Cominciamo con un notizia sbalorditiva: la crescita delle vendite degli eBook negli USA, che essendo un early adopter degli eBook (evvai, parlo ingletaliano come Altieri!) è un paese che fa da indicatore per le prospettive del settore in generale, inclusi noi ritardatari nei prossimi anni, è stata molto superiore alle aspettative.
Vi ricordate dicembre 2009?
È stato un sacco di tempo fa: tre mesi, ere geologiche in un ambiente in rivoluzione come l’editoria digitale. In quel lontano dicembre c’era stato l’ultimo record di vendite degli eBook: 19,1 milioni di dollari, una cifra enorme nel piccolo mondo del digitale! Tanti, eh? Proprio tanti, tanti, tanti, eh?
Gennaio 2010 ci si pulisce il culo con quei quattro spiccioli.
Il nuovo record è 31,9 milioni di dollari (come sempre dati IDPF da grossista, la cifra reale al dettaglio è circa il doppio). E ora tutti in ginocchio a baciare il pavimento calpestato da Lord Gennaio. Anzi, voi state in ginocchio, feccia plebea, e io somministrerò scudisciate a chi dirà un’altra mezza stronzata sugli eBook tra “50 anni”, sulla bellezza della carta e su qualsiasi altra stronzata da mentecatto retrogrado che ha paura che i treni impediscano alle mucche di fare il latte. Bifolchi: ficcherò un po’ di saggezza nei vostri corpi una nerbata per volta, alla vecchia maniera!
E ricordate gennaio 2009?
Il primo mese del Grande Boom del 2009, quando partì la corsa che fece mangiare polvere al rapido-ma-non-troppo livello di crescita del 2008. Bei ricordi, eh? Ecco: erano appena 8,8 milioni di dollari. Un bruscolino. Due monetine. Niente rispetto a questo gennaio.
Un anno fa 8,8 milioni di dollari, ora 31,9 milioni di dollari: 3,6 volte tanto.
Editori del cartaceo, ficcatevi un limone in culo: fermerà la naturale reazione dei vostri vecchi corpi malati di fronte ai cambiamenti del mercato e alla perdita del potere di veto e censura che il digitale porterà. Il potere di non ristampare un libro per decenni come potevate fare fino ad ora (con ottimi motivi, per carità, ma di fatto era un veto e una censura), impedendone de facto la fruizione al popolo: provate tra qualche anno a non mettere in vendita il libro che la gente, anche se poca, vuole leggere (la massa della fantascienza, attualmente) e questi lo leggeranno lo stesso, piratato.
E voi rimarrete col cazzo in mano, come meritate.
Volete impedire la pubblicazione di un saggio orrendo scomodo sulla Sodomia degli Asini? Quelle tre persone che hanno sempre voluto leggerlo potranno farlo: grazie all’autoproduzione degli autori e ai lettori di eBook!
Ora una previsione per il 2010 fatta da Mark Coker di Smashwords, editore ed esperto di editoria digitale piuttosto noto. A meno che non siate dei pecorai greci, intendo.
E non alzare lo sguardo che te ne prendi un’altra, eh!
Mesi fa, coi dati di confronto digitale/cartaceo di settembre, avevamo ottenuto una prima stima in percentuale, approssimata, del mercato eBook statunitense. Ora abbiamo dei dati esatti, forniti da AAP (Association of American Publishers) e riportati da Smashwords.
According to the AAP, in 2009 ebooks accounted for 3.31% of all trade book sales, up from only 1.19% in 2008. Even if sales stay flat from January onward in 2010, we’re looking at ebooks accounting for 6-8% of U.S. book sales in 2010. If sales accelerate further, a 10% monthly run rate is certainly likely by the end of this year. These numbers are dramatically higher than most reasonably-minded industry watchers predicted even a few months ago.
Una piccola tabella riassuntiva dei dati di AAP sul mercato degli eBook negli ultimi anni (nell’ambito solo “trade book”, libri per pubblico generale, senza l’ambito scolastico e simili che fanno una grossa fetta del totale in USA come in Italia).
Le esatte dimensioni degli eBook sono finalmente svelate!
Signori della Carta, un ultimatum per voi:
convertitevi ora o perirete nelle fiamme dei vostri castelli di alberi morti!
Come mi sento retard quando me ne esco con queste stronzate. ^___^
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Chissa' se avranno futuro anche i GdR stampati in digitale invece che in cartaceo.
Se cosi' fosse potrebbe essere un buon passo avanti per quei GdR prodotti da piccole case o da utenti privati.
Mi viene quasi voglio di rispolverare il progetto Steel & Steam...
I GdR ci sono, ma sono PDF a colori. I PDf vengono visualizzati (quasi) bene su pochissimi dispositivi e solo in toni di grigio.
Spero di sì.
I GdR minori sono così di nicchia in Italia che il digitale, abbattendo il costo dei manuali (spesso con colori o pesantemente decorati), può permettere a molte piccole produzioni di uscire dal ristretto gruppo di giocatori che lo hanno creato e raggiungere il pubblico (piccolo, ma sempre meglio che niente).
Ma ci vorrebbero lettori a grande schermo, 9 pollici almeno, a colori per godere al meglio delle illustrazioni che accendono visivamente l'immaginazione e danno atmosfera, con un buon refresh per sfogliarli e tastierini virtuali per le ricerche nel testo.
Ma ci stiamo arrivando. Basta pazientare ancora un po', il 2011-2012 sono vicini.
Ultimamente ho comprato il manuale di Elar, appena uscito per Lucca 2009. Mi è sembrato un buon progetto e un buon approccio allo Steamfantasy. Ho apprezzato molto anche l'uso della parola "Steam Fantasy" in copertina, oltre alla visione generale dell'ambientazione che ha molto in comune con quello che mi piace. C'è anche la parola Tecnomagia, che mi piace molto (intesa come tecnologia + magia, non nel senso di tecnologia che sembra magia).
E poi il progetto è nato nel 2004, se ho capito bene, quando anche io mi ero lanciato da poco (avevo iniziato nel 2002) nel mio vecchio progetto Steamfantasy. Un motivo in più per sentirmi vicino a loro, che lavoravano allo Steamfantasy quando ancora non ci pensava quasi nessuno in Italia (all'estero invece c'era già un bel po' di roba).
Sfortunatamente la grafica di Elar è pesante: i caratteri troppo ricchi di grazie rendono difficoltosa la lettura, il manuale con le pagine scritte fin nel centro in cui si piegano rende fastidiosa la lettura... ci voleva più bordo verso la rilegatura e font più semplici. Risparmiare sulle decorazioni "tanto per" e favorire l'esperienza del lettore, magari concentrando la fatica nello scrivere in modo più leggibile (certe frasi che ho letto facevano venire il latte alle ginocchia).
E infatti, nonostante le buone intenzioni e l'interesse (e complice anche la scrittura e l'impostazione dei contenuti non molto azzeccata), ho potuto solo leggerne pezzetti qua e là senza una lettura completa. :-(
Però Elar in sé, cavolo, per quello che ho visto (e di cui ho capito poco) mi piace. E' proprio un dispiacere non poterlo godere appieno...
Steel & Steam, mitico, lo ricordo! Credo fosse il progetto più interessante nato sul Nucleo, un ottimo Steamfantasy! Ricordo ancora qualcosa delle immagini in 3D fatte da Snogar, dei contenuti sul sito dedicato tenuto da Gornova e... e... c'erano anche dei piccoli racconti abbinati per dare il senso dell'ambientazione?
Lo Steam prende sempre più terreno raggruppando gli insoddisfatti del solito medioevo di cartone: varrebbe la pena tornarci al lavoro, Kaos. ^__^
Farò presenti alcuni di questi dati alla Fiera del Libro che ci sarà fra pochi giorni all'Auditorium di Roma.
Ciao Duca.
Ho cominciato a seguire questo blog visto il mio interesse per gli eBook.
Magari ti ricorderai di me come appassionato di GURPS.
Comunque un mercato che usa (in parte) già la forma del formato pdf per i gdr è proprio quello indie americano. A cui Elar si ispira pesantemente.
Li cito perchè ormai praticamente gioco solo gdr indie. Anche se dietro alla parola indie si trova un pò di tutto.
Diciamo che io mi riferisco più alla filosofia di design di questi giochi che alla modalità di produzione/vendità. Ma se ti interessa posso procurarmi dei link sul discorso modalità di produzione/vendita dei gdr indie americani. A meno che tu non sia già informato al riguardo.
Ovviamente come c'è da aspettarsi esistono diverse definizioni del fenomeno.
Quindi ciò che è gdr indie, dal punto di vista della produzione, per una persona, non lo è per un'altra.
Comunque, almeno io, ho trovato interessante la discussione sulle forme di distribuzione e produzione dei gdr indie americani.
So che non bazzichi più i siti di gdr. Però se capiti (e hai tempo di capitare) su gentechegioca.it (sito di riferimento per i gdr indie/forgiti in italia) puoi fare quelle osservazioni su Elar direttamente a Khana/Davide autore del gioco.
Credo gli siano già state fatte da qualcun'altro. Ma di solito apprezza sempre una critica costruttiva.
Ciao
No, non so niente della questione produzione/vendita. Passa passa, volentieri!
Khana l'ho visto commentare in alcuni posti, forse anche in un forum steampunk, quando cercavo info ulteriori su Elar mentre smaniavo per l'arrivo di Lucca 2009 e la possibilità di inviare la mail con l'ordine.
Su gentechegioca.it però non ho ancora guardato, mi sa.
La mia idea a novembre era di fare un post interamente dedicato a Elar (proprio perché prodotto steam fantasy da mettere al fianco del più famoso Victoriana, del polacco Wolsung e altri), con tanto di intervista via mail all'autore ecc... poi le difficoltà di lettura mi hanno ucciso e ho lasciato perdere, senza contattarlo.
Mi è dispiaciuto non poter dedicare quello spazio a un gdr italiano, ma la lettura era una tortura insopportabile e mi ha ammazzato ogni entusiasmo... :-(
Parliamone :)
Se non hai capito qualcosa sono ben più che felice di spiegartela, anche perché può essere utile a entrambi produrre uno stesso concetto con parole diverse.
scrivi pure a davide.losito@gmail.com
Io e Gornova avevamo messo tutta la roba su google docs ed e' ancora li. Servirebbe un'impaginazione decente e qualche illustrazione carina, peccato che sia negato in entrambi i campi...
Inoltre quello che mi preoccupava (e mi preoccupa ancora adesso) e' la somiglianza marcata con l'universo di Warmachine (non so se ne hai sentito parlare, comprende un gioco di miniature e un gioco di ruolo chiamato Iron Kingdoms sono entrambi editi dalla Privateer Press ma poco conosciuti in Italia).
I lettori di ebook ancora per me sono un mistero dell'universo. Mi sembra che abbiano prezzi troppo elevati. Con la stessa cifra si ci compra un portatile usato o uno di quei robi con dentro i processori intel atom.
Forse in un lontano futuro quando i prezzi saranno piu' bassi... Ma in un lontano futuro sicuramente un ebook sapra' fare anche word processor e foglio di calcolo.
Mi piacerebbe darci un'occhiata.
Certo che lo conosco, è famosissimo! Ho cominciato a interessarmi ai manuali nel 2007, anche se l'ambientazione seppur bella non è esattamente come piace a me in tutto (inclusi robot troppo robottosi che rendono poco bene l'estetica steampunk). Non sapevo che ci fossero problemi di eccessiva somiglianza. Sicuro siano problemi gravi?
Cavolo sì che li hanno! ^__^
Ma si spera che l'ingresso in massa di produttori, dopo anni di silenzio, unita all'aumento notevole della domanda (ci sono previsioni a oltre il triplo degli schermi prodotti nell'anno scorso), favorisca il calo dei prezzi.
E poi per fine anno ci sarà il colore.
Bisogna solo pazientare un po'.
Per l'uso gdr ti do ovviamente ragione: un portatile o un netbook sono molto meglio quando si è "sul campo". Io sono un simulazionista vecchia scuola, non per niente uso da anni solo Gurps che favorisce il massimo della modificabilità (infatti degli altri gdr di solito mi interesso alle ambientazioni, non ai regolamenti meno performanti): ormai per simulare decentemente le armi da fuoco, per quanto riguarda la penetrazione (in acciaio 1020 -da modificare in base alle reale Tensile Strength in gioco-, legno, osso e carne), uso direttamente un programmino di balistica. ^___^
Mi sono trascritto velocità residue ecc... delle armi che appaiono nelle partite e ho i dati necessari per approssimare gli effetti, così tutto il lavoro è fatto prima della partita e quando iniziano a volare proiettili devo solo consultare le tabelle e far lanciare per l'angolazione di impatto (o il punto di impatto, nel caso del corpo) modificando la casualità del lancio con il margine di successo del colpo a segno e la distanza (la caduta verticale sulle lunghe distanze peggiora l'angolo di impatto: va considerato nel caso di armature, ma non contro la carne).
Tutto molto semplice e veloce (un po' meno semplice coi proiettili spitzer che si ribaltano nel corpo entro certe velocità di impatto, ma se usi armi a polvere nera fino al 1885 è tutto molto più semplice).
Sono un fanatico del lavoro del master allo scopo di azzerare il bisogno di conoscere le regole dei giocatori. Se il regolamento simula al meglio la realtà (senza errori logici e follie alla D&D 3.x), i giocatori non hanno bisogno di conoscere il regolamento, ma solo la realtà.
Mi sono concentrato soprattutto sugli aspetti del combattimento: ho studiato i manuali di scherma di sciabola e di scherma di baionetta; ho aggiunto l'effetto "incalzo" per penalizzare chi attacca arretrando mentre il nemico lo incalza di colpi senza sosta; ho reso al meglio le peculiarità di armi come il fucile con la baionetta in cui l'uso del calcio per colpire a distanza ravvicinata ha finalmente un senso -prima non ne aveva nessuno- e anche la presa stretta difensiva per controllare meglio il peso eccessivo rispetto a una vera lancia ecc... insomma, mi sono spaccato il culo nel corso degli anni per trasporre la realtà in Gurps al meglio, forte della piattaforma perfettamente in grado di subire queste modifiche.
I miei giocatori non hanno mai letto i manuali di Gurps e sanno quel minimo di regole di cui hanno bisogno per "tradizione orale"... così possono interpretare senza rodersi con le regolette per il gusto delle regolette.
Volentieri, soprattutto riguardo l'ambientazione, ma prima dovrei riuscire quanto meno a finire tutta la lettura del manuale e questo è il vero problema: riuscire a leggerlo senza che mi venga voglia di lanciarlo contro il muro. ^__^
Occhi che poi esplode, è pieno di arganvio! :P
A parte le battute, ma trovi difficile la lettura per il font e la mancanza di margine interno, oppure per il modo in cui è scritto?
L'impaginazione è davvero un erroraccio mio, ma sono un grafico web e sulla carta difetto di quell'esperienza minima che superi le brochure e le schede tecniche di prodotto... quindi ho messo un margine standard senza conteggiare lo spessore dell'impaginazione :P, il font invece è stato selezionato sulla base di un sondaggio a campione misto... cmq sono entrambi in revisione in previsione della ristampa, visto che il manuale è esaurito.
Fine dell'OT, quando vuoi, scrivi pure in privato :) (o apri un thread apposta, non è un problema, anzi)