Questo post è nella categoria Razzismo e Stereotipi. Se state per urlare “OMG è razzista, OMG!” provate prima ad accendere il cervello su cosa significhi aver abbinato Stereotipi in modo permanente alla categoria Razzismo in un sito che ha un disclaimer ben in vista dedicato all’approccio politically uncorrect verso molte tematiche. Gli ulteriori due avvisi dati dalle categorie Troll & Flame e For the Lulz non serve nemmeno commentarli: se uno è così imbecille da non comprendere l’autoevidenza degli Stereotipi, non può capire questi due avvisi più criptici.
Se volete commenti seri a tema “imperialismo” e “razzismo”, in giro per il sito ne ho lasciati vari molto critici contro le atrocità del Belgio in Congo e contro le politiche folli con cui le potenze bianche, distruggendo i locali sistemi di difesa anti-carestia “avversi al Libero Mercato”, hanno massacrato gli abitanti delle colonie tra 1876 e 1900 causando 60 milioni di morti pressoché dimenticati in tanti libri di storia europei. Solo un idiota, o qualcuno in palese malafede, potrebbe definirmi davvero razzista.

Oggi mi sento nostalgico. Volevo fare il post su Aetheric Mechanics, ma rimanderò di un paio di giorni. La nostalgia mi ha preso rivedendo l’ultimo assalto del film Zulu, quello del 1964 con il bravissimo Michael Caine. La nostalgia per un passato mai vissuto, ma ricco di ricordi e di possibilità inespresse, molto più vivo e propositivo delle nostre società occidentali malate di consumismo e di debiti privati, ormai spogliate dei grandi ideali capaci di spingerle verso un destino glorioso.
Zulu è un film gradevole, nonostante la mole di errori storici: soldati troppo sbarbati, Zulu con armi da fuoco sbagliate (quelli di Rorke’s Drift erano guerrieri anziani/veterani con vecchissimi fucili Brown Bess, non con i Martini-Henry rubati a Isandlwana da altri guerrieri Zulu), caschi coloniali troppo bianchi (invece di quelli bianchi con lo stemma metallico, usavano dei semplici caschi marroncini) e tante altre cose. Su Wikipedia potrete leggere più errori di quanti io ne abbia visti (e molti più di quelli che ho citato, che sono solo i più semplici e visibili).
Nel filmato potete vedere che alcuni soldati britannici sono armati con fucili bolt-action (Lee-Enfield) invece che coi Martini-Henry perché erano finite le munizioni a salve da 450/577 (già vari attori dovevano fingere di sparare) e non si poteva ridurre troppo il fumo in uno scontro con armi a polvere nera! Però, insomma, certe inquadrature mostrano troppo chiaramente i soldati che agiscono sull’otturatore girevole-scorrevole invece che sulla leva: avrebbero potuto far sparare i Lee-Enfield solo nelle scene dall’alto e più distanti, con magari il soldato che finge di azionare la leva (che tanto non si vede) e poi va a pescare il proiettile nuovo dalla giberna, risparmiando i pochi proiettili da 450/577 per i Martini-Henry inquadrati da vicino.
A 3:46 la presenza dei bolt-action è troppo ingombrante…
Ma visto che sparavano contro dei negri, non potevano ricorrere a munizioni vere? ^_^

È una scena bellissima.
Un pugno di bianchi, stanchi e coraggiosi, che con la ferma disciplina degli occidentali affrontano un numero molto superiore di guerrieri Zulu, altrettanto coraggiosi. Uomini per bene, figli di una società tecnologicamente superiore, fermi come uno scoglio bianco contro cui si infrange l’onda nera della barbarie e del caos primitivo. Una battaglia che nel suo piccolo mostra tutto il mondo: poche fiaccole di Civiltà che splendono, difese da baionette e fucili, in un mare di oscurità. Il Cuore di Tenebra di un mondo selvaggio e primordiale, pronto ad inghiottire ogni barlume di speranza e di progresso.
Dove un tempo c’era la Tenebra ora splende la Luce della Civiltà, ma un giorno potrebbe tornare la Tenebra, come scriveva Conrad.
E i guerrieri Zulu sono anche loro persone per bene: barbari onorevoli, guerrieri come non ve ne sono più in un Sud Africa moderno in cui la caccia al bianco, con impiccagioni e torture, è l’hobby locale dopo la vittoria con elezioni truccate della ANC (partito marxista dell’ex-terrorista Mandela) che ha cancellato l’Apartheid (o meglio: l’ha sostituita con l’Apartheid a danno dei bianchi, col sistema dell’Azione Affermativa per cui i bianchi sono sempre considerati cittadini di serie B se i loro interessi si scontrano con quelli dei neri, ad esempio per un posto di lavoro).
Anche l’Africa può guardare con nostalgia a un mondo in cui vi erano ancora uomini tra loro, e non solo una massa indistinta di scimmie ubriacone armate di vuvuzela.
Lo Steampunk è anche per l’Africa, non solo per occidentali e Giapponesi.

Un soldato britannico più credibile

Ricopio quello che avevo scritto un anno fa, nel mio precedente momento di nostalgia:

Penso ancora agli Imperi, a come era bello il mondo prima della Grande Guerra.
A come era più bello prima che il sogno si infrangesse e la borghesia incontrasse la sua strana morte.
Rimpiango quando i negri stavano al loro posto, assieme alla feccia araba, e le nazioni bianche si spartivano un mondo che era ed è loro per Diritto di Nascita: i selvaggi possono occupare le loro sporche terre De Facto, ma De Iure solo le nazioni bianche discendenti dall’Impero Romano ed eredi del diritto romano possono governarle. E prima o poi ce le riprenderemo.

No, non ce le riprenderemo.
Forse solo nei sogni retrofuturisti dello Steampunk in cui fuggire, in un mondo rassicurante senza strane tecnologie wireless ovunque che rendono molto più difficile perfino pensare alle trame delle proprie storie… un bel mondo termomeccanico in cui la tecnologia si muove e si vede, non è così nascosta e complessa da sembrare magia (e quando si tirano in ballo le chiavette USB con l’effetto tunnel, siamo molto vicini alla magia… ma anche un semplice iPhone non scherza).
Non ce le riprenderemo perché noi non siamo degni di chiamarci eredi di quegli uomini. Non siamo migliori nemmeno degli Zulu di un secolo e mezzo fa. Le tenebre del mondo hanno trionfato, ma non spegnendo le fiaccole della Civiltà dall’esterno, come una marea di follia e barbarie che travolge l’ultima fortezza dell’occidente… no, non è stata una morte onorevole: la tenebra è nata dentro di noi, iniziando in modo blando con la crisi di fine secolo, balzando ben visibile dopo la Grande Guerra e agendo concretamente solo nella seconda metà del Novecento. Il consumismo, la mancanza di ideali, la mancanza di orgoglio nazionale: abbiamo perso la consapevolezza del nostro diritto di prenderci questo mondo e di imporre la civiltà ai barbari… la VERA civiltà, il progresso scientifico e culturale, non solo usare i bombardieri Yankee-Style per imporre la Coca-Cola condita con balle democratiche e poi firmare col dittatore di turno begli accordi per gas e petrolio.
La società degli Yankee bastardi in cui viviamo è la società dei morti che si muovono senza speranze nel futuro (a parte quelle della demagogia elettorale), circondati da tecnologie sempre più usa-e-getta e sempre più sbrilluccicose, immersi in ogni sorta di lusso idiota immaginabile, ma sprofondati in un pianeta che non può sostenere simili ritmi di consumo insensato (come non può sostenerli nemmeno la nostra economia, fondata sul Debito Privato fin dal tempo del lunedì nero).
Spero che abbiano ragione i dementi che temono la fine del mondo nel 2012.
Meglio crepare tutti ora, quando ancora c’è un briciolo di dignità umana sparpagliata qua e là, prima che l’estinzione degli umani diventi un’estinzione che non riguarda gli uomini. Peccato solo per i coniglietti che non hanno nessuna colpa…

Il Duca di Baionette

Dal 2006 mi occupo in modo costante di narrativa fantastica e tecniche di scrittura. Nel 2007 ho fondato Baionette Librarie e nel gennaio 2012 ho avviato AgenziaDuca.it per trovare bravi autori e aiutarli a migliorare con corsi di scrittura mirati. Dal 2014 sono ideatore e direttore editoriale della collana di narrativa fantastica Vaporteppa.

View Comments

  • Duca, era a Rorke’s Drift che vedendo arrivare un'onda di nergri incazzosi un ufficiale di Sua maestà disse:
    "Eccoli che arrivano, fitti come l'erba e neri come la morte!"

  • Bah non condivido molto le idee sulla superioritá della civiltá bianca e della inferioritá delle altre razze non bianche(soprattutto pensando ai livelli raggiunti dall'Islam nel medioevo che in quanto a civiltá e civilizzazione non era secondo nemmeno all'impero Romano) e penso che molta della barbarie che c'é per il mondo sia esattamente il frutto degli ideali di superioritá della civilizzazione bianca della Belle Epoque. Detto questo sono d'accordo sul fatto che adesso nel mondo globalizzato non ci sia piú posto per ideali "alti" e che questi ideali solo si utilizzano (da parte degli Americani) per giustificare le loro guerricole per accaparrarsi le ultime risorse disponibili prima che lo facciano i russi o i cinesi. Ma in fondo ce lo meritiamo. L'Europa é stata il faro della civiltá e ha fallito miseramente. Ci siamo scannati allegramente mentre la nostra cosiddetta civiltá andava a puttane. Abbiamo perso il diritto a dire la nostra e forse é meglio cosí.

  • @Akenaton
    Nemmeno io sono razzista (fingo solo per coerenza col personaggio Vecchio Dentro... e per il lulz di farlo ^_^), ma attento ai falsi miti sull'Islam: ci si dimentica (anzi, non ci si dimentica: la massa non sa proprio di che parla e lo ripete perché Politically Correct) che gran parte dei loro pezzi grossi nell'ambito delle cultura erano convertiti (ebrei e cristiani) o altri personaggi assorbiti, fino a quando la naturale predisposizione religiosa dell'Islam al rifiuto del progresso (che è male di per sé) non ha reso sempre più difficile far apparire voci nuove e stimoli alla ricerca scientifica.
    Hanno, facendo un paragone comprensibile, gli stessi meriti nell'ambito della letteratura francese degli anni '40 che hanno avuto i nazisti invadendo la Francia. O, se preferisci, nell'ambito dei diari con Anna Frank (no, qui i nazisti hanno agito direttamente stimolando e favorendo la creazione di quel commovente testo... l'esempio funziona male).
    Pensa all'Italia delle veline, del calcio e di Berlusconi. Aggiungici ancora più religione per condire. Ecco l'Islam che, senza alcun mistero, è riuscito a passare da una massa di popoli culturalmente avanzati e tecnologicamente all'avanguardia (i tizi invasi dai cammellieri del deserto: no, ti parrà strano, ma tutto questo gegno non veniva da gente che pensava che la canfora andasse mangiata) ai cialtroni degli ultimi secoli, a furia di cacciare e perseguitare i successori di quei geni iniziali. Non vi piace l'atteggiamento un pochettino chiuso della Chiesa verso gli scienziati nel passato? Allora non dovrebbe nemmeno piacervi quello dei paesi islamici, che era peggio (e non ci si poteva nemmeno appellare, come Galileo, alla natura sacra della scienza come massima espressione di adorazione del divino).
    Fortunatamente lo spirito occidentale (e la mera sopravvivenza, che poi sono praticamente la stessa cosa) alla fine li ha penetrati abbastanza da portarli a chiudere un occhio nella ricerca scientifica... alla fine: ma rimane una cosa così laica che un islamico per bene non se ne occuperebbe (e teologicamente blasfema per le implicazioni di voler immobilizzare in leggi umane la mutabilità di Dio, che è tanto grande da impedire perfino di dirlo Onnipotente... letteralmente: non puoi dirlo Onnipotente perché sarebbe vincolarlo e lui va oltre qualsiasi vincolo umano e il mondo che ha creato è per definizione NON conoscibile e non riconducibile a sciocche interpretazioni matematiche. Il loro Dio è fottutamente onnipotente, non come quella mezza calzetta cristiana!).
    Ma nel momento in cui hai citato la grandezza islamica del passato (uno dei falsi miti più famosi del settore storico), hai svelato di non sapere queste cose. La volta in cui hai citato la tua opinione su da dove venga la barbarie, hai mostrato di avere un po' di confusione sugli eventi successivi (colpa del politically correct, un lavaggio del cervello che farebbe invidia all'inesistente Grande Fratello di 1984).
    Pazienza: non penso che la conoscenza di nessuno di questi ti cambierà la vita.
    Io non sono razzista: anche un negro può essere una persona per bene. Incluso un negro con la zagaglia o un gallo con la testa del nemico sulla porta di casa. Ma un bianco moderno pieno di politically correct (spero non sia il tuo caso, anche se ti porti dietro la tua dose d'ordinanza di Falsi Miti), pronto a bruciare i libri di storia (e le fonti dell'epoca sulle crociate) pur di sostenere che i Kattivi Siamo Noi e loro erano placidi erbivori pacifisti ultratecnologici, quello è un essere inferiore. E merita la crocifissione (inchiodato da un negro con la supervisione di un cinese, così facciamo una roba alla Benetton). ^__^

  • Aggiungo che i miei islamici preferiti sono come i miei cristiani preferiti: quelli falsi, solo con l'etichetta di facciata. Il cristianesimo ha più punti deboli per rigirarselo laicamente come un calzino e far quel che si vuole, ma rimane una brutta roba religiosa in mano alla gente sbagliata (i fanatici evangelici o l'attuale Papa), mentre l'Islam è più invulnerabile (diciamo che è "meglio realizzato") perché non espone mai il fianco (non davvero, non usando i veri principi che lo compongono) ai colpi dei laici. E per comportarsi come pazzi furiosi non serve strumentalizzarlo, basta fare esattamente ciò che la tradizione prescrive. Per convivere laicamente bisogna invece strumentalizzarlo e parecchio, ben oltre ogni livello tollerabile da qualsiasi serio studioso del Corano e della, ancora più importante per gli hadith contenuti, Sunna.
    Tra i finti islamici che preferisco ci sono i laici governanti Ottomani (che nemmeno andavano alla Mecca, tanto erano superiori a Dio), anche se poi nei loro territori l'integrazione religiosa era scarsa (quella della convivenza, sia in Spagna che altrove, è un falso mito: i riti di sottomissione, umiliazione e pagamento per rimane non-islamici, spesso era proibito anche convertirsi proprio per evitare di perdere le tasse degli infedeli, sono roba che farebbero schifo anche al più fervente boero sostenitore dell'Apartheid... o al nazista medio), e i governanti Mogol come l'ultimo imperatore del tempo della rivolta del 1857, che nemmeno si possono definire davvero islamici (il sufismo soft per un vero islamico non è molto meglio dei pagani che adorano i demoni, per dirla in breve).
    Un altro falso mito riguardo l'islam lo spiega Donald Quataert nel suo "l'impero ottomano" (ma lo dicono praticamente tutti, è una cosa assodata), ovvero che il revival religioso post-Ottomani non fosse dovuto a chissà quale eredità di odio post-crociate (lol! credete che se ne fottano, al di là della propaganda jihadista a uso e consumo degli occidentali -si, è proprio per noi, non per uso interno-, di cose che considerano normali più di noi e avvenute a popoli di secoli fa?), ma a una naturale predisposizione al ricongiungersi alla Vera Fede per superare i momenti di decadenza (tutto il male ai musulmani viene da Dio per punire il loro abbandono della Vera Fede, su questo concordano praticamente tutte le sette).
    L'Islam è semplice nel suo costruire un finta religione (una cosa che si occupa solo di vita laica e non di trascendente, difficilmente si può dire religione), e nei suoi semplici insegnamenti dice che "Chi perde la Fede perde il favore di Dio e viene sconfitto". Fine.
    La decadenza ottomana era, per i fedeli, causata evidentemente dal loro eccessivo laicismo: solo riabbracciando il vero Islam si può tornare potenti e grandi con il favore di Dio. Non c'entravano i bianchi, loro erano insetti rispetto al potere di Dio: è Dio stesso che puniva gli islamici per aver abbandonato la Vera Fede. I bianchi europei sono solo uno strumento della sua furia vendicatrice.
    LOL?

  • Quando scrivi questi post un po' mi fai paura e un po' ti ammiro.
    Quel che mi fa paura è che condivido un buon, uhm, 70% dei tuoi ragionamenti.
    Credo anch'io che la società, così come l'abbiamo trasformata, sia da buttare via. Senza dignità, senza scopi (se non il mero consumismo), senza bellezza. Perfino le guerre sono spinte da questioni vili e miserevoli.
    Forse avevano un po' ragione i futuristi, quando sostenevano che la guerra era "la sola igiene del mondo". Ora che, come dici tu, la fanno per rubare petrolio e per esportare Nike e Coca Cola, mi fa pare tutto fuorché tempratrice di uomini e di generazioni.
    Del resto ci han detto che gli ideali non contano più nulla, la religione va bene per i fessi, quindi che ci rimane?
    Non sono guerrafondaio, né razzista. Dico solo che ritenere questa società "moderna" più civile e avanzata di quella di fine '800 inizio '900 è un'eresia e un'ipocrisia.

  • Il DVCA e' un troll e fiere di esserlo...
    Non ho voglia di leggere adesso i due suoi wall of text (ma lo faro') e comunque voglio far notare che i bianchi Sud Africani (i boeri) sono peggio dei neri.
    Il peccato originale e' stato commesso quando il Sud Africa si e' ribellato all'illuminato governo inglese con la guerra anglo-boera (dico bene? L'esperto sei tu DVCA).
    Io al momento sono in Sud Africa per lavoro e odio tutti indistintamente.

  • Il DVCA e’ un troll e fiere di esserlo…

    E' vero. ^____^
    Sapendo questo ci si gode di più le mie farneticazioni.

    Io al momento sono in Sud Africa per lavoro e odio tutti indistintamente.

    Fai bene! I boeri stanno in culo anche a me, mi dispiace solo che ci si dimentichi di citarli come primi felici villeggianti nei campi di concentramento britannici di primo Novecento (i nazisti sono solo degli scopiazzatori senza arte né parte!).
    ^___^

  • @mcnab
    Penso che il miglior commento sulla nostra civiltà consumistica attuale lo possano dare gli sguardi di questi conigli:

    I conigli disapprovano noi stopidi oomani

  • @Akenaton
    Quando parli del livello di civilizzazione raggiunto dall'Islam nel medioevo non conti che in realtà la condizione generale delle popolazione mediorientali crollò dopo l'annientamento, da parte dell'islam, della civiltà greco-romana e di quella persiana. Inoltre, i musulmani non inventarono nulla. Presero i numeri dagli indiani, copiarono l'architettura romano-sasanide e distrussero un sistema giuridico avanzato per sostituirlo con il Corano. Anche i loro "grandi filosofi", Avicenna e Averroè, furono dei mediocri aristotelici. Ad ogni modo, la storia ha parlato. Al giorno d'oggi dove c'è l'islam c'è la miseria (a meno che non si trovi un poco di petrolio).

  • @Duca
    Parecchio LOL.
    Ma direi che la differenza non sta nella religione, quanto nello sviluppo delle nazioni che la ospitano.
    I musulmani che conosco io non si fanno remore a bere alcolici o avere rapporti sessuali prima del matrimonio, o a pregare tre volte al giorno al posto di cinque, o a non pensare nemmeno di andarsene alla Mecca..ma questo perché vivono in italia/germania.
    E prima dell'Ottocento i protestanti ne hanno fatte fuori parecchie, di streghe, e fino all'Ottocento gli omosessuali venivano incarcerati o uccisi, e chi aveva rapporti prematrimoniali era una "sgualdrina!" e destinata ad essere una donna di malaffare.
    Inoltre, direi che l'approccio religioso abbastanza arretrato dei musulmani sia lo stesso degli ebrei (ma loro si scannano a vicenda, LOL, anche quando maometto dichiara di essere tolleranti verso le altre "religioni del libro", doppio LOL).
    Per gli ebrei, il loro patto con dio causerá morte, impotenza, scarlattina, diarrea, sostituzione di carta vetrata al posto di quella igienica in caso della perdita della fede del popolo eletto, e gloria eterna su tutti gli altri se seguiranno la fede (e qui, chi non ci vede parecchi principi nazionalisti?).
    Anche per gli ebrei é proibito pronunciare il nome di Dio e, se non mi sbaglio, anche raffigurarlo. Ma almeno loro un nome per il loro dio ce l'hanno (Jahvé) mentre i cristiani sono molto piú lollosi, loro lo chiamano semplicemente "dio", con la maiuscola per credere di avergli dato un nome vero.
    Come se io avessi un cane di nome Fido e non dicessi mai il suo nome (versione ebrea), oppure avessi un cane e lo chiamassi Cane.
    In generale, le religioni aiutano la chiusura mentale, ma di per sé sono tutte ugualmente nocive. Quello che le rende pericolose é il livello di ignoranza dei loro credenti.

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