Categories: Editoria ed eBook

Biblet di Telecom (con Asus DR-900 come bonus)

Come annunciato, ecco il post dedicato all’offerta biblet di Telecom. Spiegherò in cosa consiste e metterò qualche commento, ma la cosa che mi interessa di più è sapere cosa ne pensiate voi di questa offerta.

Telecom un paio di mesi fa ha aperto un negozio online di eBook. Inizialmente erano presenti solo i libri degli editori del gruppo Mondadori (perché per prima aveva chiesto di apparire e disponeva di una propria piattaforma di distribuzione con cui serve Bol.it) e poi, proprio in questi giorni se ricordo giusto, dovrebbero apparire quelli degli editori che hanno aderito alla piattaforma Edigita. Ora non li vedo, ma presto appariranno.

Telecom aveva annunciato di voler permettere l’acquisto dei libri tramite il credito telefonico, ma non aveva spiegato il meccanismo esatto. Ora è stato svelato ed è molto meno interessante di quanto potesse essere, visto che non è un generale uso del credito sulle SIM al posto delle carte di credito (stile micropagamenti), ma l’impiego di un eReader dedicato con SIM a cui è abbinato il credito.
Telecom non ha intuito il potenziale dei micropagamenti usati da moltissimo tempo in internet. O forse era troppo scomodo. O più probabilmente, come vedremo, non volevano dominare nei micropagamenti in sé, ma convincere i clienti a comprare il loro eReader (che ora vedremo) collegato al loro negozio per fidelizzare la clientela.

L’offerta Telecom ruota attorno a un lettore, denominato biblet.
Le caratteristiche del lettore quindi saranno fondamentali per valutare il valore dell’offerta, sia nella modalità di abbonamento che in quella di acquisto. Telecom offre due possibilità: biblet kit e piano biblet. Cerchiamo quindi di capire come è l’eReader biblet, altrimenti sarà difficile valutare il prezzo delle due opzioni.
Telecom fornisce due utili PDF a riguardo: il manuale biblet e la guida rapida.

Biblet è un lettore con schermo da 6 pollici a inchiostro elettronico, ma non è E Ink: si tratta del nuovo SiPix Microcup. Nuovo ma non migliore, come vedremo dopo. Biblet dispone di connettività WiFi e 3G. In modalità 3G può accedere gratuitamente al negozio di Telecom (come avviene con LeggoIBS su IBS.it), ma appena si mette il naso fuori dal negozio sono mazzate sui denti. Ci tornerò dopo, analizzando biblet kit e piano biblet.

Biblet ha una compatibilità dei file piuttosto scarna (ePub, pdf, html, txt, jpg, png, mp3), il minimo sufficiente, per cui non può competere sul piano delle maggiore varietà dei formati, cosa comunque non grave e che non interessa il grande pubblico disinformato a cui Telecom, con la furbizia del brigante in attesa della vittima, punta. Cipolla docet. Naturalmente lo schermo è touch (con la mano, non col pennino, e questo non è detto che sia meglio) e c’è lo slot microSD/microSDHC fino a 32 GB.

Curiosamente, spiegano le istruzioni, è possibile copiare i libri dalla scheda microSD alla memoria interna direttamente dal dispositivo, ma non il contrario. Forse temono che la gente dopo aver de-DRMizzato i libri se li passi direttamente usando il lettore? “Ernesto, cacciami tutti i romanzi su sta scheda che me li ficco sul mio bibletto” – “Subito Evaristo”. Un click e via, molto più comodo che non passare dal PC (con magari pure un HDD esterno). Mah…

Ma in concreto com’è questo biblet?
Per saperlo basta vedere il dispositivo originale rinominato da Telecom, ovvero il Binder della Sagem, già venduto col nome Oyo dalla crucca Medion e adottato dalle francesi Fnac.com (eReader rinominato FnacBook) e chapitre.com (nome Oyo), oltre che dalla grande catena libraria crucca Thalia presente in Germania, Austria e Svizzera (sempre col nome Oyo). I video sul lettore Oyo si trovano senza problemi.

Per iniziare, la pubblicità del lettore Oyo di Chapitre:

Il lettore FnacBook è la versione col 3G dell’Oyo (solo per navigare sul negozio Fnac), un po’ come succede nel caso del biblet di Telecom. Chapitre invece lo vende col solo WiFi. Considerando che c’è sempre una bella differenza di prezzo (circa 50 euro) tra avere e non avere il 3G sull’eReader e visto che alla fine il 3G serve solo a comprare i libri quando non si è collegati col normale router di casa (al momento attuale usare il lettore per navigare in internet mi pare una cagata, sia per i costi della connessione che per lo schermo poco adatto), io sul 3G ci pianterei una sana cagata ed eviterei di comprarlo.

Non mi pare uno sforzo sovrumano procurarsi tutti i libri che si vogliono leggere quando si è collegati col router di casa e accontentarsi di quelli già caricati (decine, centinaia o migliaia?) nelle poche ore o nei pochi giorni in cui non si potrà collegare l’eReader a internet. Fossero 15 euro di differenza è un conto, ma sono 50 dollari/euro ecchecazzo.

Ora guardiamo un crucco che recensisce in cruccolese l’Oyo venduto dalla catena Thalia:

Non parlo il nazistese di cruccolandia per cui non capisco un pickelhaube di quello che herr recensoren sta abbaiando. Però possiamo notare da soli, indipendente dalle parole, che lo schermo ha qualcosa che non va. Guardate quando lo affianca al Cybook Gen3 e al Kindle 3 (2:01-2:17): il contrasto sembra molto peggiore, lo schermo molto più grigio. Sarà un effetto ottico dovuto all’illuminazione del filmato? Può essere… ma non è così: gli schermi SiPix soffrono di problemi di visibilità abbastanza gravi da renderli peggiori dei vecchi E Ink Vizplex.

A riguardo vi consiglio questa recensione dell’Asus DR 900, lettore che prima di scoprire la reale qualità degli schermi SiPix mi interessava molto:

Confrontato con un foglio bianco o con Kindle la differenza è davvero notevole. C’è di peggio però: le lettere talvolta sono sbiadite, ed hanno tonalità di grigio/nero disuguali.
[…]
su questo DR900 la carta sembra quella termale dei fax di una volta: grigia e con caratteri di non perfetta visibilità
[…]
il touchscreen ha il suo rovescio della medaglia: la presenza del vetro, assente sui lettori non touch dove i caratteri appaiono su una superficie opaca che ricorda la plastica di ottima qualità, comporta dei riflessi luminosi e molte spiacevoli impronte digitali riducendo la visibilità sotto la luce diretta.
[…]
la tecnologia SiPix è ben indietro rispetto alla e-ink (soprattutto Pearl)

C’è anche un video. Notate la scarsa reattività:

Con luci molto forti e ben posizionate sembra meno grigio di quanto il recensore suggerisca. In realtà, come potrete vedere dopo (e come potete intuire dal cattivo contrasto dei caratteri non in grassetto), ha ragione il recensore: il SiPix è molto più grigio del normale E Ink.

Sarà solo colpa del software o c’entra anche la tecnologia touch abbinata agli schermo SiPix? Anche dell’Oyo ho letto commenti negativi sulla scarsa reattività. Bisognerebbe provare il biblet e togliersi il dubbio (se qualcuno dei lettori lo ha già comprato -sigh!- e vuole dire qualcosa è benvenuto).

Questo commento sul Booken Orizon conferma che il problema è legato in generale agli schermi SiPix Microcup e non ai singoli lettori:

ho l’Orizon e il Sony 650 e francamente non c’è confronto a tutto vantaggio del Sony, per lo schermo (il grigiore del SiPix si nota parecchio) e per il firmware, molto più completo.
Considera che Bookeen dichiara tra le specifiche le annotazioni e le evidenziazioni ma non sono ancora implementate. Il supporto per i bookmark è stato aggiunto con un update del firmware il 19 novembre, a vendita iniziata. Per quel che mi riguarda non vale il prezzo di 229 euro al quale è venduto.
un saluto

E se non dovesse bastarvi tiriamo fuori due confronti con il Pandigital, altro lettore con schermo SiPix:

E Ink Vizplex vs SiPix Microcup

E Ink Pearl vs SiPix Microcup

Le foto vengono da questo sito, dove viene spiegata in poche parole la differenza tra i due tipi di schermi. Forse il grigiore dello sfondo e lo sbiadimento delle linee più sottili sono colpa del fluido nero che filtra tra le capsule bianche? Boh. In ogni caso fa schifo. Il limite di decenza minimo è il vecchio E Ink del mio Cybook: sfondo color carta riciclata grigetta da giornale, ma pur sempre “carta”. Chi conta balle sul fastidio insopportabile delle pagine grigette poi può gentilmente spiegare come hanno fatto milioni di italiani per decenni a leggere i quotidiani (come mai le critiche contro gli eReader tendono a ridursi solo al trolling di gente che mente per il gusto del mentire, coglioni che parlano senza prima informarsi e idioti che dicono banalità valide anche per il mondo della carta?).
Questo SiPix non va bene: i quotidiani non fanno così schifo.

Adesso che abbiamo visto il lettore, passiamo all’offerta Telecom vera e propria.
Biblet kit costa 259 euro e include il lettore con traffico 3G gratis verso il negozio Telecom. La SIM include 5 euro di traffico prepagato, utilizzabile anche per comprare libri come tutti i soldi che caricherete sulla SIM successivamente. Se invece di rimanere nel Biblet Store andate a consultare qualche altro sito internet, ecco cosa accade:

L’accesso alle News di Virgilio e agli altri siti Internet avviene a prezzi vantaggiosi: infatti utilizzando la TIM Card contenuta nel kit si usufruisce della nuova tariffa base , per navigare con 1€ al giorno e solo in caso di utilizzo. Al raggiungimento della soglia giornaliera di 50MB (validità fino alle ore 24.00) il costo per la navigazione è di soli 0,50€ per MB (pari a 0,05 cent€/KB).

Immagino che il lettore farà apparire una grossa finestra di allarme con indicata che ci si sta trasferendo su una connessione a pagamento quando si passa dal 3G incluso al 3G non incluso. D’altronde se non lo facesse sarebbe evidentemente una impostazione truffaldina, fatta per sfruttare gli errori (o la sbadataggine o l’ignoranza delle scritte in piccolo del contratto) del cliente, e un euro un giorno e un euro l’altro ci vuol poco a succhiare 10 euro al mese in più al cliente, no?
Ma Telecom non farebbe mai una cosa simile: ella è un baluardo di onestà, rigore e correttezza verso il cliente. Circa. Speriamo bene… o__o””

Quindi, ricapitolando, Telecom per 259 euro offre lo stesso lettore Oyo che la Fnac vende a 199 euro, con lo stesso 3G gratuito solo sul proprio negozio. Sessanta euro in più per sventolare il tricolore mentre lo si prende nel culo? Sugoi!

E visto che il 3G è una boiata e difficilmente una persona ne sentirà mai davvero il bisogno, o perlomeno non così tanto da spendere 50 euro in più, vi ricordo che il lettore Oyo senza 3G viene venduto a 139-149 euro (Thalia e Chapitre). Telecom d’altro canto per fidelizzare il cliente e far uso delle ricariche sulla SIM non può negarsi il 3G. Il cliente invece può farne a meno alla grande.

Viene da domandarsi perché qualcuno dovrebbe prendere il biblet kit quando IBS offre il suo Leggo a 199 euro (219 dopo gennaio), ovvero dai 60 ai 40 euro in meno, permettendo di accedere agli stessi libri di tutti gli editori (Mondadori, Edigita, quelli su Stealth di Simplicissimus ecc…) e pure lei con il 3G gratuito sul negozio. Inoltre Leggo di IBS ha uno schermo E Ink Vixplex di qualità NETTAMENTE superiore al SiPix offerto da Telecom.

Giudizio sintetico: biblet kit di Telecom offre un prodotto peggiore del Leggo di IBS, ma lo fa a un prezzo maggiore e con una possibile trappola sul traffico 3G esterno al negozio.

Grandioso. È evidente che questa opzione demenziale ha l’unico scopo di fare così schifo da far sembrare nel confronto l’altra opzione migliore. Un semplice trucchetto Market-Jedi. Andiamo a vedere l’opzione che Telecom vuole in realtà vendere ai clienti.

Piano biblet è un abbonamento da 19 euro al mese della durata minima di 24 mesi (720 giorni con pagamenti ogni 30 giorni). L’abbonamento concede l’uso di un biblet (7 euro), 250 MB di traffico 3G al mese fuori dal biblet store (2 euro) e una ricarica della SIM (10 euro) da usare a piacimento per acquistare eBook o per il traffico 3G. Passati i 24 mesi, il lettore biblet diventerà di proprietà dell’abbonato anche se questi dovesse decidere di interrompere l’abbonamento. Se si dovessero consumare più di 250 MB al mese di traffico 3G, si dovranno pagare 0,50 euro per MB scaricato.

Facciamo due conti: 7×24 fa 168 euro di lettore; 2×24 fa 48 euro di connessione; 10×24 fa 240 euro di “eBook” acquistati dal negozio Telecom. La connessione al di fuori del negozio, dato il tipo di dispositivo, è una boiata. L’utente reale non la userà o la userà molto raramente (e magari in WiFi). Possiamo quindi accorpare tutto ciò che non si tramuta in acquisti nel prezzo reale del lettore, su cui Telecom impone di considerare parte di quel prezzo come connessione 3G anche se a uno non gliene può importare di meno.

Il lettore in tal caso verrebbe 9×24 = 216 euro. È praticamente il prezzo del Leggo IBS (dopo l’offerta di gennaio a 199 euro), solo che il Leggo IBS invece di 250 MB di inutile connessione 3G fornisce uno schermo su cui si può leggere molto bene. Considerando che l’eReader serve a leggere, direi che non c’è nemmeno da pensarci due secondi su quale sia l’offerta migliore: Leggo di IBS.

Rappresentazione recitata dell’offerta Telecom al popolo italiano

Ma Telecom da questo abbonamento quanto incassa in concreto?
Ai 216 euro va aggiunto il 30% dei 240 euro di eBook (immaginando che tutti i soldi vengano spesi così e quindi Telecom debba dare il 70% della cifra agli editori) che è la commissione di Telecom per la vendita sul suo negozio. In totale sono 288 euro con 10 euro al mese di vendite garantite per ogni cliente. Essendo l’abbonamento obbligatoriamente di almeno 24 mesi, Telecom punta a bypassare la pirateria sfruttando i gonzi che saranno costretti e versare soldi come se comprassero sempre un libro digitale al mese (sì, ok, alcuni costano 15,99 euro, ma altri vengono meno… immaginiamo quei 10 euro come se fossero un libro).

Nel mondo dell’editoria digitale, contraddistinto dall’incertezza e dal serio pericolo che la pirateria diventi endemica a causa delle strategie di prezzo idiote degli editori, Telecom sceglie di entrare con un passo timido e azzerare il proprio rischio: quei 10 euro al mese li avrà, che l’abbonato diventi un pirata incallito che compra solo per non sprecarli o che l’abbonato faccia il bravo bambino e legga solo ciò che ha pagato a un prezzo eccessivo, disonesto e ingiustificato. Per quanto possa andar male un po’ di clientela in quei due anni verrà fidelizzata, no? È un accordo molto vantaggioso per Telecom: senza nemmeno l’ombra del rischio d’impresa e con entrate minime assicurate al centesimo.

Se lo schermo non fosse la porcata che è, non sarebbe neppure un’offerta tanto brutta se il cliente fosse davvero sicuro di voler spendere 240 euro in libri selezionati dagli editori italiani al prezzo deciso dagli editori italiani (ovvero alto, fino a che i contratti del mondo cartaceo non scadranno… minimo un paio di anni, comunque). Io non saprei cosa comprare. Pubblicano tonnellate di merda, roba che non vorrei nemmeno vedere. Il livello qualitativo è così infimo che non garantisce la ragionevolezza dell’investimento. I 240 euro in due anni penso che li spenderei, ma non con i libri italiani: compro già ora discrete quantità di eBook (sia saggi che romanzi), ma tutti in inglese e quasi tutti presi da Amazon.

Perché uno dovrebbe essere obbligato a spendere nel mercato italiano?
Sembra come quegli abbonamenti librari in cui si viene costretti a comprare merda ogni mese, ma con lo sconto. Cagate allucinanti (e qui senza neppure lo sconto!). Uno può comprarsi il Leggo IBS allo stesso prezzo (o il fighissimo Sony PRS-650 con 30 euro in più) e poi decidere da solo quanti di quei 10 euro al mese che spenderà andranno ai negozi esteri, quanti ai piccoli negozi online con libri che non appaiono sul sito della Telecom e quanti al Biblet Store. Telecom non offre niente per allettare il cliente: né il classico 10% di sconto per gli abbonati né un eReader particolarmente bello (anzi!). Mah…

L’unica trovata allettante a cui paiono aver pensato è di regalare ai clienti una copia del libro La caduta di giganti, ultimo aborto informe di Follett il cui prezzo è di 15,99 euro, ma il cui valore reale di mercato è 0 visto che lo hanno piratato anche i cani morti. Stanno regalando un oggetto che il cliente ha già gratis. Mitico. Non hanno ben compreso che il meccanismo dell’acquisto istintivo non funziona in entrambe le direzioni: i clienti tendono a spendere lo stesso anche per libri di prezzo ridottissimo che potrebbero trovare gratis con un po’ di fatica, ma questo non significa che ritengano che i libri che si trovano piratati siano un bel regalo di valore! Si può dire che l’aria che si respira vale 100 euro al litro, ma se tutti la respirano gratis non si fa una gran figura a regalarla, no? La sensazione di presa per il culo è marcata.

Evidentemente sperano che i clienti, non sapendo niente di eReader o di eBook, si affidino alla prima offerta trovata, magari rassicurati dal Marchio importante della Telecom (e dalla pubblicità: lo offriranno assieme ai contratti telefonici?).

Giudizio sintetico: piano biblet di Telecom è meno indecente del biblet kit, ma aderirvi non ha senso visto che per la stessa cifra si può avere un lettore migliore e senza alcun obbligo di spesa.

Voi che ne pensate?

Il Duca di Baionette

Dal 2006 mi occupo in modo costante di narrativa fantastica e tecniche di scrittura. Nel 2007 ho fondato Baionette Librarie e nel gennaio 2012 ho avviato AgenziaDuca.it per trovare bravi autori e aiutarli a migliorare con corsi di scrittura mirati. Dal 2014 sono ideatore e direttore editoriale della collana di narrativa fantastica Vaporteppa.

View Comments

  • L'ho provato il 24 da Saturn. Una delusione. Dal vivo lo schermo mi è sembrato ancora più grigio di quanto non appaia nelle foto e mi sento di confermarne anche la lentezza. Un dispositivo nato vecchio.

  • Un dispositivo nato vecchio.

    Come lo stato di cui facciamo parte, non è un paese per giovani! Beh, io penso di doverti ringraziare Duca per la disamina che hai compiuto a favore dei possibili acquirenti, il tutto senza scopo di lucro (a meno che non ti paghi la Thalia, scherzo! xD).

    Era da un pò che volevo passare dal cartaceo alla digitopressione, ma non sapevo che pesci pigliare. Leggendo qui invece ho le idee molto più chiare, di sicuro meno "grigie", e vedrò di sfruttare le offerte festive in corso. :)

    Un'altra missione è conclusa, un altro colpo ben assestato, al prossimo articolo, signor Bond.

  • La buona notizia è che un bel po' di clienti, andando sul sito della Tim per la nuova Xmas Card che permette di inviare cinquecentomila sms al giorno fino alla Befana, scopriranno che esistono gli ebook reader.

    Per il resto è tutto un po' deprimente, perché al di là degli specchietti e delle perline colorate non si vede nessuna strategia né qualsiasi cosa che assomigli a un investimento per il futuro. Da una parte c'è uno che produce ebook reader, dall'altra ci sei tu, e in mezzo si infila Tim che intercettando il passaggio vuole uscirne con un po' di soldi, qui e ora, poi domani si vedrà.

    Tim ii regala un po' di cose che a lei non costano nulla (dopo avertele fatte pagare), e non ci mette niente di suo. Davvero non si vede il motivo per cui uno non dovrebbe usare gli stessi 9x24 euro per comprare il miglior lettore disponibile a quel prezzo e i restanti 10x24 spenderseli come gli pare, senza vincoli.

  • Estremamente chiaro grazie. Prima di tornare al mio solito lurking: "Non mi fare uno sforzo sovrumano procurarsi tutti i libri che si vogliono leggere quando si è collegati col router di casa" era forse un "pare"?

  • Grazie Duca, analisi impeccabile as usual: la solita tonnellata di merda fumante marchiata Telecom.
    Il panzone barbuto mi ha fatto trovare sotto l'albero un PRS-650: ho avuto appena il tempo di accenderlo e smanettarci qualche minuto, ma la prima impressione è ottima. Rispetto al mio precedente lettore (Cybook Opus) la differenza di contrasto è davvero notevole.
    Il touchscreen è reattivo, lo schermo non è riflettente come quello del vecchio PRS-600 (che sotto forte luce diretta era praticamente inutilizzabile), il peso è contenuto... insomma tutta roba che si sapeva già, ma dal vivo è proprio un bello spettacolo.
    Peccato per l'assenza di un qualsiasi tipo di custodia: per 250 euro Sony avrebbe potuto essere un pochino più generosa.

  • @aealith
    Cì. Ola lò colletto.

    @Re Ratto
    Prima o poi mi procurerò anche io un E Ink Pearl. Chissà come si vedono bene le foto dei conigli!

  • Oddio che tristezza... e io che pensavo che col sipix sarebbe migliorato il contrasto... (era giusto una speranza ignorante XD)
    Questa primavera volevo aspettare l'Asus ma poi la pazienza di aspettare non ce l'ho e mi sono comprata il PRS 600 (trovato usato su ebay dall'America a 180 euro - ci ho trovato dento pure la serie completa di Twilight, wow che affarone! XD) e dopo aver letto questo articolo dico meno male!
    Confermo il problema del riflesso su schermo ma non è così drammatico, basta metterlo nell'angolazione giusta e si legge tranquillamente.
    Non ho il 3G che confermo, non saprei che farmene, preferisco comprare tramite pc e avere una copia del libro al sicuro sull'HD.
    Ebook piratati tanti - si tratta di roba vecchia che non si troverebbe comunque.
    Mi rifiuto categoricamente di pagare per qualcosa che è di pubblico dominio perché il diritto d'autore è decaduto.
    Ho comprato un ebook dalla Feltrinelli che costava sugli 8 euro e mi è pianto un po' il cuore ma avevo fretta, di sicuro continuo a sostenere che non si può vendere ebook a 13-15 euro, che se li tengano.

    Le offerte della telecom sono come quelle per i telefonini c'è sempre un "pacco" dietro.
    Detto questo complimenti per l'articolo e buone feste ^__^

  • L'unico merito di tutta questa faccenda è che Telecom ha fatto un bel pò di pubblicità e magari qualche persona in più si avvicinerà ai formati elettronici.
    Per il resto l'azienda ha dimostrato, per l'ennesima volta, di non aver capito il nuovo mercato nè le potenzialità dei micro pagamenti da conto telefonico / SIM ricaricabile.
    Una tristezza infinita...

    OT
    Mi hanno regalato un Iriver, appena posso fornirò un parere in merito.
    /OT

  • Di buono c’è che questo movimento contribuirà a diffondere l’uso degli ebook reader, un passaggio obbligato per il consolidarsi dell’editoria digitale. Per quanto riguarda l’offerta, concordo in pieno. Ho un Cybook che non ha né wifi, né 3g, né bluetooth né altro che non sia una semplice presa usb con la quale collegarlo al computer e caricarci i libri. Il che mi lascia libero di comprarli dove e come voglio. E consiglierei a tutti di fare in questo modo.

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