Odio e Amore nel Boschetto della Felicità

ACTHUNG!
Questo post è tra il Trollesco e il For The Lulz!
Leggetelo a vostro rischio e pericolo. Non prendetelo troppo sul serio.
A meno che non siate froci. Ma in fondo chi non lo è almeno un po’?

Ricordate questo?
http://www.steamfantasy.it/blog/2008/09/13/avrei-potuto-essere-io-e-forse-lo-sono/
È un articolo scritto 140 giorni fa in cui mi sfottevo da solo dandomi del mostro (mi paragonavo a Pacciani). L’idea di farlo era partita da un intervento trollesco tentato da Andrea D’Angelo, lì mostrato, provato e commentato con abbondanza di citazioni e link. Il clima dell’articolo era volutamente grottesco e comico (si vedano le immagini scelte e i video con cui mi paragono al “mostro”), ma l’argomento di fondo era serio: un Troll che usa tecniche da Troll.
Andrea D’Angelo, scrittore e forse regista hard, colpito nel vivo con la Forza della Verità -le citazioni-, ci è rimasto male. E naturalmente non ha fatto nemmeno finta di stare al gioco: appena lo ha scoperto (140 giorni dopo, ovvero oggi alle 9:11 -dati PhpStats-… e io che pensavo fosse quel nuovo utente che mi leggeva tramite un lettore di Feed Anonimo via web proprio dal giorno del tentato flame… mi sbagliavo! ^__^) si è imbufalito e ha prodotto un post nel suo blog alle 9:56 -orario fornito dal suo blog- in cui lancia di nuovo accuse, si difende a spada tratta e naturalmente… non cita nulla per dimostrare di avere ragione chiarendo ciò di cui sta parlando! Vecchio vizio!

Potete leggere l’articolo nella sua sede originale oppure cliccando qui ▼

La (loro) pietra tombale
Questa mattina, dopo aver letto l’ultima intervista a Marco Davide, m’è tornato l’insano impulso di farmi un giretto in rete. Google: ricerca «”la rocca dei silenzi” recensione». Essendo un romanzo del marzo 2005, ed essendo io tutt’altro che un autore di successo, non ho trovato nulla di nuovo fino a quando non mi sono imbattuto in questo:
http://www.steamfantasy.it/blog/2008/09/13/sarei-potuto-essere-io-e-forse-lo-sono/
La pietra tombale è stata posata. Amen.
Internet è molte cose. Tra le tante, come ho già avuto modo di dire, è il rifugio degli imbecilli – i quali, per l’appunto, pensano di trovarsi in un rifugio, mentendo a se stessi, perché scrivono pubblicamente e poi non accettano che l’intruso entri nel loro “rifugio”. Così lo chiamano “troll”, convinti la loro teoria sia inattaccabile, il loro concetto di diritto ineccepibile.
Loro sono liberi di insultare e denigrare la persona autore, schernendola con un sarcasmo d’infimo livello (che fa proseliti, va sottolineato, perché la madre degli imbecilli è sempre in cinta – miete vittime, direi, anche tra gli insospettabili). Sono liberi di farlo pubblicamente, in rete (usando nome e cognome reali del loro oggetto di derisione, nascondendosi dietro un nomignolo – quasi sempre). E quando la persona derisa si permette di intervenire, viene definita “troll”, cioè – per chi ancora non lo sapesse – uno che va in giro a provocare gli altri, infuocando le discussioni.
Per come la vedo io, queste persone sono decisamente più pronte di me alla società odierna, società che sento sempre più distante – e sempre più vicine le persone che dimostrano di avere una sensibilità affine alla mia. Pretendono libera espressione, ma non accettano il diritto di replica (che in rete si manifesta con un intervento diretto all’interno dei blog in cui prendono di mira qualcuno).
Se sono così irritato per quello che c’è scritto nella pagina raggiungibile cliccando sul link sopra incollato, forse, si potrebbe pensare, ho la coda di paglia. No. Ciò che mi irrita non è tutta la questione – sebbene contenga falsità piuttosto fastidiose -, bensì il fatto che in data successiva a quel brano e a quei commenti io abbia dialogato in rete con la persona in questione. Se avessi saputo, non avrei sprecato un millisecondo del mio tempo con lui. Non sono così misericordioso con gli imbecilli (e la cultura posseduta non assolve, mi dispiace; anzi, semmai aggrava). E, purtroppo, non riesco nemmeno a provare pietà. Devo migliorare, dunque.
Lascio a voi il compito di giudicare, me e loro. Se avete voglia di sprecare il vostro tempo, fate pure le vostre ricerche, approfondendo quanto è successo (a me ne è subito passata la voglia e non ricordo l’episodio. Non abbisogno di ricerche, comunque: so cosa mi muove e mi ha sempre mosso. Non ritengo d’aver fatto errori in rete, tranne uno, ingenuo, agli esordi – già chiarito con la persona in questione, a distanza di un po’ di anni).
Quello che voglio far capire, con questa blog-considerazione, è molto semplice: questo mi allontana dalla rete. È un ottimo esempio: brano e commenti sono chiarificatori. E qualificano chi li scrive. Ma sono pochi, lì; ce ne sono stati e ce ne sono molti altri. Vedete voi: se il brano vi piace e siete d’accordo, smettete di leggere il mio blog e statemi lontani. Se invece capite…
Vi prego una cosa: non intervenite in una questione annosa – la data del brano lo sottolinea. Non sono qui per crearmi un esercito. Né tanto meno per ricevere buffetti d’incoraggiamento (infatti bloccherò i commenti a questo brano, affinché sia chiaro).
Non ho bisogno di sostenitori contro simili bassezze, né abbisogno di vicinanza o comprensione o qualsiasi altra cosa. Ciò di cui abbisogno è una sana, distaccata visione di una società fatta troppo spesso da persone che hanno dei valori morali relativi di una relatività affatto discutibile. Uno dei Comandamenti più calpestati e insudiciati dal presente è quello che predica di non fare al prossimo ciò che non vorresti venisse fatto a te – probabilmente perché necessita di riflessione per essere rispettato. Abbisogno, cioè, di riuscire a scrutare certi individui con freddezza, quasi che fossero nemici morti nell’atto stesso di dar fiato ai loro concetti, sepolti e su cui è stata posata una pietra tombale, infine e finalmente.
La speranza che un giorno, chissà, a qualche incontro letterario tali persone abbiano il coraggio di presentarsi per quello che sono, col loro nomignolo in rete, guardandomi negli occhi, è probabilmente un’illusione. Del resto, perché farlo? Non avrebbero dialogo, dopo una simile presentazione. Non parlo con chi manca delle qualità umane minime per affrontare un discorso costruttivo (si sentiranno offese, probabilmente, giudicate senza che io sappia nulla di chi sono in realtà. Ebbene, se qualità umane possiedono, allora le sviliscono scrivendo simili interventi in rete. La relatività di cui scrivevo poco fa, per l’appunto. Si rendano conto che ogni gesto, ogni parola conta. Non esiste una “sospensione della civiltà”, cosa in cui invece sembrano credere).
Resta la convinzione che il cimitero si stia espandendo, ahimè. Nuove fosse vengono scavate, la processione continua. Un viavai di carri funebri è ben distinguibile lungo la linea dell’orizzonte. Pretendo da me stesso di non versare più una lacrima per queste morti, perché ne ho altre, di valore infinitamente più grande, da piangere. E pretendo di tirare dritto per la mia strada. Da ora e una volta per tutte.
Alla prossima, più serena blog-considerazione.

Mette solo un link al mio articolo. Che a sua volta contiene sia citazioni che, fondamentali per capire il discorso, altri link agli articoli indicati. Praticamente nessuno leggerà mai TRE livelli di articoli: evitare le citazioni esplicite affidandosi alle mere accuse è un modo per evitare che la gente “si informi davvero”.
Il fatto che molta gente si fidi delle auctoritas senza controllare le fonti citate è noto (e questo dà ampio potere di controllo mediatico ai giornalisti) da molto tempo e non riguarda solo la carta stampata, ma anche internet.
Bravo, ottima tecnica!
Visto che io non sono lui e preferisco che abbiate tutto QUI PRONTO per assicurarmi che leggiate TUTTO, ecco il pezzo più significativo dell’articolo di 140 giorni fa.
Cliccare per aprirlo ▼

ATTENZIONE!
Questo post è tra il Trollesco e il For The Lulz!
Leggetelo a vostro rischio e pericolo. La pace sia con voi. Bla bla bla.
Il disclaimer è finito, andate a fare in culo.

Oggi D’Angelo, lo scrittore i cui interventi seguo più attentamente su forum e blog di quanto faccia con ogni altro (e qui ci sta bene un adolescenziale T.V.B. :cupidarrow.gif: D’Angelo!), mi ha deliziato rispolverando un post vecchio di SETTE MESI di Angra dedicato al Premio FantasyMagazine per insinuare sottilmente che sono un ipocrita:

Scopro, con un certo divertito fatalismo, di essere stato preso per il culo. Oh, be’… “cinque lire de mona in scarsela” fanno sempre comodo.
C’è chi, come Carraronan, dialoga amabilmente con me alcuni mesi dopo aver parlato – sempre di me – nei toni qui presenti.
Se c’è qualcosa che io non sono è ipocrita, Carraronan

Dice di essere stato “preso per il culo” (da me, a quanto si capisce visto che, per motivi di trollismo, preferisce mantenere una certa ambiguità e universalità nei toni… ah, il dettaglio raffinato che distingue il Vero Troll dal Trollino N00b come me!) e poi dichiara che “lui non è un ipocrita” e infine spiega che lui non è un miope rissoso come noi (LOL :lol3.gif:). E’ chiaro che se lui non è certo un ipocrita, allora io che sono kosì kattivo allora lo sono.
Alla fine, giusto per il gusto del trolling, suggerisce che sono “feroce”:

considero il tuo atteggiamento umano immaturo o, peggio, feroce (e, credimi, con “feroce” intendo qualcosa che davvero non ti fa onore[…])

Tutto questo perché, evidentemente, se non mi piace La Rocca dei Silenzi (come sapeva benissimo: ne abbiamo parlato tre mesi fa su Anobii! Non ho mai nascosto che mi abbia fatto schifo e per quale motivo! E poi si sente preso per il culo…) allora non ho diritto di parlare con lui in tono amichevole di altre cose
…e se lo faccio e lui “ci casca” (???) rispondendomi, allora sono un ipocrita e lui è stato “preso per il culo” (ma perché???). Lui ha il diritto di scannarsi con qualcuno e poi continuare a rispettarlo e stimarlo per altri motivi, io invece non posso dire “bah” che subito perdo il diritto di voler bene a D’Angelo! :frigna.gif:

continuo in quest’esercizio che a voi non è mai riuscito: ammettere i pregi altrui nonostante il disprezzo per la vostra astiosa, miope rissosità

Lui si, io no. Lui è bravo e saggio, io sono ipocrita. Mi pare ovvio.
Notate poi come abbia fatto un resume di un (A) post vecchissimo, (B) privo di collegamenti con il tema trattato, (C) dove nemmeno si fa mai cenno né alle opere di D’Angelo né a D’Angelo e (D) suggerendo che gli altri siano ipocriti, immaturi, miopi e rissosi ecc… mentre lui invece è tutt’altro.

:negro.gif: Grazie zuperuomo biango per ezere venuto a inzegnare noi scimioni negri la Giviltà. :negro.gif:

Notate che non ero neppure mai intervenuto su questa recensione molto negativa di La Rocca dei Silenzi nonostante il romanzo mi fosse piaciuto pochissimo e lo avrei potuto attaccare senza pietà se solo avessi voluto “fare del male per il gusto di fare del male”. Eppure non ho detto niente. Muto come un mafioso siculo fui! Ma io, ricordiamolo, sono ipocrita! E se le prove che lo sia non ci sono, allora sono ancora più ipocrita.
D’Angelo che trolleggia nei blog per scatenare flame invece non è miope e rissoso, no, quello lo sono SOLO gli altri.
Siamo all’ABC del Trolling: discorsi Off Topic, puro attacco, accusare di essere miopi rissosi quando invece è lui che passa il tempo rispolverando thread vecchissimi per tentare di innescare dei flame (si veda anche l’articolo di 10 mesi fa di Taotor) ecc…
E come non dimenticare poi quello che disse a Taotor quando il ragazzo, suo fan da sempre, ebbe il coraggio di dire quel che pensava, esprimendo senza recare alcuna offesa il proprio diritto di parola nel proprio blog, commentando con del sano umorismo un paio di articoli/interviste e infine dichiarando (questa volta sul forum di FM) che la Troisi avrebbe fatto meglio a prendersi una pausa dalla scrittura per riflettere meglio?
D’Angelo non si tirò certo indietro dal linciaggio collettivo, mischiandosi all’oscena mandria dei lecchini di FM, vero esempio di gruppo di deboli che si fa forte con la massa per schiacciare i più deboli.

Negróre:
Taotor, ho scritto almeno quattro messaggi diversi, con tono ed enfasi difformi. Alla fine li ho cancellati tutti. E’ uno spreco di tempo, ora anche con te – e me ne dolgo.
[…]
Vergognatevi (tu e chi la pensa come te).

Prima ne avevo solo il sospetto, ma ora lo so: D’Angelo è un Maestro Troll. Lo seguirò e apprenderò quest’arte che mi ha sempre affascinato, ma che per timidezza non ho mai saputo praticare. E poi, diciamolo, per qualche strano motivo voglio un gran bene a Negrore (nel mio perverso modo, si intende). :mf_boff.gif:

Quello che segue è l’unico riferimento alla sua persona fatto da Angra nell’articolo in cui Andrea D’Angelo sarebbe intervenuto per “difendersi”. Potete visitare il link indicato e leggere tutto perché io non ho paura di citare ciò di cui parlo invece di inventare menzogne nella speranza che nessuno vada a controllare e venga quindi plagiato perché ha la colpa di essersi fidato. Chi non è disposto a indicare ciò di cui parla è probabile che non stia parlando di niente, se non di proprie invenzioni fantasiose.

Dal Blog di Angra:
La seconda considerazione riguarda il fatto che all’utilità della “dettagliata scheda di valutazione” credo veramente poco. La terza considerazione è: chi giudica la giuria? Uno dei giurati è la Troisi (no comment), uno è il buon Franz col quale ci siamo mandati sostanzialmente affanculo (seppur con un educato giro di perifrasi: per l’esattezza gli ho detto sul forum di FM che o non capisce l’italiano o fa finta), e uno è Andrea d’Angelo, che giudicando buono il suo stesso ultimo romanzo dimostra di avere gusti molto diversi dai miei (nonché, cosa più importante, da quelli di una buona parte di quei pochi che lo hanno letto). Gli altri due non li conosco, ma 3 giurati su 5 il cui giudizio non prenderei per oro colato mi bastano e avanzano.

Io avevo espresso un parere simile scrivendo:

ero proprio curioso di scoprire quale libro sarebbe stato premiato da cime di competenza come D’Angelo e la Troisi…

E quindi?
D’Angelo si sente offeso personalmente perché qualcuno non lo ritiene, visto il parere che ha dei suoi scritti (romanzi, recensioni e post), un valutatore conforme ai propri gusti o dotato di chissà quale raffinato livello di competenza in materia?
O si sente offeso per la vicinanza con la parola “Troisi”? Questo già lo capirei di più…
Nessuno ha scritto insulti. Io non sono una cima nella valutazione delle poesie e se qualcuno me lo dice non mi offendo perché 1) offendersi per qualcosa che non è un’offesa è una cosa idiota e 2) c’è una cosa che si chiama consapevolezza dei propri limiti.
Frignare non cambia nulla.

Dall’articolo di oggi di Negrore:

Se sono così irritato per quello che c’è scritto nella pagina raggiungibile cliccando sul link sopra incollato, forse, si potrebbe pensare, ho la coda di paglia. No. Ciò che mi irrita non è tutta la questione – sebbene contenga falsità piuttosto fastidiose -, bensì il fatto che in data successiva a quel brano e a quei commenti io abbia dialogato in rete con la persona in questione. Se avessi saputo, non avrei sprecato un millisecondo del mio tempo con lui. Non sono così misericordioso con gli imbecilli (e la cultura posseduta non assolve, mi dispiace; anzi, semmai aggrava). E, purtroppo, non riesco nemmeno a provare pietà. Devo migliorare, dunque.

La persona in questione, ovvero quella che ha scritto “le cose raggiungibili cliccando sul link sopra incollato”, posso essere solo io. Altrimenti avrebbe precisato altro.
Peccato che il suo tentativo di trolling, come ampiamente dimostrato nell’articolo precedente, sia stato effettuato in data 12 Settembre 2008 (e il mio articolo è del 13 Settembre 2008). E allora? Beh, le mie ultime chiaccherate con D’Angelo, svoltesi sul blog di Nutza in un clima di cordialità e rispetto reciproco, vanno dal 14 Agosto 2008 al 19 Agosto 2008.
L’ultimo tentativo di dialogo, a cui non ho mai ricevuto risposta, fu questa mia mail del 20 Agosto 2008 di cui riporto l’inizio:

da Granduca di Sfinterburgo
a XXX-INDIRIZZO-OMESSO-PER-PRIVACY-XXX
data 20 agosto 2008 20.39
oggetto problema accesso al sito e steamfantasy
proveniente da gmail.com
Ciao, sono Carraronan!
Scusa il disturbo, ma è una cosa urgente di cui mi sono accorto questa
mattina: quando entro nel tuo sito riesco ad accedere correttamente
con http://negrore.com, ma se cerco di entrare con il subdominio
“www”, ovvero con http://www.negrore.com, il sito non funziona.
OpenDNS mi restituisce errore, non riuscendo a localizzare lo
specifico subdominio www.

Nella mail, dopo la questione del problema tecnico, rispondevo a un suo dubbio sullo “SteamFantasy” fornendo link, indicazioni e l’assicurazione che Miéville definisce PSS “New Weird” (come è giusto che lo definisca, anche se l’ambientazione in sé è classificabile come SteamFantasy).
Ora, forse mi sbaglierò perché sono un imbecille (cit. D’Angelo) e comunque non sono stato pubblicato dalla prestigiosa Nord, ma… ma sono quasi sicuro che Agosto 2008 venga prima di Settembre 2008. Non ci giuro, ma mi pare proprio di si. ^__^
E dopo ho evitato di inserirmi in discussioni con lui a quanto ricordo, proprio per non scatenare flame (e inoltre lui, pochi giorni dopo la pubblicazione del mio articolo che non aveva letto, decise di lasciare “amenità come internet” per completare il suo libro).
E allora perché si sente offeso? Perché pensa di aver sprecato tempo con me, che sono un imbecille?
Notate poi il raffinato ragionamento:

Pretendono libera espressione, ma non accettano il diritto di replica (che in rete si manifesta con un intervento diretto all’interno dei blog in cui prendono di mira qualcuno).
[…]
Vi prego una cosa: non intervenite in una questione annosa – la data del brano lo sottolinea. Non sono qui per crearmi un esercito. Né tanto meno per ricevere buffetti d’incoraggiamento (infatti bloccherò i commenti a questo brano, affinché sia chiaro).

Non serve nemmeno commentarlo. ^__^
Chi è che non accetta diritto di replica? Chi è che blocca i post così non si può commentare senza andare del tutto Off Topic e rendendo inutile il commento stesso slegato dall’articolo di contesto?
Ecco. Bella figura.

Comunque non preoccuparti: io non sono un Troll che viene nel blog degli altri a rompere le scatole. Io sono un tipo di Troll diverso, che trolleggia a casa propria. 😉
Da quando abbiamo avuto “problemi” ho evitato apposta di scrivere commenti nel tuo blog, anche se ho continuato a leggerti e seguirti. Non sono tutti persone capaci di andare in un articolo a casaccio, magari vecchio di mesi (sette da Angra, dieci da Taotor), solo per cercare lo scontro a tutti i costi. ^__^

Box “Perché sì – 4 teh lulz”: Dendrofilia
http://en.wikipedia.org/wiki/Dendrophilia_(paraphilia)
La Dendrofilia significa letteralmente “amore per gli alberi”. Il termine può riferirsi a una parafilia, ovvero una forma di feticismo, che consiste nell’attrazione sessuale per gli alberi. Questo può comportare il desiderio di congiungersi sessualmente con gli alberi stessi, l’adorazione degli alberi come simboli fallici o entrambe.

Alberi che si inculano… c’è a chi piace…

Brenda Love, autrice di The Encyclopedia of Unusual Sex Practices, sostiene che anticamente gli alberi fossero simbolo di fertilità e che gli uomini usassero, in certi giorni, eiaculare sui tronchi in maniera rituale.

Un Pino vecchio di migliaia di anni, come ci informa Andrea D’Angelo.

Salirono l’ennesimo tratto impervio della via montana. A destra la parete rocciosa s’innalzava, scoscesa; la pietra scura era punteggiata da pini mughi e da qualche raro ciuffo d’erba. Sull’altro lato, lo strapiombo sembrava chiamarli dalle sue profondità brumose. Era un invito suadente, subdolo.
[…]
Continuarono a salire. I pini mughi si fecero sempre più rari, l’erba scomparve del tutto e il sentiero sterrato diventò una via di roccia scivolo-sa e stretta.
[…]
Infine cominciarono a vedere i primi pini mughi – gli ultimi, in realtà – e la roccia nuda conquistò sempre più spazio.
[…]
Chiazze di granito si affacciavano soltanto nei punti più scoscesi, come volti di vecchi cui il tempo avesse imbiancato barba e capelli, mentre i pochi abeti e i pini mughi sembravano rassegnati.
[…]
Il gruppo si mise in azione. Allargarono lo spazio sotto i pini, scavando frettolosamente nella neve, ed estrassero cibo e coperte per rifocillarsi e dormire.
(La Rocca dei Silenzi, pagine 7, 10, 137, 192)

Grazie d’esistere, Pino!
(Andrea D’Angelo)
Precisazione: il pino mugo non è un albero, ma un cespuglio del genere Pinus, ciò non toglie che sia però straordinariamente erotico ^__^

Mi spiace dover scrivere queste cose di nuovo perchè onestamente voglio davvero bene a D’Angelo. Senza motivo, così, perché mi viene naturale. E come potete vedere ancora oggi, dopo più di TRE MESI dalle accuse di ipocrisia e ferocia ecc… non ho ancora aggredito “La Rocca dei Silenzi” (a parte la discussione su Anobii con l’autore risalente alla primavera 2008) né mi sono unito al coro di commenti negativi su Gamberi Fantasy.
Lui poi può credere quello che vuole e scrivere di me quello che vuole, dandomi dell’imbecille quanto gli pare o accusandomi di essere ipocrita o qualunque cosa gli venga in mente, ma la Realtà non cambierà solo perché lui non la gradisce.
Davvero, non mi importa quello che fa o quello che crede: io lo aNo.
Se D’Angelo lo vorrà io continuerò a trattare con lui civilmente come facevo prima che lui cercasse apposta lo scontro dandomi sottilmente dell’ipocrita. Se non lo vorrà, non lo farò. Questione sua.
Io sono disponibile come sono sempre stato a distinguere l’autore dalla sua opera e l’esperto in un campo dalla persona in toto, cosa che lui, non so in preda a quali allucinazioni o sviste, sembra non aver notato. E cosa che lui per primo non fa, dando liberamente dell’imbecille, ecco le vere offese personali, agli altri.
Firmiamo un armistizio, beviamoci una Grappa di Pino Mugo del Trentino e abbracciamoci nel Boschetto della Felicità: io non ho rancori verso di te. ^__^

PS: Grazie Negrore per le visite tramite il link, spero che te ne arrivino altrettante dai miei. È sempre proficuo per il business lavorare di flame, eh? ^__^

Il Duca di Baionette

Dal 2006 mi occupo in modo costante di narrativa fantastica e tecniche di scrittura. Nel 2007 ho fondato Baionette Librarie e nel gennaio 2012 ho avviato AgenziaDuca.it per trovare bravi autori e aiutarli a migliorare con corsi di scrittura mirati. Dal 2014 sono ideatore e direttore editoriale della collana di narrativa fantastica Vaporteppa.

View Comments

  • Io sono disponibile come sono sempre stato a distinguere l’autore dalla sua opera

    In questo caso invece l'opera può aiutare forse a comprendere l'autore: i personaggi di D'Angelo hanno sempre una spiccata tendenza alla litigiosità immotivata.
    L'impressione non ce l'ho avuta solo io leggendo La Rocca dei Silenzi: quella che segue è una citazione presa da un commento su IBS a Le Sette Gemme.

    In pratica ci sono dei tizi che partono alla ricerca di queste gemme leggendarie di cui non si sa nulla da secoli e secoli; l'unico del gruppo che ha qualche informazione sulla ricerca tiene tutto per sé, gli altri lo seguono bisticciando tra loro come donnette isteriche (dico così per salvaguardare il politicamente corretto, il termine esatto sarebbe un altro).

  • Dato che D'Angelo sul mio blog ha scritto questo:

    Ultima considerazione: dati alla mano, mi piacerebbe che venisse dimostrato che buona parte dei lettori de "La Rocca dei Silenzi" abbia considerato il romanzo brutto (o l'aggettivo che volete voi; squalificante, ovvio).
    Se le mie affermazioni sono discutibili, le vostre sono aria fritta.

    ecco quindi i dati (l'idea l'ho presa da un commento sulla Barca dei Gamberi). Quello che segue è l'istogramma dei voti dati dai lettori de La Rocca dei Silenzi su IBS:
    1/5 *****
    2/5 ******
    3/5 ****
    4/5 ****
    5/5 ***********
    Tutti quei 5/5 sembrano un po' strani, diciamolo: una distribuzione statistica di quel genere, se fosse genuina, dovrebbero venirla a studiare matematici da tutto il mondo. Più probabile che un po' di amici gli abbiano voluto dare una mano... come Massimo Perissinotto, collaboratore di FantasyMagazine e commento numero 1, che con toni molto misurati scrive:

    Bellissimo romanzo dark fantasy! Non scomoderò il solito Tolkien per il "puerile" confronto di rito,ma sappiate che questo autore italianissimo non teme confronti con i maestri della fantasy moderna! Dimenticate i vari Eddings, Goldkind,Salvatore, Jordan,Brooks, Martin... E' giunta l'ora di crescere, e di salire in groppa a questo purosangue della letteratura fantastica!

    Diciamo che una estrapolazione di questo genere risulta più credibile:
    1/5 *****
    2/5 ******
    3/5 ****
    4/5 ****
    5/5 **
    et voilà, ecco i dati alla mano.

  • Io la prima trilogia ce l'ho pure, ma è terribile da leggere (anche perché devo partire dal primo, che è atroce, mica dal terzo che dicono sia il migliore!).
    E non c'è neppure gusto a leggere le Sette Gemme: se anche volessi commentarlo (bene o male) sarebbero parole gettate al vento perché già D'Angelo si è espresso sullo stile meno maturo e, addirittura, sul fatto che il "primo ciclo minore" meriterebbe di essere riscritto d'accapo per rendere meglio la Triade di cui fa parte (credo significhi che la Nord lo ha pubblicato quando ancora faceva schifo).
    Meglio leggersi le novità Troisiane. ^__^
    Perlomeno fino a quando non uscirà "Il Giorno Dopo", il secondo libro dei "Silenzi" (dopo la Rocca): quel libro essendo nuovo meriterebbe un'occhiata per valutare l'evoluzione stilistica dell'autore dal 2004-2005 a oggi.
    Difficilmente può essere peggiorato, no? Magari ora scrive benino. ^__^

  • Più che l'evoluzione stilistica sarebbe interessante sapere se finalmente è riuscito a inventarsi una trama che non sia "un Mago, un Guerriero, un Nano e un'Elfa con l'arco (utilissima) vanno nel labirinto ad ammazzare tutti i mostri" ^_^

  • Se l'Elfa finisce coi vestiti lacerati da mostri tentacolari fallici può venirne una bella storia...

  • Avevo letto il topic di D'Angelo giusto ieri, chiedendomi quando avrei potuto leggere la tua replica ^_^ Tra l'altro mi sarebbe piaciuto intervenire anche all'interno del suo blog (che poi, almeno in riferimento a questo aspetto, non sono dalla parte di nessuno dei due, non essendo ancora riuscito a giudicare il D'Angelo scrittore), però il paradosso "i miei oppositori non accettano critiche/i commenti a questo topic sono bloccati" mi ha fregato XD Certo è che dopo tale comportamento (a mio modo di vedere molto infantile) mi sta passando la voglia di sbattermi per cercare i suoi libri. E' vero che ho sempre scisso la persona dall'autore (e la Troisi è l'esempio tipico, visto che 9 volte su dieci sono d'accordo su quello che scrive sul suo sito, ma continuo a ritenerla una pessima scrittrice), però sai, finanziare gli imbecilli (nel senso che imbellono, ovviamente ^_^) non mi fa mai molto piacere...

  • Il problema con D'Angelo è che è troppo serio e serioso. Dovrebbe rilassarsi un po'. Comunque se la cosa lo può aiutare come "anti-stress" può darmi dell'imbecille quanto vuole che io non me la prendo.
    Può anche darmi dell'imbecille col nome e cognome visto che, come nel caso di Angra, pure con me il mio nome è pubblico e disponibile. E ho scritto pure varie volte in che città abito.
    Il problema è che ho un nome troppo comune, quindi si rischia di offendere a grappolo senza la precisione chirurgica che dà più soddisfazione.
    Certo che potrebbe darsi una calmata e prendere gli ormoni per la crescita della Ghiandola dell'Ironia: così i suoi attacchi invece di sembrare i piagnistei di una ragazzina con le mestruazioni potrebbero diventare divertenti, incisivi e quindi molto più efficaci anche senza insulti.
    Ma questo forse lo potrebbe fare un vero scrittore, come Twain o il filosofo Schopenhauer che mi mangerebbero e cagherebbero in due secondi se avessero dei blog per replicare, e per lui è chiedere troppo. Come lo è anche per la Troisi.
    ^__^

  • Attribuita a Winston Churchill:
    War is a game that is played with a smile. If you can't smile, grin. If you can't grin, keep out of the way till you can.
    La guerra è un gioco che si gioca sorridendo. Se non sai sorridere, sogghigna. Se non sai sogghignare levati di mezzo, finché puoi.

    ^___^

  • È tipico di D’Angelo strillare di aver ragione senza fornire nessun fatto a sostegno.
    Ma forse è solo ignorante, non saprei. Il commento sul blog di Taotor è surreale:
    * L’articolo è del 30 Novembre 2007.
    * Io ho commentato quell’articolo lo stesso giorno.
    * D’Angelo interviene, non per commentare l’articolo, ma per commentare il mio commento e quello di altri il 3 Settembre 2008, quasi un anno dopo (l’ultimo commento prima di quello di D’Angelo è del 2 Dicembre 2007). E in più si vanta pure, concludendo il suo intervento con un “Botta nel 2007. Risposta nel 2008.”
    Ripescare un articolo vecchio di un anno, mettere un commento off topic, vantarsi di seminare zizzania: “troll” da manuale.
    Comunque, se il Duca mi fa un po’ di spazio, m’infilo anch’io sotto la sua pietra tombale. ^_^
    @Okamis. La Rocca dei Silenzi lo puoi trovare su emule senza difficoltà.

  • Comunque, se il Duca mi fa un po’ di spazio, m’infilo anch’io sotto la sua pietra tombale. ^_^

    Volentieri! ^__^
    C'è casualmente spazio anche per una confezione maxi da 144 preservativi alla fragola, un tubo grande di lubrificante a base d'acqua, un costume da scolaretta e una cassa di cognac.
    Ti spiace se invito anche Angra?
    ^__^
    PS: grazie per l'intervento di supporto morale ;-)

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Il Duca di Baionette

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