Segnalo, non essendoci più l’adorata Gamberetta a farlo, che è disponibile su eMule Il Guardiano degli Innocenti (The Last Wish nell’edizione inglese, Ostatnie Zyczenie nell’originale polacco) di Andrzej Sapkowski. Basta cercare questo file:
[EBook – ITA] Andrzej Sapkowski – Il guardiano degli innocenti – By Abyssinian.rar
Al momento vedo solo due fonti e non sono ancora riuscito a scaricarlo. La temibile piratessa libraria pare usi Fastweb quindi si è dovuto rivolgere ad altri per diffonderlo agli utenti eMule normali. Domani immagino che ci saranno già sufficienti fonti.
Geralt è uno strigo, un individuo più forte e resistente di qualsiasi essere umano, e si guadagna da vivere uccidendo quelle creature che sgomentano anche i più audaci: demoni, orchi, elfi malvagi… Strappato alla sua famiglia quand’era soltanto un bambino, Geralt è stato sottoposto a un durissimo addestramento, durante il quale gli sono state somministrate erbe e pozioni che lo hanno mutato profondamente. Non esiste guerriero capace di batterlo e le stesse persone che lo assoldano hanno paura di lui. Lo considerano un male necessario, un mercenario da pagare per i suoi servigi e di cui sbarazzarsi il più in fretta possibile. Anche Geralt, però, ha imparato a non fidarsi degli uomini: molti di loro nascondono decisioni spietate sotto la menzogna del bene comune o diffondono ignobili superstizioni per giustificare i loro misfatti. Spesso si rivelano peggiori dei mostri ai quali lui dà la caccia. Proprio come i cavalieri che adesso sono sulle sue tracce: hanno scoperto che Geralt è gravemente ferito e non vogliono perdere l’occasione di eliminarlo una volta per tutte.
(Presa da IBS)
È una raccolta di sette racconti, quattro dei quali provenienti da Wiedzmin del 1990. Ne avevo letti tre alcuni mesi fa in inglese e il mio giudizio era un “mah!”: mi ero aspettato un sommo genio, come veniva dipinto (ho anche adorato il videogioco The Witcher), e non mi è parso tale. Non fa del tutto schifo, ci mancherebbe, solo che non è un capolavoro nemmanco per il cazzo. Lo stile dozzinale lo rende perfino un po’ noioso. Mi spiace non poter dire di più perché non ho preso appunti e i tre racconti non mi sono neppure rimasti impressi. Completerò la lettura nell’edizione italiana e se mi andrà ne parlerò in futuro.
C’è da dire però che i pareri entusiasti che avevo sentito riguardavano l’intera saga di Geralt di Rivia, inclusi i romanzi successivi. Rimango speranzoso che da Il Sangue degli Elfi in poi (che è del 1994, ovvero quattro anni dopo Wiedzmin, tempo in cui può essere migliorato notevolmente) sia bello quanto dicono. Vedremo. ^_^
Un altro videogioco che mi era piaciuto molto è Dragon Age: Origins. L’ambientazione è il solito simil-medioevo intercambiabile, questa volta condito con riferimenti alle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George Martin, ma nonostante l’handicap (enorme) della totale mancanza di novità nell’ambientazione aveva una buona trama (soprattutto se si inizia a giocare con l’intreccio a base di tradimenti del nano aristocratico, incipit eccellente), buoni dialoghi e personaggi ben caratterizzati. Morrigan era arrapante.
Un gran bel gioco e appena avrò tempo proverò l’espansione Awakening, importando il mio bel nano barbuto dai salvataggi. ^_^”
Ho citato Dragon Age: Origins perché sono disponibili in italiano due romanzi ambientati nel mondo di Dragon Age, alcuni anni prima delle vicende del videogioco: Il trono usurpato e La chiamata. Li trovate su eMule cercando questi file:
[ebook – ITA] GAIDER David – Dragon Age 1 – Il trono usurpato_by Abyssinian.rar
[ebook – ITA] GAIDER David – Dragon Age 2 – La Chiamata_by Abyssinian.rar
Dopo che la madre, l’amata Regina Ribelle, è stata ingannata e uccisa dagli infidi nobili della sua corte, il giovane Maric diventa il capo di un’armata di ribelli nel tentativo di liberare il proprio popolo dal dominio di un tiranno straniero. I suoi compatrioti vivono nella paura, i suoi comandanti lo ritengono inesperto; i suoi unici alleati sono Loghain, un giovane e arrogante fuorilegge che gli ha salvato la vita, e Rowan, la splendida guerriera a lui promessa sin dalla nascita. Circondato da spie e traditori, Maric dovrà trovare il modo non solo per sopravvivere, ma anche per compiere il proprio destino: restituire la libertà a Ferelden e il trono usurpato alla propria discendenza.
(Presa da IBS)
In “Dragon Age. Il Trono Usurpato”, Maric ha attuato la sua vendetta contro i responsabili della morte di sua madre. Ora, dopo aver recuperato il trono, Re Maric consente infine al ritorno a Ferelden dei leggendari Custodi Grigi dopo oltre duecento anni di esilio. Al loro arrivo, però, portano cattive nuove: uno di loro è fuggito nelle Deep Roads e si è alleato con il loro antico nemico, le mostruose darkspawn. I Custodi Grigi hanno bisogno dell’aiuto di Maric per trovarlo, quest’ultimo accetta con riluttanza di condurli per i passaggi attraversati anni prima, all’inseguimento di un segreto mortale che minaccia di distruggere tutto il Regno.
(Presa da IBS)
Ho letto l’incipit del primo e mi è sembrato spazzatura senza appello. Non so dire quanto dello schifo dipenda dalla traduzione, ma così a occhio temo che sia proprio l’originale a essere una merda indegna. ^_^
Ciò non toglie che pure la traduzione, a detta della piratessa libraria Abyssinian, sia nel suo piccolo una schifezza:
note di Aby: avendo giocato a dragon age in inglese e letto questo libro in inglese…la traduzione è PESSIMA. se lo facevano tradurre a qualcuno che conosceva minimamente il gioco era un pochino meglio. [esempio: surfacer, il termine usato dai nani per quelli che vivono “sotto il cielo” diventa “voi-con-la-testa-tra-le-nuvole”]
A parte questo, godibilissimo da parte dei giocatori, forse un pò più difficile per chi non ha giocato a dragon age origins, in quanto i due libri ne costituiscono il prequel, narrando la storia dei genitori dei personaggi del gioco, forse lasciando alcune cose spiegate nel gioco per scontate.
A parte questo, io l’ho adorato.
Se avrò tempo e mi sentirò masochista proverò a leggere il primo. Forse.
Dopo un paio di mesi di sola saggistica (storia e manuali di scrittura), mi sta tornando voglia di narrativa fantasy. Inizierò con Geralt che almeno non mi costringerà, per il disgusto, a rifugiarmi di nuovo nei saggi storici.
Buona lettura!
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Ma la trama di Geralt non è la copia al maschile del fumetto "Claymore"?
Ovviamente non so chi sia stato scritto prima, ma uno dei due è di troppo.
Almeno nel secondo libro, se non ricordo male, c'è la circoscrizione di Duncan nei Custodi Grigi. In Awakanening hanno aggiunto troppe abilità powerplay: ogni tanto andavo nelle opzioni per controllare che il gioco non mi fosse inavvertitamente scivolato in Facile da Difficile.
Come espansione è molto bella (specialmente se si pensa a quelle di Mass Effect o di quella merdata di Fallout), ma lascia molto l'amaro in bocca (alcune belle idee, ma mancano i personaggi forti di Dragon Age e la storia è abbastanza slegata da quella principale).
E' uscita anche la nuova espansione in cui usi la prole oscura (un What If in cui il tuo personaggio è morto durante l'iniziazione, se non ho capito male). Prima o poi la proverò.
Grazie per la segnalazione Duca, Sapkowski è un autore che mi interessava leggere. Ti dirò che pure io sto diventando refrattario alle lusinghe di 'in tanti ne parlano bene'. Gusti troppo difficili? Mah.
@Quarantine
Il Witcher è apparso per la prima volta in Wiedzmin del 1990, mi risulta, mentre Claymore è iniziato nel maggio 2001 secondo wikipedia.
Dubito comunque che qualcuno abbia copiato da qualcun altro: l'idea di fondo del cacciatore di mostri "potenziato" è talmente banale, quasi un cliché (o proprio un cliché?), da poter essere stata pensata in modo del tutto autonomo da parecchie persone in pochi anni.
@Uriele
Li hai letti entrambi? Come sono?
L'incipit del primo mi ha traumatizzato: qualcuno chiami un Editor! Pensate ai lettori! ^_^""
@Diego
Bravo, fai bene a diffidare.
Io avevo sentito parlare bene del sito di un tizio che aveva scritto articoli sull'arco lungo e sull'avancarica a percussione, ma poi ho scoperto che è una specie di megalomane anti-editoria che imbottisce i post di conigli e transessuali hentai.
Secondo me è un cialtrone! Ed è pure gay e comunista!
Ho letto solo la chiamata. Non è un bel fantasy, anzi, ma è un libro da spiaggia o da aereo accettabile (meglio del dinamico duo del fantasy Dragonlancesco, peggio di Brooks). Insomma non sprizza originalità da tutti i pori, ma riporta abbastanza bene l'ambientazione del gioco e raggiunge un minimo sindacale di qualità (visto che l'ultimo libro che ho letto è l'ora di ottanta minuti di Aldiss in Italiano potrei anche dire che è un capolavoro, ma sarebbe dovuto al trauma subito)
Bè dai, l'idea di usare droghe per pomparsi non è male... se non l'avesse già usata Moorcock negli anni 70; o anche l'idea di creare un protagonista ambiguo e albino... se non l'avesse già usata Moorcock negli anni 70. A parte gli scherzi, il Witcher Geralt è un bel personaggio.
A me The Last Wish (letto in inglese) è piaciuto molto. Nulla di incredibilmente originale (chiesa cattiva, mostri cattivi, strigo superfigo,ecc), ma è scritto bene e ti trascina racconto dopo racconto.
Duca se vuoi andare sul fantapulp più spinto ti consiglio Magdeburg, ma dovrai passare sopra daikatane che affettano morioni, un ninja cazzuto che affetta metà delle truppe mercenarie della Guerra dei Trent'anni e roba del genere..
@Uriele
Geralt non è male, vero, ma più che per meriti come personaggio in sé, questo è imputabile ai demeriti della concorrenza a base di Elfi alti&belli, ragazzini destinati a salvare il mondo ecc...
@Zweilawyer
Ho letto i primi due anni fa. Forse entrambi nel 2006, o forse uno nel 2006 e l'altro nel 2007. Mi manca il terzo.
Seppur letti anni fa ricordo l'eccessivo compiacimento nelle frasi in sé, spesso slegato al loro uso come mezzi per suscitare emozioni o mostrare eventi.
Parole per il gusto delle parole.
Anche il clima generale era costruito più per segnare il punto con l'uso di eccessi immotivati ("Guarda, i preti e i mercenari sono caccapupù! Odiali!") che per ottenere davvero una storia interessante. E questo non c'entra con il trasmettere il "tono" della storia, siamo oltre.
È un modo di fare al limite dell'accettabile per la fiction, quasi nel campo della propaganda. Citando Stanis La Rochelle: molto italiano.
@ Zweilawyer
Bhe, normale che non fosse il massimo dell'originalità. Si trattava della ripresa di favole... A discostarsi troppo si sarebbe rischiato di perdere il meccanismo su cui si basano i racconti.
In più mi associo al duca, che scrittura pomposa che ha Altieri!
Purtroppo devo confermare. Altieri ha uno stile simile a quello di D'Andrea. Migliore, ma simile. Anche le caterve di aggettivi (malsano, putrido, osceno, ecc)si inseguono per gran parte delle pagine, ma almeno Altieri oltre a "dire", "mostra" anche parecchio.
Vabbè Duca, allora vai su Kell's Legend di Andy Remic. Si impiccia con il POV e deve ancora migliorare molto, ma almeno ci sono i vachine, vampiri-steam pieni di ingranaggi imbottiti di blood-oil, che potrebbero anche piacerti.
Kell’s Legend.
Ho visto parecchie volte la copertina su gigapedia, mentre frugavo in cerca di roba steampunk, ma non l'ho mai scaricato.
Ok, ci butto un ano.