ACTHUNG!
Questo post è tra il Trollesco e il For The Lulz!
Leggetelo a vostro rischio e pericolo. Non prendetelo troppo sul serio.
A meno che non siate froci. Ma in fondo chi non lo è almeno un po’?
Ricordate questo?
http://www.steamfantasy.it/blog/2008/09/13/avrei-potuto-essere-io-e-forse-lo-sono/
È un articolo scritto 140 giorni fa in cui mi sfottevo da solo dandomi del mostro (mi paragonavo a Pacciani). L’idea di farlo era partita da un intervento trollesco tentato da Andrea D’Angelo, lì mostrato, provato e commentato con abbondanza di citazioni e link. Il clima dell’articolo era volutamente grottesco e comico (si vedano le immagini scelte e i video con cui mi paragono al “mostro”), ma l’argomento di fondo era serio: un Troll che usa tecniche da Troll.
Andrea D’Angelo, scrittore e forse regista hard, colpito nel vivo con la Forza della Verità -le citazioni-, ci è rimasto male. E naturalmente non ha fatto nemmeno finta di stare al gioco: appena lo ha scoperto (140 giorni dopo, ovvero oggi alle 9:11 -dati PhpStats-… e io che pensavo fosse quel nuovo utente che mi leggeva tramite un lettore di Feed Anonimo via web proprio dal giorno del tentato flame… mi sbagliavo! ^__^) si è imbufalito e ha prodotto un post nel suo blog alle 9:56 -orario fornito dal suo blog- in cui lancia di nuovo accuse, si difende a spada tratta e naturalmente… non cita nulla per dimostrare di avere ragione chiarendo ciò di cui sta parlando! Vecchio vizio!
Potete leggere l’articolo nella sua sede originale oppure cliccando qui ▼
Mette solo un link al mio articolo. Che a sua volta contiene sia citazioni che, fondamentali per capire il discorso, altri link agli articoli indicati. Praticamente nessuno leggerà mai TRE livelli di articoli: evitare le citazioni esplicite affidandosi alle mere accuse è un modo per evitare che la gente “si informi davvero”.
Il fatto che molta gente si fidi delle auctoritas senza controllare le fonti citate è noto (e questo dà ampio potere di controllo mediatico ai giornalisti) da molto tempo e non riguarda solo la carta stampata, ma anche internet.
Bravo, ottima tecnica!
Visto che io non sono lui e preferisco che abbiate tutto QUI PRONTO per assicurarmi che leggiate TUTTO, ecco il pezzo più significativo dell’articolo di 140 giorni fa.
Cliccare per aprirlo ▼
Quello che segue è l’unico riferimento alla sua persona fatto da Angra nell’articolo in cui Andrea D’Angelo sarebbe intervenuto per “difendersi”. Potete visitare il link indicato e leggere tutto perché io non ho paura di citare ciò di cui parlo invece di inventare menzogne nella speranza che nessuno vada a controllare e venga quindi plagiato perché ha la colpa di essersi fidato. Chi non è disposto a indicare ciò di cui parla è probabile che non stia parlando di niente, se non di proprie invenzioni fantasiose.
Dal Blog di Angra:
La seconda considerazione riguarda il fatto che all’utilità della “dettagliata scheda di valutazione” credo veramente poco. La terza considerazione è: chi giudica la giuria? Uno dei giurati è la Troisi (no comment), uno è il buon Franz col quale ci siamo mandati sostanzialmente affanculo (seppur con un educato giro di perifrasi: per l’esattezza gli ho detto sul forum di FM che o non capisce l’italiano o fa finta), e uno è Andrea d’Angelo, che giudicando buono il suo stesso ultimo romanzo dimostra di avere gusti molto diversi dai miei (nonché, cosa più importante, da quelli di una buona parte di quei pochi che lo hanno letto). Gli altri due non li conosco, ma 3 giurati su 5 il cui giudizio non prenderei per oro colato mi bastano e avanzano.
Io avevo espresso un parere simile scrivendo:
ero proprio curioso di scoprire quale libro sarebbe stato premiato da cime di competenza come D’Angelo e la Troisi…
E quindi?
D’Angelo si sente offeso personalmente perché qualcuno non lo ritiene, visto il parere che ha dei suoi scritti (romanzi, recensioni e post), un valutatore conforme ai propri gusti o dotato di chissà quale raffinato livello di competenza in materia?
O si sente offeso per la vicinanza con la parola “Troisi”? Questo già lo capirei di più…
Nessuno ha scritto insulti. Io non sono una cima nella valutazione delle poesie e se qualcuno me lo dice non mi offendo perché 1) offendersi per qualcosa che non è un’offesa è una cosa idiota e 2) c’è una cosa che si chiama consapevolezza dei propri limiti.
Frignare non cambia nulla.
Dall’articolo di oggi di Negrore:
Se sono così irritato per quello che c’è scritto nella pagina raggiungibile cliccando sul link sopra incollato, forse, si potrebbe pensare, ho la coda di paglia. No. Ciò che mi irrita non è tutta la questione – sebbene contenga falsità piuttosto fastidiose -, bensì il fatto che in data successiva a quel brano e a quei commenti io abbia dialogato in rete con la persona in questione. Se avessi saputo, non avrei sprecato un millisecondo del mio tempo con lui. Non sono così misericordioso con gli imbecilli (e la cultura posseduta non assolve, mi dispiace; anzi, semmai aggrava). E, purtroppo, non riesco nemmeno a provare pietà. Devo migliorare, dunque.
La persona in questione, ovvero quella che ha scritto “le cose raggiungibili cliccando sul link sopra incollato”, posso essere solo io. Altrimenti avrebbe precisato altro.
Peccato che il suo tentativo di trolling, come ampiamente dimostrato nell’articolo precedente, sia stato effettuato in data 12 Settembre 2008 (e il mio articolo è del 13 Settembre 2008). E allora? Beh, le mie ultime chiaccherate con D’Angelo, svoltesi sul blog di Nutza in un clima di cordialità e rispetto reciproco, vanno dal 14 Agosto 2008 al 19 Agosto 2008.
L’ultimo tentativo di dialogo, a cui non ho mai ricevuto risposta, fu questa mia mail del 20 Agosto 2008 di cui riporto l’inizio:
da Granduca di Sfinterburgo
a XXX-INDIRIZZO-OMESSO-PER-PRIVACY-XXX
data 20 agosto 2008 20.39
oggetto problema accesso al sito e steamfantasy
proveniente da gmail.com
Ciao, sono Carraronan!
Scusa il disturbo, ma è una cosa urgente di cui mi sono accorto questa
mattina: quando entro nel tuo sito riesco ad accedere correttamente
con http://negrore.com, ma se cerco di entrare con il subdominio
“www”, ovvero con http://www.negrore.com, il sito non funziona.
OpenDNS mi restituisce errore, non riuscendo a localizzare lo
specifico subdominio www.
Nella mail, dopo la questione del problema tecnico, rispondevo a un suo dubbio sullo “SteamFantasy” fornendo link, indicazioni e l’assicurazione che Miéville definisce PSS “New Weird” (come è giusto che lo definisca, anche se l’ambientazione in sé è classificabile come SteamFantasy).
Ora, forse mi sbaglierò perché sono un imbecille (cit. D’Angelo) e comunque non sono stato pubblicato dalla prestigiosa Nord, ma… ma sono quasi sicuro che Agosto 2008 venga prima di Settembre 2008. Non ci giuro, ma mi pare proprio di si. ^__^
E dopo ho evitato di inserirmi in discussioni con lui a quanto ricordo, proprio per non scatenare flame (e inoltre lui, pochi giorni dopo la pubblicazione del mio articolo che non aveva letto, decise di lasciare “amenità come internet” per completare il suo libro).
E allora perché si sente offeso? Perché pensa di aver sprecato tempo con me, che sono un imbecille?
Notate poi il raffinato ragionamento:
Pretendono libera espressione, ma non accettano il diritto di replica (che in rete si manifesta con un intervento diretto all’interno dei blog in cui prendono di mira qualcuno).
[…]
Vi prego una cosa: non intervenite in una questione annosa – la data del brano lo sottolinea. Non sono qui per crearmi un esercito. Né tanto meno per ricevere buffetti d’incoraggiamento (infatti bloccherò i commenti a questo brano, affinché sia chiaro).
Non serve nemmeno commentarlo. ^__^
Chi è che non accetta diritto di replica? Chi è che blocca i post così non si può commentare senza andare del tutto Off Topic e rendendo inutile il commento stesso slegato dall’articolo di contesto?
Ecco. Bella figura.
Comunque non preoccuparti: io non sono un Troll che viene nel blog degli altri a rompere le scatole. Io sono un tipo di Troll diverso, che trolleggia a casa propria. 😉
Da quando abbiamo avuto “problemi” ho evitato apposta di scrivere commenti nel tuo blog, anche se ho continuato a leggerti e seguirti. Non sono tutti persone capaci di andare in un articolo a casaccio, magari vecchio di mesi (sette da Angra, dieci da Taotor), solo per cercare lo scontro a tutti i costi. ^__^
Box “Perché sì – 4 teh lulz”: Dendrofilia
http://en.wikipedia.org/wiki/Dendrophilia_(paraphilia)
La Dendrofilia significa letteralmente “amore per gli alberi”. Il termine può riferirsi a una parafilia, ovvero una forma di feticismo, che consiste nell’attrazione sessuale per gli alberi. Questo può comportare il desiderio di congiungersi sessualmente con gli alberi stessi, l’adorazione degli alberi come simboli fallici o entrambe.
Alberi che si inculano… c’è a chi piace… Brenda Love, autrice di The Encyclopedia of Unusual Sex Practices, sostiene che anticamente gli alberi fossero simbolo di fertilità e che gli uomini usassero, in certi giorni, eiaculare sui tronchi in maniera rituale.
Un Pino vecchio di migliaia di anni, come ci informa Andrea D’Angelo. Salirono l’ennesimo tratto impervio della via montana. A destra la parete rocciosa s’innalzava, scoscesa; la pietra scura era punteggiata da pini mughi e da qualche raro ciuffo d’erba. Sull’altro lato, lo strapiombo sembrava chiamarli dalle sue profondità brumose. Era un invito suadente, subdolo.
[…]
Continuarono a salire. I pini mughi si fecero sempre più rari, l’erba scomparve del tutto e il sentiero sterrato diventò una via di roccia scivolo-sa e stretta.
[…]
Infine cominciarono a vedere i primi pini mughi – gli ultimi, in realtà – e la roccia nuda conquistò sempre più spazio.
[…]
Chiazze di granito si affacciavano soltanto nei punti più scoscesi, come volti di vecchi cui il tempo avesse imbiancato barba e capelli, mentre i pochi abeti e i pini mughi sembravano rassegnati.
[…]
Il gruppo si mise in azione. Allargarono lo spazio sotto i pini, scavando frettolosamente nella neve, ed estrassero cibo e coperte per rifocillarsi e dormire.
(La Rocca dei Silenzi, pagine 7, 10, 137, 192)Grazie d’esistere, Pino!
(Andrea D’Angelo)
Precisazione: il pino mugo non è un albero, ma un cespuglio del genere Pinus, ciò non toglie che sia però straordinariamente erotico ^__^
Mi spiace dover scrivere queste cose di nuovo perchè onestamente voglio davvero bene a D’Angelo. Senza motivo, così, perché mi viene naturale. E come potete vedere ancora oggi, dopo più di TRE MESI dalle accuse di ipocrisia e ferocia ecc… non ho ancora aggredito “La Rocca dei Silenzi” (a parte la discussione su Anobii con l’autore risalente alla primavera 2008) né mi sono unito al coro di commenti negativi su Gamberi Fantasy.
Lui poi può credere quello che vuole e scrivere di me quello che vuole, dandomi dell’imbecille quanto gli pare o accusandomi di essere ipocrita o qualunque cosa gli venga in mente, ma la Realtà non cambierà solo perché lui non la gradisce.
Davvero, non mi importa quello che fa o quello che crede: io lo aNo.
Se D’Angelo lo vorrà io continuerò a trattare con lui civilmente come facevo prima che lui cercasse apposta lo scontro dandomi sottilmente dell’ipocrita. Se non lo vorrà, non lo farò. Questione sua.
Io sono disponibile come sono sempre stato a distinguere l’autore dalla sua opera e l’esperto in un campo dalla persona in toto, cosa che lui, non so in preda a quali allucinazioni o sviste, sembra non aver notato. E cosa che lui per primo non fa, dando liberamente dell’imbecille, ecco le vere offese personali, agli altri.
Firmiamo un armistizio, beviamoci una Grappa di Pino Mugo del Trentino e abbracciamoci nel Boschetto della Felicità: io non ho rancori verso di te. ^__^
PS: Grazie Negrore per le visite tramite il link, spero che te ne arrivino altrettante dai miei. È sempre proficuo per il business lavorare di flame, eh? ^__^
In questo caso invece l’opera può aiutare forse a comprendere l’autore: i personaggi di D’Angelo hanno sempre una spiccata tendenza alla litigiosità immotivata.
L’impressione non ce l’ho avuta solo io leggendo La Rocca dei Silenzi: quella che segue è una citazione presa da un commento su IBS a Le Sette Gemme.
Dato che D’Angelo sul mio blog ha scritto questo:
ecco quindi i dati (l’idea l’ho presa da un commento sulla Barca dei Gamberi). Quello che segue è l’istogramma dei voti dati dai lettori de La Rocca dei Silenzi su IBS:
1/5 *****
2/5 ******
3/5 ****
4/5 ****
5/5 ***********
Tutti quei 5/5 sembrano un po’ strani, diciamolo: una distribuzione statistica di quel genere, se fosse genuina, dovrebbero venirla a studiare matematici da tutto il mondo. Più probabile che un po’ di amici gli abbiano voluto dare una mano… come Massimo Perissinotto, collaboratore di FantasyMagazine e commento numero 1, che con toni molto misurati scrive:
Diciamo che una estrapolazione di questo genere risulta più credibile:
1/5 *****
2/5 ******
3/5 ****
4/5 ****
5/5 **
et voilà, ecco i dati alla mano.
Io la prima trilogia ce l’ho pure, ma è terribile da leggere (anche perché devo partire dal primo, che è atroce, mica dal terzo che dicono sia il migliore!).
E non c’è neppure gusto a leggere le Sette Gemme: se anche volessi commentarlo (bene o male) sarebbero parole gettate al vento perché già D’Angelo si è espresso sullo stile meno maturo e, addirittura, sul fatto che il “primo ciclo minore” meriterebbe di essere riscritto d’accapo per rendere meglio la Triade di cui fa parte (credo significhi che la Nord lo ha pubblicato quando ancora faceva schifo).
Meglio leggersi le novità Troisiane. ^__^
Perlomeno fino a quando non uscirà “Il Giorno Dopo”, il secondo libro dei “Silenzi” (dopo la Rocca): quel libro essendo nuovo meriterebbe un’occhiata per valutare l’evoluzione stilistica dell’autore dal 2004-2005 a oggi.
Difficilmente può essere peggiorato, no? Magari ora scrive benino. ^__^
Più che l’evoluzione stilistica sarebbe interessante sapere se finalmente è riuscito a inventarsi una trama che non sia “un Mago, un Guerriero, un Nano e un’Elfa con l’arco (utilissima) vanno nel labirinto ad ammazzare tutti i mostri” ^_^
Se l’Elfa finisce coi vestiti lacerati da mostri tentacolari fallici può venirne una bella storia…
Avevo letto il topic di D’Angelo giusto ieri, chiedendomi quando avrei potuto leggere la tua replica ^_^ Tra l’altro mi sarebbe piaciuto intervenire anche all’interno del suo blog (che poi, almeno in riferimento a questo aspetto, non sono dalla parte di nessuno dei due, non essendo ancora riuscito a giudicare il D’Angelo scrittore), però il paradosso “i miei oppositori non accettano critiche/i commenti a questo topic sono bloccati” mi ha fregato XD Certo è che dopo tale comportamento (a mio modo di vedere molto infantile) mi sta passando la voglia di sbattermi per cercare i suoi libri. E’ vero che ho sempre scisso la persona dall’autore (e la Troisi è l’esempio tipico, visto che 9 volte su dieci sono d’accordo su quello che scrive sul suo sito, ma continuo a ritenerla una pessima scrittrice), però sai, finanziare gli imbecilli (nel senso che imbellono, ovviamente ^_^) non mi fa mai molto piacere…
Il problema con D’Angelo è che è troppo serio e serioso. Dovrebbe rilassarsi un po’. Comunque se la cosa lo può aiutare come “anti-stress” può darmi dell’imbecille quanto vuole che io non me la prendo.
Può anche darmi dell’imbecille col nome e cognome visto che, come nel caso di Angra, pure con me il mio nome è pubblico e disponibile. E ho scritto pure varie volte in che città abito.
Il problema è che ho un nome troppo comune, quindi si rischia di offendere a grappolo senza la precisione chirurgica che dà più soddisfazione.
Certo che potrebbe darsi una calmata e prendere gli ormoni per la crescita della Ghiandola dell’Ironia: così i suoi attacchi invece di sembrare i piagnistei di una ragazzina con le mestruazioni potrebbero diventare divertenti, incisivi e quindi molto più efficaci anche senza insulti.
Ma questo forse lo potrebbe fare un vero scrittore, come Twain o il filosofo Schopenhauer che mi mangerebbero e cagherebbero in due secondi se avessero dei blog per replicare, e per lui è chiedere troppo. Come lo è anche per la Troisi.
^__^
Attribuita a Winston Churchill:
War is a game that is played with a smile. If you can’t smile, grin. If you can’t grin, keep out of the way till you can.
La guerra è un gioco che si gioca sorridendo. Se non sai sorridere, sogghigna. Se non sai sogghignare levati di mezzo, finché puoi.
^___^
È tipico di D’Angelo strillare di aver ragione senza fornire nessun fatto a sostegno.
Ma forse è solo ignorante, non saprei. Il commento sul blog di Taotor è surreale:
* L’articolo è del 30 Novembre 2007.
* Io ho commentato quell’articolo lo stesso giorno.
* D’Angelo interviene, non per commentare l’articolo, ma per commentare il mio commento e quello di altri il 3 Settembre 2008, quasi un anno dopo (l’ultimo commento prima di quello di D’Angelo è del 2 Dicembre 2007). E in più si vanta pure, concludendo il suo intervento con un “Botta nel 2007. Risposta nel 2008.”
Ripescare un articolo vecchio di un anno, mettere un commento off topic, vantarsi di seminare zizzania: “troll” da manuale.
Comunque, se il Duca mi fa un po’ di spazio, m’infilo anch’io sotto la sua pietra tombale. ^_^
@Okamis. La Rocca dei Silenzi lo puoi trovare su emule senza difficoltà.
Volentieri! ^__^
C’è casualmente spazio anche per una confezione maxi da 144 preservativi alla fragola, un tubo grande di lubrificante a base d’acqua, un costume da scolaretta e una cassa di cognac.
Ti spiace se invito anche Angra?
^__^
PS: grazie per l’intervento di supporto morale 😉
@Gamberetta: per quella discussione surreale è la parola giusta. Io ammetto che vi siano anche persone a cui il mal di denti piace, padronissime… ma che almeno non pretendano che gli altri giustifichino il fatto che a loro dà fastidio! ^_^
perchè non avevano ancora inventato i termosifoni!
dopo lunga lettura trovo ridicolo quello che ha scritto, e una persona che non sa accettare le critiche non migliorerà mai!
Duca continua così!
ciao duca
seguo i due blog da pochi mesi senza intervenire mai ma questa cosa mi lascia proprio basito..
andrea mi ha davvero deluso.. mi sta passando proprio la voglia di sprecare ore per leggere la rocca pensando a che genere di persona e’ l’autore..
continua cosi’ coi tuoi articoli sempre interessanti e divertenti pure se un po’ di cattivo gusto e lascia stare certi provocatori d’avanspettacolo
torno a lurkare nel buio
francesco
…dev’esserci un gran bel mortorio là dentro :p.
Secondo me D’Angelo dovrebbe guardare le cose da una prospettiva diversa :p… e sarebbe anche carino se riuscisse a replicare in maniera più divertente…
Uffa.
Io non ce l’ho con D’Angelo. Lo ritengo anzi una brava persona che ha qualche difetto di prospettiva quando si tratta della sua opera di scrittore.
Se qualcuno non si fa problemi nel dire che il suo ultimo romanzo non gli piace, potrebbe essere che:
1) il romanzo è bellissimo ma il lettore è un ritardato
2) il romanzo è bellissimo ma il lettore è invidioso e malvagio
3) il romanzo ha dei difetti così grossi e numerosi che ne rendono la lettura sgradevole a una persona di giudizio.
D’Angelo l’ipotesi 3 non la prende nemmeno in considerazione (i suoi amici scrittori gli hanno detto che il romanzo è bellissimo), per cui restano le altre due. Dalla sua reazione sul mio blog immagino mi metta nella categoria 2.
Io però non ho detto niente di più e niente di meno che:
1) il suo ultimo libro non mi è piaciuto.
2) lo hanno letto in pochini (1000 copie vendute non sono poche, ma nemmeno tante per un autore al quarto romanzo).
3) fra quelli che lo hanno letto ve ne sono una buona parte a cui non è piaciuto.
Tutto questo non era un discorso fine a se stesso, ma rientrava nel fatto che non vedo il senso di partecipare a un concorso dove i manoscritti vengono giudicati da scrittori che personalmente ritengo scarsi.
Per il fatto di non apprezzare la narrativa di D’Angelo mi sono visto qualificare dallo stesso come un essere malvagio che gode delle disgrazie altrui (le 1000 copie vendute), il che mi sembra un po’ fuori luogo.
Litigare normalmente non mi costa fatica, tranne come in questo caso con una persona contro la quale non ho proprio nulla di personale.
http://www.negrore.com/blog/2009/02/lusinghiero.html
Ringrazio Andrea D’Angelo per essere stato in grado di produrre una risposta senza inserire insulti o accuse non accompagnate da prove.
Gli rinnovo comunque l’invito a insultarmi ogni qual volta ne sentisse la necessità per combattere lo stress di una vita “letteraria” da genio incompreso. Insomma, diciamolo, neppure Dante era “profeta a casa sua”, no? ^__^
Sarei onorato di essergli utile in questa nobile causa.
C’era un signore con idee piuttosto interessanti e la sindrome del genio incompreso che scrisse un’opera intitolata “Quattro anni e mezzo di lotta contro menzogna, stupidità e codardia”.
Ebbe notevole successo, ma l’editore lo costrinse a cambiare il titolo in, traducendolo in italiano, “La mia Battaglia”.
È la dimostrazione che non tutti i geni incompresi sono condannati a rimanere sconosciuti. A me comunque non è piaciuto: buone idee per l’epoca, ma espresse in modo un po’ confuso, e una prosa da ritardato che denota assoluta mancanza di capacità nella scrittura.
Dovevano fare un editing migliore a quel signore.
Assicuro a d’Angelo anche che non verrò mai a dare fastidio nel suo blog. Ed eviterò di dargli fastidio anche in altri luoghi. ^__^
Lo leggerò come ho fatto negli ultimi mesi perché mi interessa quello che ha da dire come “persona”, ma eviterò commenti di qualunque tipo che, anche se di sostegno o positivi nei suoi confronti, potrebbero risultargli irritanti in quanto provenienti da me che sono un untermensch.
Secondo me la questione si sta un po’ allargando oltre la propria naturale portata…
Intanto, nonostante abbia letto i mille articoli di riferimento sulla diatriba, tutt’ora non riesco ad avere un quadro chiaro di cause-effetti ed accuse.
Posso solo dire che mi dispiace – per la stima che ripongo in D’Angelo, come scrittore e persona, anche se lo conosco solo virtualmente – vedere che D’Angelo va a ripescare una discussione vecchia per dire la sua solo oggi… perchè non chiudere la questione a suo tempo? Che senso ha scoperchiare il calderone adesso? Ecco l’effetto: un botta e risposta tra blog, dove uno scrittore perde qualche punto…
Molti dicono di desistere dal voler leggere sue opere. Ecco, qui io non sono d’accordo: per quel che mi riguarda, m’importa poco di cosa fa o dice D’Angelo se poi leggere i suoi scritti mi soddisfa (così è stato “La Rocca dei silenzi”, che pure ha pregi e difetti: mica è un’opera eccelsa… ma non è neanche una schifezza a parer mio). Certo, se D’Angelo fosse un criminale assassino allora la regola “separiamo l’uomo dallo scrittore” vacillerebbe: ma per fortuna non è il suo caso.
Di contro, apprezzo molto l’atteggiamento (anzi, il “comportamento”, come direbbe il mio prof. di Sociologia) del Duca, che riesce a mantenere una “leggerezza” tale da non scadere in scenate alla Maria De Filippi.
Sinceramente, sapete cosa vi dico?
Spero che D’Angelo smorzi il suo astio… e che il Duca mantenga la sua disponibilità a metterci una pietra sopra (sopra a cosa poi? Mica l’ho capito…). Sarà che sono una coltivatrice di utopie… ma io spero sempre nelle mosse riconciliatrici.
(dài, Duca, siete pure una bella coppia… molto Sandra e Raimondo :-D)
Scrivere gli articoli che catalogo come “For the Lulz” è particolarmente spassoso. Di certo più che passare giornate a preparare quelli più grossi di oplologia. ^__^
La pietra sopra ce l’ho già: è quella tombale che mi ha regalato D’Angelo. E’ molto bella e larga: non ha badato a spese perché in fondo mi aNa un po’ anche lui come lo aNo io. ^__^
Cercherò di non infastidire D’Angelo ulteriormente (tipo, boh, esistendo…). Da parecchi mesi, beh in realtà da un annetto, volevo fare un articolo sugli incipit e avevo scelto di usare proprio quello della Rocca dei Silenzi come caso particolare (è un incipit che, a detta di vari lettori, inclusi due che conosco, ha dato alcuni problemi di “percezione del contenuto successivo dell’opera”).
Non so quando lo farò, forse questa estate, ma in ogni caso non conterrà critiche particolarmente cattive né nulla che si possa considerare “insulto” (ma forse anche i commenti tecnici negativi su cose come “il patto con il lettore” e simili sono insulti, boh…).
:-/
Chi siete? Cosa siete? Di D’Angelo so che è uno scrittore, che come tale non può piacere a tutti, non piace a tutti neppure Proust. Ma voi chi siete? Cosa fate, oltre ad esistere? Io non so chi siete voi, voi non sapete chi sono io, ma di sicuro ne so a pacchi più di voi e non mi è difficile riconoscervi come dei cretini.
E io che pensavo che fosse l’ora di crescere! ^_^
Come dice Massimo, che ne sa a pacchi più di noi, è giunta l’ora di salire in groppa!
Siete degli imbecilli, lo si capisce senza tanto sforzo dalle risposte e dalle motivazioni che date.
Grezzi a dir poco, ignoranti e faziosi.
Massimo, dai, facciamo pace.
Ci sveleresti in anteprima il tuo promo per il prossimo romanzo di D’Angelo?