Hatsune Miku è un personaggio virtuale apparso nell’estate del 2007 per Vocaloid 2, un sintetizzatore vocale che canta seguendo parole e melodia fornite. Hatsune Miku è stata la grande intuizione di Crypton Future Media, che la ideò dopo aver acquistato il motore di Vocaloid dalla Yamaha Corporation. Il successo di Hatsune Miku come personaggio, grazie alla diffusione dei suoi video su Nico Nico Douga da parte degli appassionati (una sorta di YouTube giapponese), ha garantito il successo dello stesso Vocaloid 2. Dopo di lei sono arrivati altri personaggi, come Megurine Luka (multilingua, specializzata in inglese), Kagamine Rin e Kagamine Len, se rimaniamo solo su quelli della Crypton.
Hatsune Miku
Il primo concerto live da solista per Hatsune Miku è stato Miku no Hi Kanshasai 39’s Giving Day del 9 marzo 2010, presso lo Zepp Tokyo (un sala da concerti con una capacità di 2.700 posti) di Obaida, un’isola artificiale nella baia di Tokyo. Da semplice idol virtuale a ologramma proiezione [definizione modificata su richiesta di Charblaze] che appare al pubblico per cantare e ballare. I movimenti non sono sempre perfetti, ad esempio il modo in cui muove le braccia in Melt non mi convince del tutto (negli altri brani però è molto più sciolta e naurale); anche l’effetto tridimensionale non rende altrettanto il kawaii della deliziosa Hatsune Miku in versione solo 2D.
Le ragazze virtuali sono meglio di quelli reali e tra quelle virtuali le “2D pure”, stile anime, vincono sulle altre. Trovate l’intero concerto via torrent. Appaiono anche altri personaggi sviluppati dalla Crypton. Ve lo consiglio.
Qui sotto c’è un video del medley tratto dal concerto di marzo. Se andate a 4:26 potete vedere Hatsune Miku vestita da diavoletta che canta Po Pi Po. C’è anche uno scorcio di pantsu con deliziose mutandine viola. Guardate bene quel minuto e immaginate il Duca, in minigonna e pickelhaube, che fa lo stesso.
Affascinante, vero? Mi vorreste vedere così? ^_^
“Po Pi Po” a 4:26
E ora il 3DPD del titolo di questo articolo.
Avete già incontrato la sigla 3DPD (3D Pig Digusting) nell’articolo sulle tizie vestite in stile lolita. Per chi non se la ricorda, è una sigla che indica un ragionevole e ben motivato disprezzo per le ragazze in carne ed ossa rispetto a quelle virtuali. I personaggi virtuali, come quegli degli anime, sono espressivi, attraenti, intelligenti, kawaii e bla bla bla mentre le ragazze vere sono spesso brutte, grasse, con l’alito alla cipolla, la vaginosi stile fogna di Calcutta, stupide e rompicoglioni. Una bella differenza a favore del 2D.
“Disappearance of Hatsune Miku”
Non c’è nulla di male in tutto questo visto che i personaggi virtuali, seppur con personalità diverse, sono figure idealizzate modellate sulle fantasie e sulle necessità del maschio. Perfino le nerd con gli occhiali sono sexy e kawaii, magari il tutto unito al tipo di goffaggine che le fa finire regolarmente in terra con le mutandine in vista. Una vera (3D) ragazza goffa invece è più facile che ti rompa un alluce salendoci sopra col tacco e ti rovesci caffè bollente sulle palle. Non esattamente la graziosa goffaggine dei personaggi 2D.
Senza contare tutte le ciccione con i jeans a vita bassa da cui straborda il lardo. E quando aprono bocca per dire qualcosa, sigh, il vuoto cranico che le attanaglia non ha nulla da invidiare a quello dei maschi più dementi. Anche nell’essere sceme le 2D sanno essere più piacevoli delle 3D.
In Giappone hanno pure i denti storti e le gambe arcuate… brrrr, non c’è da stupirsi che il 2D piaccia, soprattutto a loro!
“Dear cocoa girls”
E riguardo le icone sexy come giovani cantanti e showgirl? Perfino lì il 3D non è privo di pecche: anche se dal lato estetico se la cavano un po’ meglio della media, rimangono comunque esemplari di una umanità sfatta, al tracollo, capace solo di contare quante strisce di coca ha sniffato e quanti chilometri di cazzi ha preso (no, l’uccello non riempirà il vuoto nel tuo animo). Raccapricciante. E in pochi anni le giovani cantanti diventano cessi sempre più sfatti, da sistemare a colpi di bisturi ed effetti speciali nei video, per poi mostrarsi in tutto il loro degrado umano quando i paparazzi le fotografano mentre si fanno i cavoli propri senza le luci a palla e senza dieci strati di trucco in faccia.
Sì, Britney Spears: Hatsune Miku è meglio di te. Ed è meglio anche di te, 3D Pig Disgusting che mi leggi ora (a meno che tu non sia Gamberetta, che è perfetta in ogni suo aspetto).
In “Star Wars Episode IV: A New Hope” il cassonetto ruotato R2-D2 trasmette per Luke un pessimo ologramma della principessa Leia. L’androide C-3PO giustamente dice che R2-D2 è guasto, ma qual era l’ologramma che doveva davvero mostrare? Questo: Hatsune Miku che canta “Melt”. È sicuramente meglio di quel 3DPD di Leia!
Adoro la vocina miagolante da giapponesina e le movenze kawaii di Hatsune Miku.
Sembro abbastanza otaku (parola giapponese che si traduce con “scemo di merda”) con articoli così o no? ^__^
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Otaku può darsi, ma anche molto simpatico.
Ti seguo con simaptia. Ciao.
è sempre piacere seguire le manie atrui.
Sono spesso interessanti, e ti senti meno pazzo quando dai sfogo alle tue.
Grazie per questo scorcio
Ciao
Cuk
Eh, Duca... Temo che la perfezione delle personaggE 2d sia viziata dal difetto di essere sprovviste di vagina utilizzabile. Oltre a questo, c'è la perfezione.
@DoppioSoldo
Che visione sessista del ruolo della donna. Quelle 3D sarebbero meglio solo perché hanno un buco (più di uno) per accoppiarsi con loro? o__O
Ciao, Duca! Un'altra tua fan che si de-lurka, non sei contento?
Trovo il fenomeno del 3DPD molto interessante. Proprio in questi giorni sto guardando Kami nomi zo shiru sekai, un'anime che parla di un Otaku dei gal-game, che per motivi di trama e assolutamente contro la sua volontà si ritrova a dover conquistare delle ragazze 3D (che poi 3D non sono, dal momento che è un'anime...). Nella quinta puntata c'è anche una tirata del protagonista contro le Idol reali e a favore di quelle virtuali.
Questo anime, e soprattutto il suo protagonista, mi hanno fatto capire quanto il concetto di 3DPD valga anche per gli uomini. Insomma, nella realtà è impossibile che un Otaku che:
- passa tutto il suo tempo a giocare a videogiochi di appuntamenti
- è completamente asociale
- viene sfottuto e maltrattato dai coetanei
sia così figo!!! E non solo esteticamente. Background, aspetto e carattere creati ad arte per far battere forte il cuoricino di noi ragazze. Quale otaku in 3D potrebbe mai reggere il confronto? Ma anche solo quale uomo?
Non sarebbe bello se in futuro realizzassero versioni di questi meccanismi in serie, come dispositivi portatili e personalizzabili, da usare e gustare nelle proprie case?
Basta perdere tempo dietro alla carne ed al sangue !Ognuno avrà il suo personale campo magnetico per divertirsi.
No, secondo me è più pratica la via degli androidi. Avevo letto di uno scienziato che si era costruito un androide moglie, con un bel faccino, il senso del tatto e un'intelligenza artificiale in grado di rispondere a domande semplici. Basta insegnarle a fare le faccende domestiche e poi è perfetta :D
È un'ottima idea. Gli androidi (con aspetto femminile) per uso sessuale, con aggiunto servizio di domestica, mi piacerebbero molto.
Meglio ancora se con le biotecnologie facessero fatine, anche poi sono meno utili per l'accoppiamento.
Comunque il futuro non è questa roba.
Il futuro è asessuato. Milioni di persone con i loro coniglietti, kawaii, perfetti, da ammirare. Nessuno proverà più interesse per il sesso: la scienza fornirà coniglietti eternamente cuccioli ed eternamente kawaii.
Hum, ho trovato l'articolo. In effetti fa già le pulizie e pare possa anche essere programmata per simulare un orgasmo. Ci sono anche le foto in outfit lolita. Aspetto con impazienza la produzione di massa. E magari la versione maschile.
Si chiamano "ginoidi" :-)
...ma se ho capito bene... insomma... questa popstar virtuale è un OLOGRAMMA?! Sembra avanzatissimo, fantascienza! Uh, come son rimasto indietro!... qual canini zebedei!