Categories: Uniformi

La Milizia Rosa Cinese!

Avrete visto tutti questo pezzo della parata per il 60° Anniversario della Repubblica Popolare Cinese (i rottinculo che hanno cacciato i veri salvatori dalla nazione, il Kuomintang), sarà passato in tutti i merdogiornali italioti oltre a rimbalzare su Wired.com e in mille altri posti.
Lo ripropongo perché è bellissimo. Se non vi sta bene vi metto altri conigli, eh!

Il colore delle uniformi dovrebbe essere rosa vivo o magenta inchiostro. Un bel colore, insomma, molto più interessante del banale rosso sfoggiato dalla milizia nella parata del 1999. Anche l’azzurro (1, 2, 3 e 4) visto durante l’addestramento a settembre non era male, ma non c’è paragone col rosa! Questo gruppo della Milizia Femminile di Pechino è stato chiamato Clang Roses (clang significa forte/potente e rose, beh, si riferisce al colore).

D’altronde, come aveva spiegato il premier cinese Wen Jiabao, bisogna sconfiggere gli anime giapponesi con prodotti cinesi di qualità altrettanto elevata:

“There are times when I watch TV anime with my grandchild, but they’re always foreign works like Ultraman and so on, and few are domestically produced. We should be cultivating a domestic anime industry.”
[…]
China has in recent years been working to strengthen its domestic anime industry
[…]
Chinese are said to be generally critical of their country’s anime output so far, characterising it as “insipid, tedious and preachy”, suggesting more effort is required.
(Fonte: Sankaku Complex)

Non per criticare le direttive del Partito, ci mancherebbe, ma forse l’esercito non era il posto da cui cominciare per competere con i fetish degli anime giapponesi. Si era pure parlato di mostrare al mondo che l’Esercito di Liberazione Popolare non è più la forza basata sulla massa del XX secolo, ma una macchina ipertecnologica del XXI secolo: sfoggiare soldatesse che sembrano uscite da un cartone giapponese non è il massimo come idea.

La prossima mossa, robottoni guidati da liceali?
O soldatesse adolescenti con capelli verdi, rosa e blu?

I cinesi sanno invogliare la gente ad arruolarsi

Ok, sto scherzando (non per la proposta dei capelli, credo sia buona): la Milizia che ha sfilato non è formata da “soldatesse”, ma da civili e molte sono modelle chiamate apposta per la sfilata di moda parata del 60° Anniversario. Non c’erano abbastanza belle miliziane dell’altezza corretta (le due in testa sono alte, pare, 178 cm) già pronte: mi pare giusto che abbiano chiamato delle modelle apposta, incluse cinesi emigrate. Lo avevano già fatto per le Olimpiadi e questa volta, almeno, hanno avvertito i giornalisti stranieri di volerlo rifare (tanto per evitare altre accuse).

I due “ufficiali” in testa sono Zhao Na and Zhang Xiaofei della Zhonghua Academy (entrambe modelle professioniste), che avevano posticipato la laurea appositamente per poter essere scelte per partecipare alla parata. Tra le donne della milizia erano state infatti scelte otto ragazze nate negli anni ’80 e appena laureate, provenienti da villaggi nel distretto di Chaoyang (che ha formato e addestrato questa milizia), come “ufficiali” della formazione: due di queste erano Zhao Na e Zhang Xiaofei.

It was a tough road from the university campus to the military training camp. At first, the two did not even know how to stand at attention or at ease. Their leg kicks were weak, for which they earned the nickname “limp noodles” from their teammates. So they made a pact: “We will do whatever the others can do. No matter how painful or tiring, we must persist.”
[Questo fa molto cartone giapponese…]

From then on, their teammates found them doing extra training on the training grounds as well as living quarters. When the others do 20 push-ups, they do 50; when others do leg kicks for 5 minutes, they do 15 minutes; after completing the daily marching step rehearsal, they do another 500 steps themselves.
[Pure questo: mi sa che sugli anime avevo davvero indovinato…]

Their faces became tanned and their skins became rough. Their university teacher was worried: “How can you go in front of the camera in the future?” But they had no reservations. Their training performance improved dramatically. They were selected as the leaders of the female militia square formation. “Coming here for the military review is like going to the battlefield. The call from the motherland must be answered with concrete action.” The two beautiful girls said with strength coming out of their gentleness.

Zhang Yuanyuan (quella nelle foto precedenti delle prove in divisa azzurra) invece è tornata apposta da Singapore, dove ha fatto per anni la modella, solo per partecipare.

During the training, Zhang Yuanyuan was extremely self-confident, strong and optimistic. She had a stress fracture in her pelvic bone which caused extreme pain every step that she marched. But she did not retreat. She wrote in her diary: “Persist! No stopping! Never give up!” Whenever the reporter encounter Zhang Yuanyuan in the training camp, she always wore a beaming smile.
(Fonte: EastSouthWestNorth: The Clang Roses)

Qui i colori delle uniformi da parata delle tre armi dell’Esercito di Liberazione Popolare: esercito (verde), marina (bianco) e aeronautica (blu). Rimangono comunque gli stivaletti al polpaccio, forse perché nel Partito è pieno di zozzoni a cui piace farsi camminare sulle palle…

Come vedete il rosa non è presente nelle “vere” Forze Armate cinesi… magari potranno rispolverarlo per i battaglioni di conforto nel 2019? È un ruolo importantissimo che solo il personale femminile può ricoprire, non c’è nulla di svilente nel servire la Nazione e il Partito secondo le proprie naturali capacità e inclinazioni! ^_^

Le miliziane, a parte il ruolo di “civili pronti alla resistenza in caso di invasione” e quello in caso di disastri, probabilmente hanno elementi in comune con le soldatesse mostrate nei cartoni giapponesi ben superiori alla semplice divisa di strani colori:

At the age of 18, Liu Jiaxin is the youngest member of the female militia. She lived a carefree life before participating in the training. “When I stayed home, I hardly did housework including washing dishes.” Liu smiled shyly. When she first joined the women militia group, she relied on others to fold up her quilt. Leaders urged every member to fold up their quilt neatly every day and she would ask others to do it for her. She even did not use her quit at night. After several months of training, Liu Jiaxin has changed completely. Now, she is very industrious, washing clothes, sweeping the floor and giving a helping hand to others.

Solo io sto pensando a Strike Witches e cose così?



Qualche soldatessa cinese, giusto per gradire…


Un po’ di link a tema:
http://china-defense.blogspot.com
EastSouthWestNorth: The Clang Roses
Their best foot forward
Video in alta qualità su YouTube

Il Duca di Baionette

Dal 2006 mi occupo in modo costante di narrativa fantastica e tecniche di scrittura. Nel 2007 ho fondato Baionette Librarie e nel gennaio 2012 ho avviato AgenziaDuca.it per trovare bravi autori e aiutarli a migliorare con corsi di scrittura mirati. Dal 2014 sono ideatore e direttore editoriale della collana di narrativa fantastica Vaporteppa.

View Comments

  • I cinesi sanno invogliare la gente ad arruolarsi

    Non dirmi che quelli sono manifesti di reclutamento ufficiali? o_O
    E le associazioni femministe non dicono niente?

    Ok, sto scherzando (non per la proposta dei capelli, credo sia buona): la Milizia che ha sfilato non è formata da “soldatesse”, ma da civili e molte sono modelle chiamate apposta per la sfilata di moda parata del 60° Anniversario. Non c’erano abbastanza belle miliziane dell’altezza corretta (le due in testa sono alte, pare, 178 cm) già pronte: mi pare giusto che abbiano chiamato delle modelle apposta, incluse cinesi emigrate. Lo avevano già fatto per le Olimpiadi e questa volta, almeno, hanno avvertito i giornalisti stranieri di volerlo rifare (tanto per evitare altre accuse).

    Questo l'avevo intuito dal filmato senza il bisogno di dichiarazioni ufficiali del governo cinese.

  • Le scimmie gialle - note non per la bellezza - si esibiscono in una tale sfilata e le donne italiane, belle di mediterranea villosità e solare abbondanza, no?
    Scriviamo una mail a La Russa, oibò.

  • ...sempre dalle parti della "società spettacolare" di Guy Debord siamo...

  • Devo dire che marciano molto bene per non essere soldati…

    La fede nel Partito permette di raggiungere ogni traguardo, anche imparare a marciare perfettamente in due mesi! O forse è un superpotere della divisa rosa? ^_^

  • Le scimmie gialle – note non per la bellezza – si esibiscono in una tale sfilata e le donne italiane, belle di mediterranea villosità e solare abbondanza, no?
    Scriviamo una mail a La Russa, oibò.

    Le donne italiane smaniano per partecipare a Veline e al Grande Fratello. Le donne cinesi hanno ideali e credono nel Partito. Però a tavola la gente sputa le lische sul tavolo e non hanno un minimo di buone maniere basate sulle tubercolosi, quelle scimmie gialle col muso piatto...

    Comunque non invochiamo troppo le "donne italiane in divisa" se no vi faccio un post con della roba allucinante e poi vi cavate gli occhi con un cucchiario e vi mettete a scavare per strappare dal cervello ogni traccia di italianità che vi accomuni a loro...

  • Anelo a sapere cosa ne pensi Il Duca del fatto che oggi le fighette possano liberamente arruolarsi nelle gloriose divisioni della Folgore o della San marco.

  • Una marcia quasi perfetta, ipnotica. Brave cinesine. Le donne però non sono adatte alla guerra.

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Il Duca di Baionette

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