Concorso Steampunk: novità per i Fuori Concorso

Nuovo aggiornamento per il concorso Steampunk!
Se non vi ricordate di che concorso sto parlando, vi rimando al precedente aggiornamento.
Per i partecipanti normali, quelli che competono per essere dichiarati vincitori e ricevere sia il ciondolo che il lettore COOL-ER da 6 pollici, non cambia nulla: il termine ultimo di consegna è domenica 17 ottobre alle 23:59:59, ovvero tutto l’ultimo giorno incluso. Il limite rimane quello di prima: 7.500 parole allungabili fino a 8.000 a patto di averne davvero bisogno, ovvero se servono per forza per concludere la storia e si è già tagliato tutto ciò che di inutile si poteva tagliare (infodump, prologhi raccontati con inutilità storiche al fine del racconto ecc…).

Le novità riguardano solo i Fuori Concorso, ovvero i racconti che gareggiano solo per essere scelti per l’antologia e per ricevere gli eventuali commenti nel caso l’opera venga scelta per essere esposta (a stralci o integralmente) su Baionette e criticata.

1. Estensione della partecipazione e delle dimensioni: prima i Fuori Concorso erano esclusivamente per gli amichetti (Angra, Okamis, Zweilawyer e altri) e gli scrittori “famosi” (Falconi, Troisi, lo zombie di Asimov, la mummia di Heinlein e altri) per evitarmi l’imbarazzo, per via dell’assegnazione del lettore di eBook COOL-ER offerto da Antonio Tombolini, nel caso fosse uno di loro a vincere. Non ho alcuna intenzione di rischiare che il concorso si trasformi nel solito covo di polemiche italiane.
Ora chiunque abbia un racconto superiore alle 8.000 parole, purché sia Steampunk Tecnologico e sia rispettato il vincolo conigliesco, può partecipare come Fuori Concorso. I racconti non devono superare le 20.000 parole, limite massimo considerato accettabile per un racconto. La decisione di aprire il Fuori Concorso per l’antologia ai racconti di oltre 8.000 parole è dovuta alle richieste ricevute via mail.

I due limiti, 7.500/8.000 e 20.000 parole, provengono dalla definizione di racconto in Wikipedia:

A classic definition of a short story is that one should be able to read it in one sitting, a point most notably made in Edgar Allan Poe’s essay “The Philosophy of Composition” (1846). Other definitions place the maximum word length at anywhere from 7,000 to 9,000 words. As a point of reference for the science fiction genre writer, the Science Fiction and Fantasy Writers of America defines short story length in its Nebula Awards for science fiction submission guidelines as having a word count of less than 7,500. In contemporary usage, the term short story most often refers to a work of fiction no longer than 20,000 words and no shorter than 1,000. Stories with less than 1,000 words are sometimes referred to as “short short stories”, or “flash fiction.”

2. Estensione del termine ultimo di consegna: la consegna dei racconti Fuori Concorso deve avvenire entro domenica 14 novembre 2010. Le quattro settimane ulteriori sono concesse per completare la stesura dei racconti più lunghi a chi ha atteso fino all’ultimo (cioè fino ad adesso) per partecipare e per garantire il giusto tempo a chi si trova ad aver perso settimane per accorciare e tagliare un dato racconto in modo da rientrare nelle 8.000 parole (e alla fine buttarlo perché venuto di merda) e ora ha bisogno di ricominciare da capo per riportarlo alle dimensioni originali nel modo migliore possibile. Si può partecipare Fuori Concorso anche con testi inferiori alle 8.000 parole, se consegnati dopo il 17 ottobre.

È possibile partecipare con lo stesso racconto in due versioni.
Se ad esempio il vostro racconto di 10.000 parole è stato ridotto a 7.998 pur di poter partecipare al concorso, ma per farlo siete incappati nel classico errore del “sintetizzare e raccontare” invece di ricostruire l’intero impianto della narrazione al fine di renderlo più compatto, allora ha senso poter mostrare anche la versione estesa del racconto nella speranza che sia migliore dell’altra e possa perlomeno essere inserito nell’antologia.
Il racconto che gareggia per il premio va inviato entro il 17 ottobre mentre la versione estesa va inviata entro il 14 novembre 2010. Potete inviare tutti i racconti per il concorso e per il Fuori Concorso che volete, esattamente come prima.

Il Duca di Baionette

Dal 2006 mi occupo in modo costante di narrativa fantastica e tecniche di scrittura. Nel 2007 ho fondato Baionette Librarie e nel gennaio 2012 ho avviato AgenziaDuca.it per trovare bravi autori e aiutarli a migliorare con corsi di scrittura mirati. Dal 2014 sono ideatore e direttore editoriale della collana di narrativa fantastica Vaporteppa.

View Comments

  • Ma come, nessun commento a una così gioiosa notizia? Beh, io non sono in grado di partecipare, ma sorrido al pensiero che alla fine prorogando i termini per i fuori concorso la quantità/qualità dei racconti ne trarrà vantaggio! Ciò è molto positivo. :)

  • Duca, posso porre una domandina riguardo al concorso?

    Se, per puro caso, stessi scribacchiando una storia ambientata nel gennaio del 1851 e in questa storia ci fosse un uso massiccio di tecnologie mediche quali trapianti, smembramenti, impianti e compagnia bella, il tutto ovviamente portato a termine grazie a macchine portentose... potrebbe andare bene per il concorso?

    Non penso di riuscire a consegnare il racconto entro il termine ultimo del concorso, però mi ha messo addosso la voglia di buttare giù delle idee (dopo molto tempo che non accadeva), ed è una gran cosa per me :) Grazie Duca!

  • Dovrei vederlo una volta finito, ma credo di sì. Se hai iniziato a lavorarci ora, dovresti riuscire a finirlo per il 14 novembre senza problemi e partecipare come Fuori Concorso.

  • Ti prego di fare una bella "selezione all'ingresso". Scommetto un libro della troisi che almeno un racconto e' scritto al presente e in prima persona.

    Ma perche' gli autori italiani conoscono solo il presente come tempo della narrazione???

    Secondo me non fa figo.

  • Io ho scritto al presente in prima persona, problemi? ù_ù
    Il bello è che scrivo sempre al passato, il presente lo odio, ma stavolta mi serviva così ù_ù
    *vuole vedere la clausola che vieta di scrivere al presente*
    (P.S. Il libro della Troisi non lo voglio però ò__ò)

  • A parte il fatto che che al limite il libro della troisi l'ho vinto io (azz non riesco proprio a disfarmene), mi domando cosa ti spinga (o spinga uno scrittore qualsiasi, guarda casa spesso italiano) ad usare il presente prima persona.

    Anche se sembra molto evocativo nelle prime battute alla lunga secondo me stanca. Anche perche' trovo difficile fornire informazioni al lettore senza cadere in inforigurgiti vari.

    Se poi il tuo libro dovesse essere il capolavoro della letteratura italiana del nuovo millennio sono ben contento di essermi sbagliato.

    Anzi sarei ben lieto se qualcuno mi suggerisse qualche testo, scritto al presente in prima persona, che valga la pena di leggere...

  • @Maurizio: 'Scomparsa graduale' di Matheson, e gran parte dei racconti di Karen Russell, un'autrice che trovo straordinariamente brava. Credo che la discriminante sia più l'abilità dell'autore/ice che il tempo della narrazione.
    @Duca: se il commento è troppo OT cancella pure ^__^

  • @Maurizio: guarda sinceramente sono io la prima a sconsigliare di usare il presente in prima persona per scrivere un romanzo perchè è uno stile molto pesante, in cui si fa appunto "pesare" troppo la voce narrante sul lettore, quindi se si sceglie di usarla deve essere giustificata la cosa.
    Con questa tecnica non scrivo mai nulla di più lungo di una decina di pagine infatti XD
    In questo caso ad esempio l'ho usato per un racconto molto breve facendo raccontare direttamente alla protagonista quello che succede e anche le premesse che hanno portato a quella situazione perché mi serviva che tutto quanto fosse visto dall'occhio distorto di questo personaggio, se l'avessi messo in terza persona non avrebbe reso allo stesso modo, credo ^^
    Poi non è detto che non sia una schifezza lo stesso XD però almeno è una schifezza con una sua logica di fondo XD

    spero di non essere OT pure io ù_ù

  • Duca, io ho concluso una roba di circa 6000-6500 parole. Mi piace abbastanza, ma ho paura che sia piu che altro steampunk della prima generazione. Se te lo mando lo stesso, non mi getterai del vetriolo in faccia, vero?

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Il Duca di Baionette

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