Come annunciato, ecco il post dedicato all’offerta biblet di Telecom. Spiegherò in cosa consiste e metterò qualche commento, ma la cosa che mi interessa di più è sapere cosa ne pensiate voi di questa offerta.

Telecom un paio di mesi fa ha aperto un negozio online di eBook. Inizialmente erano presenti solo i libri degli editori del gruppo Mondadori (perché per prima aveva chiesto di apparire e disponeva di una propria piattaforma di distribuzione con cui serve Bol.it) e poi, proprio in questi giorni se ricordo giusto, dovrebbero apparire quelli degli editori che hanno aderito alla piattaforma Edigita. Ora non li vedo, ma presto appariranno.

Telecom aveva annunciato di voler permettere l’acquisto dei libri tramite il credito telefonico, ma non aveva spiegato il meccanismo esatto. Ora è stato svelato ed è molto meno interessante di quanto potesse essere, visto che non è un generale uso del credito sulle SIM al posto delle carte di credito (stile micropagamenti), ma l’impiego di un eReader dedicato con SIM a cui è abbinato il credito.
Telecom non ha intuito il potenziale dei micropagamenti usati da moltissimo tempo in internet. O forse era troppo scomodo. O più probabilmente, come vedremo, non volevano dominare nei micropagamenti in sé, ma convincere i clienti a comprare il loro eReader (che ora vedremo) collegato al loro negozio per fidelizzare la clientela.

L’offerta Telecom ruota attorno a un lettore, denominato biblet.
Le caratteristiche del lettore quindi saranno fondamentali per valutare il valore dell’offerta, sia nella modalità di abbonamento che in quella di acquisto. Telecom offre due possibilità: biblet kit e piano biblet. Cerchiamo quindi di capire come è l’eReader biblet, altrimenti sarà difficile valutare il prezzo delle due opzioni.
Telecom fornisce due utili PDF a riguardo: il manuale biblet e la guida rapida.

Biblet è un lettore con schermo da 6 pollici a inchiostro elettronico, ma non è E Ink: si tratta del nuovo SiPix Microcup. Nuovo ma non migliore, come vedremo dopo. Biblet dispone di connettività WiFi e 3G. In modalità 3G può accedere gratuitamente al negozio di Telecom (come avviene con LeggoIBS su IBS.it), ma appena si mette il naso fuori dal negozio sono mazzate sui denti. Ci tornerò dopo, analizzando biblet kit e piano biblet.

Biblet ha una compatibilità dei file piuttosto scarna (ePub, pdf, html, txt, jpg, png, mp3), il minimo sufficiente, per cui non può competere sul piano delle maggiore varietà dei formati, cosa comunque non grave e che non interessa il grande pubblico disinformato a cui Telecom, con la furbizia del brigante in attesa della vittima, punta. Cipolla docet. Naturalmente lo schermo è touch (con la mano, non col pennino, e questo non è detto che sia meglio) e c’è lo slot microSD/microSDHC fino a 32 GB.

Curiosamente, spiegano le istruzioni, è possibile copiare i libri dalla scheda microSD alla memoria interna direttamente dal dispositivo, ma non il contrario. Forse temono che la gente dopo aver de-DRMizzato i libri se li passi direttamente usando il lettore? “Ernesto, cacciami tutti i romanzi su sta scheda che me li ficco sul mio bibletto” – “Subito Evaristo”. Un click e via, molto più comodo che non passare dal PC (con magari pure un HDD esterno). Mah…

Ma in concreto com’è questo biblet?
Per saperlo basta vedere il dispositivo originale rinominato da Telecom, ovvero il Binder della Sagem, già venduto col nome Oyo dalla crucca Medion e adottato dalle francesi Fnac.com (eReader rinominato FnacBook) e chapitre.com (nome Oyo), oltre che dalla grande catena libraria crucca Thalia presente in Germania, Austria e Svizzera (sempre col nome Oyo). I video sul lettore Oyo si trovano senza problemi.

Per iniziare, la pubblicità del lettore Oyo di Chapitre:

Il lettore FnacBook è la versione col 3G dell’Oyo (solo per navigare sul negozio Fnac), un po’ come succede nel caso del biblet di Telecom. Chapitre invece lo vende col solo WiFi. Considerando che c’è sempre una bella differenza di prezzo (circa 50 euro) tra avere e non avere il 3G sull’eReader e visto che alla fine il 3G serve solo a comprare i libri quando non si è collegati col normale router di casa (al momento attuale usare il lettore per navigare in internet mi pare una cagata, sia per i costi della connessione che per lo schermo poco adatto), io sul 3G ci pianterei una sana cagata ed eviterei di comprarlo.

Non mi pare uno sforzo sovrumano procurarsi tutti i libri che si vogliono leggere quando si è collegati col router di casa e accontentarsi di quelli già caricati (decine, centinaia o migliaia?) nelle poche ore o nei pochi giorni in cui non si potrà collegare l’eReader a internet. Fossero 15 euro di differenza è un conto, ma sono 50 dollari/euro ecchecazzo.

Ora guardiamo un crucco che recensisce in cruccolese l’Oyo venduto dalla catena Thalia:

Non parlo il nazistese di cruccolandia per cui non capisco un pickelhaube di quello che herr recensoren sta abbaiando. Però possiamo notare da soli, indipendente dalle parole, che lo schermo ha qualcosa che non va. Guardate quando lo affianca al Cybook Gen3 e al Kindle 3 (2:01-2:17): il contrasto sembra molto peggiore, lo schermo molto più grigio. Sarà un effetto ottico dovuto all’illuminazione del filmato? Può essere… ma non è così: gli schermi SiPix soffrono di problemi di visibilità abbastanza gravi da renderli peggiori dei vecchi E Ink Vizplex.

A riguardo vi consiglio questa recensione dell’Asus DR 900, lettore che prima di scoprire la reale qualità degli schermi SiPix mi interessava molto:

Confrontato con un foglio bianco o con Kindle la differenza è davvero notevole. C’è di peggio però: le lettere talvolta sono sbiadite, ed hanno tonalità di grigio/nero disuguali.
[…]
su questo DR900 la carta sembra quella termale dei fax di una volta: grigia e con caratteri di non perfetta visibilità
[…]
il touchscreen ha il suo rovescio della medaglia: la presenza del vetro, assente sui lettori non touch dove i caratteri appaiono su una superficie opaca che ricorda la plastica di ottima qualità, comporta dei riflessi luminosi e molte spiacevoli impronte digitali riducendo la visibilità sotto la luce diretta.
[…]
la tecnologia SiPix è ben indietro rispetto alla e-ink (soprattutto Pearl)

C’è anche un video. Notate la scarsa reattività:

Con luci molto forti e ben posizionate sembra meno grigio di quanto il recensore suggerisca. In realtà, come potrete vedere dopo (e come potete intuire dal cattivo contrasto dei caratteri non in grassetto), ha ragione il recensore: il SiPix è molto più grigio del normale E Ink.

Sarà solo colpa del software o c’entra anche la tecnologia touch abbinata agli schermo SiPix? Anche dell’Oyo ho letto commenti negativi sulla scarsa reattività. Bisognerebbe provare il biblet e togliersi il dubbio (se qualcuno dei lettori lo ha già comprato -sigh!- e vuole dire qualcosa è benvenuto).

Questo commento sul Booken Orizon conferma che il problema è legato in generale agli schermi SiPix Microcup e non ai singoli lettori:

ho l’Orizon e il Sony 650 e francamente non c’è confronto a tutto vantaggio del Sony, per lo schermo (il grigiore del SiPix si nota parecchio) e per il firmware, molto più completo.
Considera che Bookeen dichiara tra le specifiche le annotazioni e le evidenziazioni ma non sono ancora implementate. Il supporto per i bookmark è stato aggiunto con un update del firmware il 19 novembre, a vendita iniziata. Per quel che mi riguarda non vale il prezzo di 229 euro al quale è venduto.
un saluto

E se non dovesse bastarvi tiriamo fuori due confronti con il Pandigital, altro lettore con schermo SiPix:

E Ink Vizplex vs SiPix Microcup

E Ink Pearl vs SiPix Microcup

Le foto vengono da questo sito, dove viene spiegata in poche parole la differenza tra i due tipi di schermi. Forse il grigiore dello sfondo e lo sbiadimento delle linee più sottili sono colpa del fluido nero che filtra tra le capsule bianche? Boh. In ogni caso fa schifo. Il limite di decenza minimo è il vecchio E Ink del mio Cybook: sfondo color carta riciclata grigetta da giornale, ma pur sempre “carta”. Chi conta balle sul fastidio insopportabile delle pagine grigette poi può gentilmente spiegare come hanno fatto milioni di italiani per decenni a leggere i quotidiani (come mai le critiche contro gli eReader tendono a ridursi solo al trolling di gente che mente per il gusto del mentire, coglioni che parlano senza prima informarsi e idioti che dicono banalità valide anche per il mondo della carta?).
Questo SiPix non va bene: i quotidiani non fanno così schifo.

Adesso che abbiamo visto il lettore, passiamo all’offerta Telecom vera e propria.
Biblet kit costa 259 euro e include il lettore con traffico 3G gratis verso il negozio Telecom. La SIM include 5 euro di traffico prepagato, utilizzabile anche per comprare libri come tutti i soldi che caricherete sulla SIM successivamente. Se invece di rimanere nel Biblet Store andate a consultare qualche altro sito internet, ecco cosa accade:

L’accesso alle News di Virgilio e agli altri siti Internet avviene a prezzi vantaggiosi: infatti utilizzando la TIM Card contenuta nel kit si usufruisce della nuova tariffa base , per navigare con 1€ al giorno e solo in caso di utilizzo. Al raggiungimento della soglia giornaliera di 50MB (validità fino alle ore 24.00) il costo per la navigazione è di soli 0,50€ per MB (pari a 0,05 cent€/KB).

Immagino che il lettore farà apparire una grossa finestra di allarme con indicata che ci si sta trasferendo su una connessione a pagamento quando si passa dal 3G incluso al 3G non incluso. D’altronde se non lo facesse sarebbe evidentemente una impostazione truffaldina, fatta per sfruttare gli errori (o la sbadataggine o l’ignoranza delle scritte in piccolo del contratto) del cliente, e un euro un giorno e un euro l’altro ci vuol poco a succhiare 10 euro al mese in più al cliente, no?
Ma Telecom non farebbe mai una cosa simile: ella è un baluardo di onestà, rigore e correttezza verso il cliente. Circa. Speriamo bene… o__o””

Quindi, ricapitolando, Telecom per 259 euro offre lo stesso lettore Oyo che la Fnac vende a 199 euro, con lo stesso 3G gratuito solo sul proprio negozio. Sessanta euro in più per sventolare il tricolore mentre lo si prende nel culo? Sugoi!

E visto che il 3G è una boiata e difficilmente una persona ne sentirà mai davvero il bisogno, o perlomeno non così tanto da spendere 50 euro in più, vi ricordo che il lettore Oyo senza 3G viene venduto a 139-149 euro (Thalia e Chapitre). Telecom d’altro canto per fidelizzare il cliente e far uso delle ricariche sulla SIM non può negarsi il 3G. Il cliente invece può farne a meno alla grande.

Viene da domandarsi perché qualcuno dovrebbe prendere il biblet kit quando IBS offre il suo Leggo a 199 euro (219 dopo gennaio), ovvero dai 60 ai 40 euro in meno, permettendo di accedere agli stessi libri di tutti gli editori (Mondadori, Edigita, quelli su Stealth di Simplicissimus ecc…) e pure lei con il 3G gratuito sul negozio. Inoltre Leggo di IBS ha uno schermo E Ink Vixplex di qualità NETTAMENTE superiore al SiPix offerto da Telecom.

Giudizio sintetico: biblet kit di Telecom offre un prodotto peggiore del Leggo di IBS, ma lo fa a un prezzo maggiore e con una possibile trappola sul traffico 3G esterno al negozio.

Grandioso. È evidente che questa opzione demenziale ha l’unico scopo di fare così schifo da far sembrare nel confronto l’altra opzione migliore. Un semplice trucchetto Market-Jedi. Andiamo a vedere l’opzione che Telecom vuole in realtà vendere ai clienti.

Piano biblet è un abbonamento da 19 euro al mese della durata minima di 24 mesi (720 giorni con pagamenti ogni 30 giorni). L’abbonamento concede l’uso di un biblet (7 euro), 250 MB di traffico 3G al mese fuori dal biblet store (2 euro) e una ricarica della SIM (10 euro) da usare a piacimento per acquistare eBook o per il traffico 3G. Passati i 24 mesi, il lettore biblet diventerà di proprietà dell’abbonato anche se questi dovesse decidere di interrompere l’abbonamento. Se si dovessero consumare più di 250 MB al mese di traffico 3G, si dovranno pagare 0,50 euro per MB scaricato.

Facciamo due conti: 7×24 fa 168 euro di lettore; 2×24 fa 48 euro di connessione; 10×24 fa 240 euro di “eBook” acquistati dal negozio Telecom. La connessione al di fuori del negozio, dato il tipo di dispositivo, è una boiata. L’utente reale non la userà o la userà molto raramente (e magari in WiFi). Possiamo quindi accorpare tutto ciò che non si tramuta in acquisti nel prezzo reale del lettore, su cui Telecom impone di considerare parte di quel prezzo come connessione 3G anche se a uno non gliene può importare di meno.

Il lettore in tal caso verrebbe 9×24 = 216 euro. È praticamente il prezzo del Leggo IBS (dopo l’offerta di gennaio a 199 euro), solo che il Leggo IBS invece di 250 MB di inutile connessione 3G fornisce uno schermo su cui si può leggere molto bene. Considerando che l’eReader serve a leggere, direi che non c’è nemmeno da pensarci due secondi su quale sia l’offerta migliore: Leggo di IBS.

Rappresentazione recitata dell’offerta Telecom al popolo italiano

Ma Telecom da questo abbonamento quanto incassa in concreto?
Ai 216 euro va aggiunto il 30% dei 240 euro di eBook (immaginando che tutti i soldi vengano spesi così e quindi Telecom debba dare il 70% della cifra agli editori) che è la commissione di Telecom per la vendita sul suo negozio. In totale sono 288 euro con 10 euro al mese di vendite garantite per ogni cliente. Essendo l’abbonamento obbligatoriamente di almeno 24 mesi, Telecom punta a bypassare la pirateria sfruttando i gonzi che saranno costretti e versare soldi come se comprassero sempre un libro digitale al mese (sì, ok, alcuni costano 15,99 euro, ma altri vengono meno… immaginiamo quei 10 euro come se fossero un libro).

Nel mondo dell’editoria digitale, contraddistinto dall’incertezza e dal serio pericolo che la pirateria diventi endemica a causa delle strategie di prezzo idiote degli editori, Telecom sceglie di entrare con un passo timido e azzerare il proprio rischio: quei 10 euro al mese li avrà, che l’abbonato diventi un pirata incallito che compra solo per non sprecarli o che l’abbonato faccia il bravo bambino e legga solo ciò che ha pagato a un prezzo eccessivo, disonesto e ingiustificato. Per quanto possa andar male un po’ di clientela in quei due anni verrà fidelizzata, no? È un accordo molto vantaggioso per Telecom: senza nemmeno l’ombra del rischio d’impresa e con entrate minime assicurate al centesimo.

Se lo schermo non fosse la porcata che è, non sarebbe neppure un’offerta tanto brutta se il cliente fosse davvero sicuro di voler spendere 240 euro in libri selezionati dagli editori italiani al prezzo deciso dagli editori italiani (ovvero alto, fino a che i contratti del mondo cartaceo non scadranno… minimo un paio di anni, comunque). Io non saprei cosa comprare. Pubblicano tonnellate di merda, roba che non vorrei nemmeno vedere. Il livello qualitativo è così infimo che non garantisce la ragionevolezza dell’investimento. I 240 euro in due anni penso che li spenderei, ma non con i libri italiani: compro già ora discrete quantità di eBook (sia saggi che romanzi), ma tutti in inglese e quasi tutti presi da Amazon.

Perché uno dovrebbe essere obbligato a spendere nel mercato italiano?
Sembra come quegli abbonamenti librari in cui si viene costretti a comprare merda ogni mese, ma con lo sconto. Cagate allucinanti (e qui senza neppure lo sconto!). Uno può comprarsi il Leggo IBS allo stesso prezzo (o il fighissimo Sony PRS-650 con 30 euro in più) e poi decidere da solo quanti di quei 10 euro al mese che spenderà andranno ai negozi esteri, quanti ai piccoli negozi online con libri che non appaiono sul sito della Telecom e quanti al Biblet Store. Telecom non offre niente per allettare il cliente: né il classico 10% di sconto per gli abbonati né un eReader particolarmente bello (anzi!). Mah…

L’unica trovata allettante a cui paiono aver pensato è di regalare ai clienti una copia del libro La caduta di giganti, ultimo aborto informe di Follett il cui prezzo è di 15,99 euro, ma il cui valore reale di mercato è 0 visto che lo hanno piratato anche i cani morti. Stanno regalando un oggetto che il cliente ha già gratis. Mitico. Non hanno ben compreso che il meccanismo dell’acquisto istintivo non funziona in entrambe le direzioni: i clienti tendono a spendere lo stesso anche per libri di prezzo ridottissimo che potrebbero trovare gratis con un po’ di fatica, ma questo non significa che ritengano che i libri che si trovano piratati siano un bel regalo di valore! Si può dire che l’aria che si respira vale 100 euro al litro, ma se tutti la respirano gratis non si fa una gran figura a regalarla, no? La sensazione di presa per il culo è marcata.

Evidentemente sperano che i clienti, non sapendo niente di eReader o di eBook, si affidino alla prima offerta trovata, magari rassicurati dal Marchio importante della Telecom (e dalla pubblicità: lo offriranno assieme ai contratti telefonici?).

Giudizio sintetico: piano biblet di Telecom è meno indecente del biblet kit, ma aderirvi non ha senso visto che per la stessa cifra si può avere un lettore migliore e senza alcun obbligo di spesa.

Voi che ne pensate?

 

42 Replies to “Biblet di Telecom (con Asus DR-900 come bonus)”

  1. L’ho provato il 24 da Saturn. Una delusione. Dal vivo lo schermo mi è sembrato ancora più grigio di quanto non appaia nelle foto e mi sento di confermarne anche la lentezza. Un dispositivo nato vecchio.

  2. Un dispositivo nato vecchio.

    Come lo stato di cui facciamo parte, non è un paese per giovani! Beh, io penso di doverti ringraziare Duca per la disamina che hai compiuto a favore dei possibili acquirenti, il tutto senza scopo di lucro (a meno che non ti paghi la Thalia, scherzo! xD).

    Era da un pò che volevo passare dal cartaceo alla digitopressione, ma non sapevo che pesci pigliare. Leggendo qui invece ho le idee molto più chiare, di sicuro meno “grigie”, e vedrò di sfruttare le offerte festive in corso. 🙂

    Un’altra missione è conclusa, un altro colpo ben assestato, al prossimo articolo, signor Bond.

  3. La buona notizia è che un bel po’ di clienti, andando sul sito della Tim per la nuova Xmas Card che permette di inviare cinquecentomila sms al giorno fino alla Befana, scopriranno che esistono gli ebook reader.

    Per il resto è tutto un po’ deprimente, perché al di là degli specchietti e delle perline colorate non si vede nessuna strategia né qualsiasi cosa che assomigli a un investimento per il futuro. Da una parte c’è uno che produce ebook reader, dall’altra ci sei tu, e in mezzo si infila Tim che intercettando il passaggio vuole uscirne con un po’ di soldi, qui e ora, poi domani si vedrà.

    Tim ii regala un po’ di cose che a lei non costano nulla (dopo avertele fatte pagare), e non ci mette niente di suo. Davvero non si vede il motivo per cui uno non dovrebbe usare gli stessi 9×24 euro per comprare il miglior lettore disponibile a quel prezzo e i restanti 10×24 spenderseli come gli pare, senza vincoli.

  4. Estremamente chiaro grazie. Prima di tornare al mio solito lurking: “Non mi fare uno sforzo sovrumano procurarsi tutti i libri che si vogliono leggere quando si è collegati col router di casa” era forse un “pare”?

  5. Grazie Duca, analisi impeccabile as usual: la solita tonnellata di merda fumante marchiata Telecom.
    Il panzone barbuto mi ha fatto trovare sotto l’albero un PRS-650: ho avuto appena il tempo di accenderlo e smanettarci qualche minuto, ma la prima impressione è ottima. Rispetto al mio precedente lettore (Cybook Opus) la differenza di contrasto è davvero notevole.
    Il touchscreen è reattivo, lo schermo non è riflettente come quello del vecchio PRS-600 (che sotto forte luce diretta era praticamente inutilizzabile), il peso è contenuto… insomma tutta roba che si sapeva già, ma dal vivo è proprio un bello spettacolo.
    Peccato per l’assenza di un qualsiasi tipo di custodia: per 250 euro Sony avrebbe potuto essere un pochino più generosa.

  6. Oddio che tristezza… e io che pensavo che col sipix sarebbe migliorato il contrasto… (era giusto una speranza ignorante XD)
    Questa primavera volevo aspettare l’Asus ma poi la pazienza di aspettare non ce l’ho e mi sono comprata il PRS 600 (trovato usato su ebay dall’America a 180 euro – ci ho trovato dento pure la serie completa di Twilight, wow che affarone! XD) e dopo aver letto questo articolo dico meno male!
    Confermo il problema del riflesso su schermo ma non è così drammatico, basta metterlo nell’angolazione giusta e si legge tranquillamente.
    Non ho il 3G che confermo, non saprei che farmene, preferisco comprare tramite pc e avere una copia del libro al sicuro sull’HD.
    Ebook piratati tanti – si tratta di roba vecchia che non si troverebbe comunque.
    Mi rifiuto categoricamente di pagare per qualcosa che è di pubblico dominio perché il diritto d’autore è decaduto.
    Ho comprato un ebook dalla Feltrinelli che costava sugli 8 euro e mi è pianto un po’ il cuore ma avevo fretta, di sicuro continuo a sostenere che non si può vendere ebook a 13-15 euro, che se li tengano.

    Le offerte della telecom sono come quelle per i telefonini c’è sempre un “pacco” dietro.
    Detto questo complimenti per l’articolo e buone feste ^__^

  7. L’unico merito di tutta questa faccenda è che Telecom ha fatto un bel pò di pubblicità e magari qualche persona in più si avvicinerà ai formati elettronici.
    Per il resto l’azienda ha dimostrato, per l’ennesima volta, di non aver capito il nuovo mercato nè le potenzialità dei micro pagamenti da conto telefonico / SIM ricaricabile.
    Una tristezza infinita…

    OT
    Mi hanno regalato un Iriver, appena posso fornirò un parere in merito.
    /OT

  8. Di buono c’è che questo movimento contribuirà a diffondere l’uso degli ebook reader, un passaggio obbligato per il consolidarsi dell’editoria digitale. Per quanto riguarda l’offerta, concordo in pieno. Ho un Cybook che non ha né wifi, né 3g, né bluetooth né altro che non sia una semplice presa usb con la quale collegarlo al computer e caricarci i libri. Il che mi lascia libero di comprarli dove e come voglio. E consiglierei a tutti di fare in questo modo.

  9. io l’iriver me lo sono comprato. Personalmente mi trovo benissimo ed ho letto anche recensioni abbastanza positive. Se vuoi un consiglio però, aggiorna assolutamente il firmware. Con quella che c’era, la 1.12 andava piano e mancavano un sacco di funzionalità gustose (tipo lo zoom) che con la 1.88 ci sono 🙂

    Alex Frost

  10. @Alex Frost
    La versione di firmware, almeno a giudicare dal sito dell’azienda, è l’ultima disponibile. Quindi dovrebbe essere OK. Per ora non riesco a ‘vederlo’ né con MS Win 7 né con MS Win XP.
    Continuerò a lavorarci appena possibile. Nel frattempo grazie.

  11. boh, io ho vista e funziona perfettamente (strano a dirsi…). Quando lo collego mi vede anche direttamente la microsd che ci ho infilato.
    Ma tu che modello hai? 🙂

    Alex Frost

  12. Una boiata. Non capisco come si faccia a entrare nel mondo degli ebook con una proposta talmente oscena. È assoluta mancanza di talento o una perfida (quanto misteriosa) strategia?

    Comprerò un Kindle 3. Lo schermo migliore e il 3g gratuito, che non va bene per navigare, ma è ok per comprare su amazon, per le email e google reader.

    Il tutto a $ 252 (€ 190), dogana inclusa.

  13. Duca, vorrei un consiglio.
    A gennaio mio padre va in canada e sto pensando di approfittarne per farmi portare un ebook reader canadese.
    Lì hanno il Kobo e il suo buon prezzo (un centinaio di euro, 130 dollari canadesi) mi sta facendo fare un pensierino.
    Che ne pensi?
    http://koboereader.com/cad/Kobo-ereader-comparisons/

    L’alternativa sarebbe il kindle 3…

  14. Mi ricordo quando annunciarono l’arrivo sul mercato degli schermi SiPix: pareva la fine dell’era del monopolio di E-Ink, e l’inizio di un’era più democratica per i produttori di lettori e-paper. Beh, forse se E-Ink era caro, mentre SiPix era economico, non potevano essere migliori i secondi…

    La cosa che trovo più schifosa di questo mercato è l’affollamento di marketplace, store digitali e affini, che cercano di venderti il loro scatolotto proprietario che ti lega mani, piedi e palle a loro. E’ chiaro che Amazon docet, ma loro lo hanno fatto tempo fa, e ora il Kindle non è più l’orrenda fetenzia dei primi tempi.

    Riguardo al contrasto del Biblet: secondo me il problema non è solo legato allo schermo SiPix, ma anche al touch, mi pare di ricordare che anche il Sony PRS-700 (altra tremenda cagata Sony) con il suo schemo touch presenta lo stesso problema.

    Domanda: a maggio aveva visto diversi reader, e il migliore mi pareva l’Onyx Boox. Che fine ha fatto? Ci sono motivi per non considerarlo nella rosa dei migliori con il Kindle 3, e il Sony650 (che non ho mai visto, ma se è Sony diffido)?

  15. Caro Duca,

    presto mi arriverà un Biblet, e siccome sono uno di quelli che non ama dare giudizi estetici senza aver visto di persona l’oggetto di cui si parla, appena mi arriverà ti potrò dare un mio parere sia sulla qualità della lettura che sulla efficacia delle varie funzioni.

    Per il momento però, vorrei fare queste tre osservazioni riguardo quanto hai scritto:

    1) scrivi che il Biblet ha una “compatibilità dei file piuttosto scarna”, ma, a tal proposito, occorre almeno ammettere che il Biblet legge il formato ePub (che per gli eBook si appresta ad essere il formato standard più diffuso), mentre, per esempio, il famoso Kindle non lo legge e, anzi, ti “vincola” al loro formato proprietario. Se quindi quelli di Telecom – come dici tu riguardo ai formati –, sono dei “briganti”, quelli di Amazon come li definiresti?

    2) dici che “avere o non avere il 3G” non fa differenza. Permettimi però di farti osservare che se ho solo il Wi-Fi posso scaricare da casa mia solo se ho un ADSL predisposto (e non tutti lo sono), o da qualche Hot Spot (immagino pagando); se invece ho la possibilità di scaricare i libri attraverso la rete cellulare 3G, posso farlo gratuitamente sul Biblet Store praticamente ovunque: a casa mia, da amici, in vacanza in montagna, in spiaggia al mare, sul treno, in un ospedale, a casa della suocera, in fila bloccato lungo l’autostrada, ecc. E questa la ritengo una grande comodità, e le comodità, si pagano.

    3) Telecom offre l’ultimo libro di Follett e per te questa è un’offerta di poco valore perché c’è già chi ne ha fatto una copia pirata. Mi sembra un argomento un po’ debole: purtroppo anche se avesse offerto un altro libro ci sarebbe stata probabilmente la stessa eventualità. Il problema è che ci sono in giro troppi “ladri”. Dico “ladri” anche se questi signori preferiscono essere considerati come dei Robin Hood.

    Ciao, Luca

  16. 1) Kindle non vincola al suo formato proprietario: permette di leggere Mobipocket e PDF. Kindle vincola al suo DRM proprietario se e solo se si intende usarlo.
    Biblet, come altri lettori moderni un po’ scarni, vincola al DRM Adobe nello stesso modo ed offre ePub al posto di Mobipocket.
    Semplice sostituzione.

    Mi domando che necessità potessi avere di mentire su un fatto banalmente ovvio e di semplice constatazione. Constatata l’inaffidabilità/ignoranza/malafede (quale sia non posso dirlo) che hai dimostrato, leggo le altre due domande tenendo conto del soggetto che le pone.

    2)Sì, le comodità si pagano, ma il discorso è cretino: ormai tanti hanno una connessione per un motivo o per l’altro e chi non l’ha viene già ora catalogato tra gli analfabeti tecnologici (la UE direbbe Schiavi, perchè privi -anche se volontariamente- di quello che si sta ormai configurando come un diritto per vivere pienamente la propria condizione di cittadini). In più il Biblet arriva nella prima fase di diffusione, quando andrà agli early adopter che si interessano già di tecnologie a sufficienza da sapere cos’è l’email. Se sono allevatori sperduti su un monte senza connessione, difficilmente lo compreranno (e difficilmente leggeranno libri, anche di carta).
    Perché Biblet deve imporre la connessione a chi ce là già?
    Il tuo discorso si rivela cretino (o in malafede?) perchè quello che si contesta è l’imporre il 3G, non l’offrirlo. Il Kindle 3 lo offre con un lettore migliore e a un prezzo inferiore. Se su Biblet fosse opzionale sarebbe ottimo proprio per il motivo da te indicato, ma se lo imponi è una merda. E se lo imponi con le trappole contrattuali indicate, che tu ovviamente non hai citato (malafede?), lo è ancora di più.

    3)L’argomento si può considerare debole solo se si è privi delle basi di economia per capirlo, ovvero che prezzo da far pagare e valore dell’oggetto non solo non coincidono, ma variano in base alla modalità con cui si ottiene l’oggetto dotato di valore. La differenza tra acquisto e regalo era evidente e dato che tu non sei idiota (per non capire il discorso non dovresti avere sufficienti capacità cerebrali per poter respirare mentre leggi sul monitor: a meno che tu non abbia letto trattenendo il respiro, non sei idiota), devo giungere alla conclusione già evidente in virtù delle due domande precedenti che sei in malafede.
    La domanda allora diventa: perché sei in malafede?

    Sul concetto di pirateria dei libri = ladri, ti invito a tirare fuori la testa dalla sabbia e andare a studiare. Dalle principali università, agli studi di settore, ai dati degli editori, il concetto di “ladro” (inteso come chi porta il danno correlato al furto) è già stato smentito e sostituito da quello di “pubblicitario”.
    Sorvolo sul fatto che tu non comprenda la necessità del meccanismo della pirateria per evitare un monopolio dei prezzi del digitale che li imponga tutti al livello precedente del cartaceo, visto che i lettori sarebbero privi di mezzi di difesa e di rifiuto (a parte non leggere). Sorvolo anche sul fatto che tu non abbia idea concettualmente di cosa significhino le biblioteche digitali pubbliche per il futuro e che, con i peti della tua ignoranza, hai contribuito con un sasso al tumolo funebre del diritto al libero accesso alla cultura (che già si vorrebbe assassinare in Europa imponendo un equo compenso a ogni prestito per il danno cagionato all’autore, con l’idea che se la biblioteca non ha i fondi per pagare non dovrebbe prestare i libri che ha comprato).
    Ma capiresti queste cose solo se avessi studiato l’argomento, relativamente al futuro delle biblioteche, al concetto di copyright e all’economia digitale.

    Il fatto che tu dica idiozie fa capire che non hai studiato e in tal caso sei ignorante. Ma se sei ignorante dovresti tacere e andare a informarti, non spargere ignoranza con l’italico sogghigno di chi disprezza la cultura e l’intelletto. Di conseguenza, si torna con l’ulteriore prova provata al punto di partenza, sei in malafede. Ma se sei in malafede violi le regole di utilizzo del sito. Quindi sei in malafede e sei anche rozzo, incivile e fastidioso.
    Ergo… porta la tua grassa ignoranza figlia del mondo culturale berlusconistico da qualche altra parte e addio. I tuoi futuri commenti non verranno pubblicati perché hai dimostrato di disprezzare le informazioni e l’intelligenza. Sei un soggetto che rende un po’ più stupido il luogo in cui si inserisce. A garanzia dei lettori, non posso che cacciarti. Piangi pure e urla “fascista”, dopo che tu definendo chi garantisce i diritti altrui “ladri” hai implicitamente desiderato di tramutare il mondo in una distopia degna di 1984.

    Se non ti sono piaciute le risposte, prova a non essere più nella condizione di porre domande che impongano per risposta il denigrar della tua scarsa cultura in materia di economia nel mondo digitale (ancora più grave se sei “editore”, ma il famoso Fazi docet nel campo dell’ignoranza velata di falso intellettualismo). Azione, reazione. Se non ti piace la reazione, attua una diversa azione. Banalmente ovvio e, come direbbero i latini e i prussiani, Suum Cuique: a ciascuno quel che si merita. ^_^

  17. Luca Evangelisti:

    il famoso Kindle non lo legge e, anzi, ti “vincola” al loro formato proprietario

    Può però leggere i PRC non protetti e altri formati, quindi non è vincolato agli AZW e anzi può leggere più formati.

  18. Adobe DRM (ADE) è un sistema di protezione nato morto.
    E’già stato craccato, anche con la nuova versione.

    Per una somma minore 189 $ è possibile acquistare un Kindle.
    Ti arriva in tre giorni dagli States.

    Scaricando Calibre si può gestire la conversione in Mobi e aggiornare direttamente il Kindle.

    Tim ha sbagliato strategia e ci ha trattato tutti da coglioni.
    Confida sui grandi numeri, sulla pervasività del brand sulla facilità di trovare l’oggetto assieme ai telefonini. Vende un oggetto che invece di aprire una via aumenterà la diffidenza verso l’editoria elettronica.

    Molti si troveranno tra le mani un oggetto quasi inutilizzabile, una linea editoriale cucita addosso al marketing puro. Cercate Infinite Jest sul Biblet Store o qualcosa di Sterling, non lo troverete.

    Proteggere gli ebook non ha senso.
    Nessun libro in carta è protetto.
    Un solo libro cartaceo può essere letto da migliaia di persone, e così anche un ebook, l’unica differenza è la simultaneità dell’azione.

    Si ha pirateria quando la distribuzione di un bene produce un guadagno, nessun hacker che si rispetti guadagna un centesimo dal condividere alcunché.
    Piuttosto permette agli utenti di evitare di buttare soldi per emerite stonzate. Ho letto Angel_F in pdf. E’ licenziato sotto creative commons.
    E dopo averlo letto l’ho acquistato.

    Io, gli editori e gli autori ne anno guadagnato.

    Luther

  19. Articolo interessantissimo, perchè non fa altro che confermare, ove ce ne fosse ancora bisogno, che la politica dei grandi editori italiani, coadiuvati in questo da alcuni partner strategici, è quello di affossare l’eBook appena nato, rendendo poco appetibile, sia in termini di costo che di complicazione, il suo acquisto. A prima vista potrebbe sembrare assurdo spendere soldi per poter affossare un prodotto, ma a ben vedere gli investimenti sono stati minimi (l’ebook store di Telecom è realizzato con Magento, una piattaforma e-commerce disponibile anche in formato open source). Non si spiegherebbe altrimenti:
    1. la vendita di eBook a prezzi a volte addirittura superiori alle versioni cartacee (vedi);
    2. l’utilizzo di DRM costosi, complicati e completamente inutili;
    3. una politica distributiva che ricalca quella per i libri cartacei.

  20. Da oggi sono un possessore di Ebook reader (per sapere se sarò anche un felice possessore bisognerà aspettare).
    Kobo pandigital…qualcuno chiedeva se è colpa della foto o è proprio grigio…beh…è grigio di suo, molto più di quelli che ho provato nei vari negozi.
    Non so se qualcuno aveva detto che era Touchscreen: lo è e sembra molto sensibile, molto meglio del Sony e650.
    E’ stata una gradita sorpresa, anche se, onestamente, non mi importava più di tanto.
    Per accendersi ci mette circa 30 secondi, per caricare un libro un 5 secondi e lo sfogliare la pagina è quasi istantaneo. Non so se sono io a meravigliarmi perché sono ignorante, ma mi aspettavo tempi “biblici” (biblet, biblici…ho fatto la battuta).
    Ho due perplessità che spero qualcuno mi possa chiarire:
    Non riesco a modificare la scala di grigi. Sono io andicappato o non è possibile farlo? mi sembra strano.
    Con poca luce è più fastidioso di un libro, con molta luce si vede molto meglio di un libro.
    La seconda cosa è: c’è la modalità standby. Cosa cambia rispetto allo spegnimento vero e proprio, visto che il cambio di pagina incide sul consumo di batteria?

  21. Dopo una settimana di lettura con l’ebook reader, penso di poter tirare le somme e capire quali cose mi hanno entusiasmato e quali deluso (naturalmente riferiti al Pandigital…)

    Positivo:
    Peso ridotto. Lo si tiene comodamente con una mano e non pesa niente.
    Dimensioni. Ormai leggere un libro oltre le 300 pagine iniziava a essere un problema. Troppo difficile e pesante da portarlo appresso e da maneggiare.
    Erano anni, credo, che avevo perso il piacere di leggere, per più di 10 minuti, a letto. Ho il tunnel carpale perennemente infiammato e se piego il polso in posizioni un pochino scomode (e tenere 1 Kg di libro è molto scomodo), inizia ad addormentarsi e a fare male. Oltretutto è pure scomodo sfogliarlo da coricato.
    Adesso invece lo piazzo accanto il cuscino e con un dito scorro le pagine, senza preoccuparmi di tenere la pagina con sennò “torna indietro”.
    Stress degli occhi. Piacevole scoperta, questa. Ho notato che l’occhio si stanca meno con il lettore eBook che col libro vero e proprio. Un paio di giorni fa ho battuto il mio record personale di 5 ore consecutive. Ora è 7 ore e 5 minuti senza pause, se non per bere. E avrei continua…

    Negativo:
    Batteria. 1000 refresh? Boh, non so. Ma a sentirne parlare sembrano tanti. Però ho calcolato che con un ingrandimento abbastanza decente di una pagina (hai un lettore, mica un libro; perché non farlo allora?), ogni tre “click” (e quindi refresh) sono una pagina. A quanto ho capito sono questi “Refresh” che consumano veramente. E la batteria se ne va…
    Totalmente insoddisfatto. In quelle 7 ore ho consumato la batteria…penso che mi sarebbe rimasta un’altra oretta. MA CAZZO…ORA DEVO PORTARE UN ALTRO CARICABATTERIE APPRESSO? Non basta la palla di dover portare quello del cellulare e stare lì a ricordare di caricarlo per il giorno dopo?
    Ora pure con l’ebook devo farlo? devo controllare che sia sempre carico perché sennò c’è il rischio di rimanere “a piedi” nel momento del bisogno? Che pacco…
    Reset. Nemmeno una settimana, e ho già fatto il reset… Non so perché, ma non si accendeva più. Di punto in bianco. L’ho resettato ed è tornato tutto a posto, senza un apparente perdita di dati. I libri risultano essere lì, le note e i segnalibri pure.
    Che stress però, non mi è mai capitato che un libro non si aprisse…tantomeno dover cercare qualcosa di sottile per resettare un libro. Che pacco.
    fragilità. Ma vabbe…questo lo si sapeva. Ho la paura di farlo cadere se mi addormento mentre leggo.

  22. Non sono riuscito a capire che lettore hai. Nel commento precedente avevi indicato “Kobo pandigital”. So qual è il lettore Kobo e so qual è il lettore Pandigital, ma non ho presente quale sia questo “Kobo pandigital”. Però mi ricorda le doppie firme nei vestiti contraffatti di Kamikaze Girls.

    È il Pandigital Novel 6 pollici:
    http://www.pandigital.net/search.asp?Mode=Product&TypeID=43&ProductID=396
    oppure il Kobo:
    http://koboereader.com/cad/kobo-e-reader-features/
    oppure quale altro?

    Batteria. 1000 refresh? Boh, non so.

    Un lettore normale, come il mio che è vecchiotto, ha una autonomia teorica di 8-9.000 refresh.
    Il Pandigital Novel 6″ ha una autonomia ufficiale di 6.000 refresh. Il Kobo ha un autonomia dichiarata di 10.000 refresh o 2 settimane circa di uso.

    La batteria si consuma quando si usa la sua corrente elettrica per cui si consuma quando è acceso (un po’ di corrente per tenere attiva la ricezione rapida del cliccaggio dei tasti) e quando refresha (la corrente per modificare ciò che mostra lo schermo).
    Ogni modifica al contenuto dello schermo conta come un refresh.
    Se lo tieni acceso per ore sulla stessa pagina, consuma la corrente elettrica necessaria a tenere attive le sue funzioni, come detto prima.
    Con il Cybook Gen3, che ha una normalissima autonomia di 8.000 refresh, lo ricarico ogni due-tre settimane, in base al ritmo di lettura. Se me lo dimentico spesso acceso, intendo per ore e ore (tutto il giorno o la notte), mi dura circa 5 giorni.

    Se la tua esperienza è, come dici, completamente diversa da quella di tutti gli altri possessori di eReader c’è da capire da quale problema del prodotto possa derivare.

    Mille refresh dichiarati non è normale. E soprattutto non è normale che ti si scarichi in sette ore. O hai comprato una patacca (ma bisognerebbe capire l’esatto modello che hai comprato) o ha la batteria guasta.

    Il problema non è negli eReader o negli eBook: è che o hai un prodotto di merda o hai un prodotto guasto. ^_^

  23. Hum…quando ho detto “kobo pandigital” è perché è un Pandigital ma si appoggia sullo store della Kobo (il marchio Kobo store risulta sia sulla scatola sia sul menù dell’ereader, consentendoti di comprare libri direttamente dall’ererader dallo store Kobo).
    E’ che non capendone una mazza, mi sono confuso.
    Avrei voluto un Kindle, ma è questo che succede quando mandi tuo padre che ne capiesce ancora meno e un negoziante cerca di venderti “il miglior prodotto sul mercato” (che probabilmente è il meno venduto e quindi vuole sbarazzarsene).
    L’ho pure registrato online sul loro sito, quindi è originale.

    Per quanto riguarda la durata…beh…sul sito non la specifica ( link) non la specifica ma leggendo in rete mi sembrava di aver letto 1000 refresh (che a questo punto è probabile che abbia letto male io, saltando uno zero). C’è da dire, comunque, che io lo accendo la mattina e lo spengo la sera quando vado a dormire, in modo da poter leggere una pagina al volo, quando ne ho la possibilità…dici che questo influisce? Anche in questo momento è acceso…

    Boh…sarà che ancora ha la batteria che si deve assestare? magari migliora nei prossimi giorni, spero.

    Quanto leggi, per poterlo caricare ogni due-tre settimane? Perché così è una “piatina a male” -.- uff…

  24. Il Pandigital Novel 6″ ha il WiFi integrato.
    Se lo tieni sempre acceso è normale che si scarichi più in fretta, anche se non così in fretta. Se ti si scarica in sette ore mi sa che hai pure il WiFi sempre acceso. Spegnilo. Lo schermo SiPix potrà pure consumare poco, come l’E Ink, ma se tieni attiva altra roba che non centra niente consumi la batteria (ovvero il WiFi inutilizzato quando leggi e sia il WiFi che il processore quando non leggi, è normale che duri di meno).

    Se ti dura 7 ore dopo una piena carica pur avendo il WiFi spento, allora può darsi che abbia un problema alla batteria. Anzi, secondo me ha un problema alla batteria comunque: 7 ore di autonomia mi pare troppo poco anche considerando il WiFi! Mah…

    Tu per cominciare assicurati di aver disattivato il WiFi. E spegni il lettore quando non leggi, così ti dura due o tre settimane come agli altri. Poi fai due o tre scarichi e ricariche complete della batteria.
    Se dopo non ti dura almeno un paio di settimane anche leggendo parecchie ore al giorno (e spegnendolo quando non leggi), significa che la batteria ha dei problemi.
    ^_^

  25. Il wifi è chiuso, ho controllato. L’ho acceso solo una volta per vedere come si navigava.
    Oggi l’avrò usato 2 ore, massimo 2 ore e mezza e ha perso una tacca su tre; naturalmente è acceso dalle 5 di questa mattina, più o meno. Dalla prossima carica provo a chiuderlo quando non lo uso per vedere quanto dura.

  26. Certo ibs leggo è migliore, ma ancora non esiste… tanto che quelli di IBS nemmeno rispondono alle e-mail di richiesta informazioni, io ho ordinato leggo a metà dicembre (ne ho ordinati 2 a dire il vero per la cifra di 398 eurini sonanti), ma non è ancora arrivato, così come non arrivano nemmeno le informazioni necessarie. Teoricamente dovrebbe arrivare entro domani, ma è ancora in “prenotazione” e non si hanno notizie nonostante mail inviate.

    Magari Biblet sarà brutto (e non lo comprerei mai), ma Telecom lo ha commercializzato e non solo promesso.

    Wol.

  27. Magari Biblet sarà brutto (e non lo comprerei mai), ma Telecom lo ha commercializzato e non solo promesso.

    Ci sono altri lettori migliori di Biblet già sul mercato.
    L’universo non si riduce a Biblet e Leggo. In un articolo di confronto tra Leggo e Biblet, il fatto che Leggo sia in ritardo con le consegne del prodotto è ininfluente ai fini dell’analisi dell’oggetto in sé. Anche se immagino che un po’ di sano trolling contro IBS faccia sempre bene. ^_^

  28. Certo ibs leggo è migliore, ma ancora non esiste… tanto che quelli di IBS nemmeno rispondono alle e-mail di richiesta informazioni, io ho ordinato leggo a metà dicembre (ne ho ordinati 2 a dire il vero per la cifra di 398 eurini sonanti), ma non è ancora arrivato, così come non arrivano nemmeno le informazioni necessarie. Teoricamente dovrebbe arrivare entro domani, ma è ancora in “prenotazione” e non si hanno notizie nonostante mail inviate.

    Provato a telefonare e chiedere di persona? Molte volte, se ci sono moltissime e-mail, si tende a non rispondere riguardo a quesiti di rispetto o meno dei termini previsti.

    In ogni caso sono curioso di questo lettore dell’IBS. Anche se devo dire che tendo a preferire i lettori “indipendenti” (Sony su tutti).

  29. Mi hanno risposto che stanno aspettando il lettore a breve… il che non vuol dire molto.
    Sony ho provato a cercare i 6 pollici un pò da per tutto, ma non si trovano…volevo proprio comprare quelli.
    Samsung E60 che ne dite? ho sentito parlare molto male dell’assistenza, ma non so se fidarmi o no…

  30. C’era una piccola impostazione, un “risparmio energia”.
    L’ho attivata. Mi ha disabilitato l’orologio durante la lettura, il refresh della pagina è due (se non tre) volte più lento. quando va in standby si disattiva il touch (credo per risparmiare batteria).
    Ho finito di leggere una 80ina di pagine del libro precedente e ho quasi finito “la svastica sul sole”(che avrei preferito il titolo originale, “L’uomo nell’alto castello”…o al massimo un “La cavalletta”, decisamente più attinente, almeno per ora) e ancora mi segna tutta la batteria. Ora va meglio.

  31. ciao a tutti volevo contribuire al post con la mia esperienza riguardo al biblet di tim.
    ho aderito al piano biblet da circa 1 mese e mezzo,una settimana fà non si connetteva più allo store con il 3g ma solo con il wifi per cui non potevo usufruire del credito della sim per l’acquisto dei libri,dopo varie prove da parte dell’assistenza me l’hanno sostituito con uno nuovo che per ora funziona senza problemi.
    per cui almeno l’assistenza riguardo al mio caso posso dire che è buona.
    riguardo al funzionamento essendo il mio primo reader e non avendone provati altri all’infuori di qualche minuto a mediaworld per me non è male si legge bene e non mi sembra così grigio come nelle foto, ok il refresh non è immediato ma per le mie aspettative godibile insomma quoto in pieno l’ottima recensione del duca(l’avessi letta prima di comprarlo sicuramente qualche dubbio mi sarebbe venuto)però come prima esperienza non mi sembra così da buttare ciao.

  32. UN ODISSEA chiamata “BIBLETI”
    Io sono un coglione che ha subito “il pacco”:
    me lo sono cercato e da sadomaso ci sono ci sono ricascato.
    Ho avuto la fortuna di incappare in un “Biblet”
    difettoso e non sono stato in grado di liberarmene per tempo,
    Si bloccava continuamente e negli otto giorni dall’acquisto me lo hanno
    sostituito. Anche il secondo ha mostrato lo stesso difetto, ancora negli otto
    giorni me lo hanno nuovamente sostituito. A dieci giorni, al nuovo si deforma
    la parte posteriore e si spacca la cornice in un angolo, corro al negozio per
    usufruire eventualmente dell’assistenza ma mi paventano la possibilità di una
    quarta sostituzione. A questo punto, ridestatomi, consapevole di non poter
    essere risarcito chiedo la sostituzione con un prodotto equivalente
    per prezzo. A 25 giorni dall’acquisto sto ancora aspettando la risposta.
    Doveroso aggiungere la mia esperienza alle vostre considerazioni nell’intendo
    di evitare altro dolore!!! Si accettano insulti!!!

  33. È un peccato.
    Non mi sarei mai aspettato una simile fragilità dell’assemblato in sé, al di là dei difetti del pessimo software che si impalla e dei difetti dello schermo SiPix (che ho visto in azione al Mediaworld è NON mi piace neanche un po’ rispetto a E Ink, anche se rimane superiore a un LCD passivo).

    Appena Sony renderà di nuovo disponibili in Italia i Sony PRS 650 (ovvero appena avranno schermi E Ink Pearl a sufficienza), acchiappane uno al volo: sono splendidi. ^_^

  34. Il Biblet è un vero disastro, di lamentele ne ho sentite parecchie (sia sulla lentezza del dispositivo, sia sulla sua propensione a impallarsi).

  35. UN ODISSEA chiamata “BIBLET” 2^ parte
    Oggi pomeriggio la TIM mi ha convocato per consegnare il mio BIBLET: ho frainteso, l’ho consegnato solo per inviarlo all’assistenza, niente altro prodotto, niente sostituzione….una gran bella fregata di €258,99 che comportera’ solo la riparazione del lettorevecchio di pochi giorni!. Secondo te come potrei rivalermi? E’ il caso di rivolgermi ad un’associazione dei consumatori?

  36. UN ODISSEA chiamata “BIBLET”
    …nessuno ha per me un parere legale di conforto al mio DISASTRO?!!

  37. NON E’ POSSIBILE AVERE ASSISTENZA PER BIBLET
    NON è possibile richiederla direttamente dal sito Tim. Telecom e Cubolibri
    NON è possibile fare una richiesta di assistenza telefonando al 187 se non hai un numero Telecom
    NON è possibile fare una richiesta di assistenza telefonando al 119 se non hai un numero Tim
    Quando ho fatto partire una segnalazione dal negozio dove ho fatto l’acquisto e da altri negozi Tim, o con il numero di parenti, solo poche volte sono stata richiamata e comunque anche dopo avermi assicurato che avrebbero risolto il problema io dopo un anno non ho ancora potuto scaricare 4 ebook acquistati. Segnalato il problema all’ufficio reclami prima via fax e poi con raccomandata AR non sono stata richiamata

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