccole e tutte quelle altre cose che è e per cui non merita la morte.
Guareschi faceva fare questa distinzione più volte al sindaco Peppone, che in base al momento era “il Sindaco” (che protegge l’interesse di tutti), il “Capo dei Comunisti” (che difende la sua fazione) o il “Meccanico” (che non si impiccia di politica e sceglie secondo coscienza). ^__^
Per uccidere “anche il resto” bisogna avere motivi più validi, magari economici o di manifestazione del potere. Capisco un camorrista che ne uccide un altro, in fondo sta facendo un favore alla società, perché ha motivi economici per uccidere il suo nemico (che viene ucciso in quanto Rivale e non in quanto Buon Padre di famiglia, ma per eliminare uno devi eliminare anche l’altro).
E così capisco anche un sano uso delle armi da fuoco sui civili, come manifestazione del potere statale contro i ribelli e i sovversivi. Napoleone faceva cannoneggiare sulla folla di Parigi quando comandava la milizia perché salvare “l’ordine” della Capitale era necessario per salvare la Francia (anche se in tal modo avrebbe salvato anche la cricca di oligarchi che detestava, d’altronde non si può sempre avere tutto e subito… ma poi appena ha potuto ha instaurato una sana dittatura modernizzatrice con leccaculi scelti da lui ^__^).
Insomma, per uccidere le persone in “toto” ci vogliono motivi seri, economici o politici. La grandezza di una nazione si costruisce con il ferro e con il sangue, non con i voti delle assemblee, lo diceva pure il tizio delle bistecche con l’uovo sopra. ^__^
Grazie per i link, iome!
Sfortunatamente l’antispam vedendo vari link ti aveva messo in quarantena e me ne sono accorto solo ora… :-S
Sorry!
Il post della Troisi mi sembra semplicemente delirante. Ha già pronto un post al vetriolo? Mi piacerebbe davvero leggerlo: vista la sua incapacità nello scrivere fantasy, forse ha un talento nascosto per gestire flames.
Avevo lasciato un commento, in cui osservavo che: a)pubblicando ci si espone a critiche ma anche motteggi, b) forse (ma si parla in via puramente teorica!) il malefico detrattore di cui parla aveva puntato il dito, tra una cattiveria e l’altra, contro punti che sono effettivamente deboli, nelle sue storie.
Ma a conferma che alla signora non interessa un picchio migliorare, il mio intervento non ha ricevuto la celeste approvazione ^_^
Interessante il post sull’odio. Anche se, più che odio, credo sia desiderio di rivalsa. “Ti faccio vedere!”, insomma… “Odio” è un concetto secondo me un po’ nebuloso e impreciso (mi sembra di essere Sonja di Amore e Morte, “è molto impreciso dire che ne ho paura… ne sono spaventata” XD)
Concordo con il duca in toto. Anche io uso il metodo Orwell, due minuti d’odio al giorno motivano tantissimo.
Per l’addestramento con la baionetta si può usare il manichino con il volto della Troisi. Idem per il tiro con la pistola.
Io sono talmente fan dei suoi libri che non posso non averla sempre con me! Ho stampato le sue foto su un rotolo di carta igienica!
^__^
Siete dei detrattori crudeli! I suoi libri hanno un pregio ineccepibile: la carta su cui sono stampati. Guardate che non c’è di meglio per incartare le patate frutte, provare per credere!
Scrivo per il Post Scriptum, non sono io il genio che ha fatto quella ricerca ma giusto ieri volevo farl leggere il post su Licia ad un amico e non lo ritrovavo… risultato, ho cercato “Adhara cazzoni negri” ed indovina un po’… il primo risultato!
Nondimeno, pur non essendovi lubrichi desideri dietro la mia cerca, mi impegno a mia volta a seguire il tuo consiglio e cercare un bel porno asiatico che non fa mai male!
Approfitto del mio primo commento per presentarmi visto che dopo aver letto il tuo trattato sui giochi di ruolo mi hai sicuramente reso tuo lettore regolare, hola a todos!
Quello sui giochi di ruolo era pieno di cattiveria gratuita. Ne sono abbastanza soddisfatto.
Ah, allora eri tu con quelle key… lol: speravo in Licia Troisi (o in Sandrone Dazieri o anche nell’avvocato dell’Immonda Dori).
Cattiveria gratuita e grandi verità vanno spesso a braccetto, per citare l’unico neurone abitante del mio cervello. Di giochi di ruolo ne ho provati tanti, anche tre alla volta (per citare stavolta il grande Rocco) e sono convinto che con un po di buona volontà può funzionare bene qualsiasi sistema 😛 però la situazione attuale è sufficentemente desolante.
Ero io solo negli ultimissimi giorni, ho iniziato a leggerti questa settimana per puro caso, stavo cercando articoli su GURPS e raccogliendo informazioni per l’avventura che sto preparando (giusto per staccare un poco quella di Vampiri:la masquerade che mi sta facendo uscire di testa)
L’avogadro (quello dei gas) dell’Immonda Dori è un caro amico di famiglia, mi scrive spesso per la vicenda del recedere da Mondolibri, trappola nella quale ancor giovincello ero caduto a causa di una gnocca che con la sua prosperosità pettorale aveva inibito la mia cerebrale. Però credo non mi voglia più bene, dopo sei mesi di lettere e minacce non risposte ormai è un anno che non si fa sentire… temo si sia dimenticato di me… 🙁
O anche parlando di libri molto meno pubblicizzati e venduti, è osceno veder pubblicati e magari spacciati come capolavori/rivelazioni tanti altri libracci italiani e stranieri.
Disgusto. Ribrezzo. Odio. Falli macerare per bene e ricavane la tua fottuta benzina personale. Fantastica sull’uccidere o mutilare gli autori. Sogna di vederli in rovina. Leccati le labbra mentre immagini di affondare la baionetta nel loro ventre molle gonfio di liquami. Non è reato coltivare il proprio odio per trasformarlo in qualcosa di positivo.
MUORI! MUORI! MUORI! Due minuti di odio ogni giorno, come insegna Orwell!
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Sìì!
odiodiodiodiodio
Se può aiutarmi a migliorare, allora ben venga ^_^
Sono così infantile ^_^
Caro Duca,
ho inserito l’immagine del soldato giapponese che affetta i cinesi nella mia tesi di laurea.
Posso chiederti da dove l’hai recuperata? Se non ricordi posso citare l’articolo del blog (o al massimo il blog)come referenza per l’immagine?
Scusa il disturbo.
Non riesco a trovare la fonte della mia.
Però se ti interessa ho trovato una versione migliore della stessa immagine, con tanto di minuscola scritta bianca, ma senza la didascalia sotto:
http://2.bp.blogspot.com/_YYMeAu4i7gA/TPc13VZbdZI/AAAAAAAAJrc/oQfcF6NLQ1o/s1600/rape-of-nanking-nanjing-ww2-brutal-japanese-007.jpg
Articolo da cui proviene:
http://pictureshistory.blogspot.com/2010/11/brutal-japanese-rape-of-nanking-1937.html
@AlinaSama. La foto viene dal Nanjing Massacre Photo Archive del China News Digest, vedi qui. Mentre qui è la pagina principale con link a vari articoli e documenti.
Il tizio nell’immagine probabilmente stava partecipando a qualche competizione per vedere chi tagliava più teste, erano competizioni organizzate dall’esercito giapponese per mantenere alto il morale.
@Duca&Gamberetta.
Grazie per i siti forniti, sono riuscita a trovare moltissimo materiale visivo per completare la mia tesi (sperando che le immagini che ho scelto non vengano giudicate troppo… Troppo! E me le facciano togliere).
Grazie tantissimo per l’aiuto, mi è stato davvero prezioso.
Io non provo odio per gli scrittori italiani e stranieri che danno vita ad opere fatte con i piedi, perché la maggior parte delle volte è semplice Ignoranza sull’argomento a spingerli a pubblicare (Quante persone si avvicinano alla scrittura cominciando a scrivere un romanzo così, senza nulla in mente? Un sacco, e innocentemente. Io compreso. Fortuna che poi ho letto il Duca e la Gamberetta).
Provo invece disgusto e rabbia per l’editoria che sa di star pubblicando spazzatura e vendendo immagini per ragazzini idioti, volte a renderli ancor più idioti e a farceli restare per sempre. Dio mio, l’ignoranza è il male più atroce a sconvolgere questo mondo. E tutti quei bimbiminkia, quei troll e quei noob o come diamine li si voglia chiamare scrivono ciò che scrivono per ignoranza.
Ebbene io ODIO quell’ignoranza, e scoprendo la realtà della cosa ho imparato a trasformare la rabbia in forza e a trovare il coraggio per selezionare i miei pseudolibri col mause, cliccare il tasto destro e infine selezionare “elimina” una volta per tutte.
Ogni giorno mi alzo e lavoro per informarmi su quanto devo scrivere, cerco manuali di scrittura da leggere e consigli preziosi a cui attingere (e diamine Duca, se non ci foste voi…).
Per Odino! Riuscirò a scrivere un dannatissimo romanzo come si deve e riuscirò a farlo pubblicare, a far capire a tutti come diamine si deve scrivere un romanzo! A far capire che il fantasy non è la spazzatura che si trova negli scaffali!
Cazzo mi sto esaltando! Vado a bermi una bella tazza di RABBIA SANGUINARIA e poi riprendo a studiare!