Questo venerdì è dedicato ai coniglietti selvatici. Ho sempre messo video di coniglietti domestici o al più di coniglietti reintrodotti alla vita selvatica, come nel caso (sfortunato) dei pigmei americani, ed è ora di dare spazio ai coniglietti meno fortunati che vivono senza assistenza medica, senza una casa riscaldata e senza loli giapponesi che li mettono sul tavolo e li imboccano a turno con le amiche (e alla fine il coniglietto sazio rotola verso quella che ha preparato il bento più buono).
Quattro video di coniglietti selvatici (credo siano cottontail americani), non molto differenti a vederli dai tipici coniglietti selvatici europei.





“This may be one of the greatest wild rabbit fights I have filmed.
Two ninja rabbits challenge each other in a bunny showdown!”

(chibudgielvr)
E ora le foto fatte dal duchino dei coniglietti del parco lungo il fiume Serio, in zona Seriate, dove da oltre 50 anni (ma non so da quanto di preciso) abita una comunità di coniglietti. Alcuni hanno un bel pelo marroncino con riflessi rossicci (quello delle prime quattro foto), che ricorda i legni di qualità di certi Karabiner 98k tedeschi, e il codino bianco. Credo che anche il pancino sia bianco, ma non lo so con certezza. Non si fanno prendere in braccio e grattare il pancino…



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Dopo l’ultima serie di epidemie di mixomatosi la popolazione è crollata, portando la comunità sull’orlo dell’estinzione, e le nuove generazioni sono molto più sospettose. Pochi anni fa (2008?) i conigli erano tantissimi, anche venti per volta sullo stesso spiazzo, ovunque per il parco a centinaia, e si facevano avvicinare fino a due o tre metri. Poi ci sono stati due anni di epidemie, con tanto di cartelli di pericolo del comune e cadaverini nell’erba. Ora la popolazione sta di nuovo aumentando, ma sono pochi e non si fanno avvicinare a meno di 10 o 20 metri, in base all’esemplare. Due settimane fa uno molto grosso è fuggito a circa 40-50 metri. Impossibile fotografarlo decentemente.
Sabato scorso ho visto quattro conigli giocare in un prato sul confine tra il parco e un campo coltivato a mais. Erano belli grossi e giocavano a inseguirsi a turno per il prato. Arrivato a meno di 100 metri sono spariti (forse bestemmiando perché ho interrotto la partita di acchiappa-il-codino?). Impossibile ottenere qualcosa di meglio di queste chiazze come prova (il quarto è arrivato di corsa da sinistra, poco dopo). Capisco le loro fughe, visto che qui a Bergamo gli indigeni non concepiscono il coniglio come animale da compagnia (però ogni domenica se lo fanno con la polenta, in molti). Prima o poi questi cannibali impareranno ad amare i conigli come hanno imparato a non temere il fuoco (e nemmeno tutti).
Nel frattempo la possibilità che i conigli del parco mi saltino in braccio e si facciano imboccare coi dolcetti alle mandorle rimarrà pari a zero…
I video non sono venuti abbastanza bene da poterli postare.
Ce ne è solo uno che è quasi passabile:


La musica di sottofondo è suonata da una banda di coniglietti con le giacchette rosse sbrilluccicose. Il coniglio con l’impermeabile e la sigaretta mi ha detto che se avessi provato a filmarli mi avrebbe trovato e tagliato via naso e pollici, dovunque fossi andato a nascondermi, e me li avrebbe ficcati nel culo.
Spero che Gamberetta apprezzi le fotografie scattate dal duchino. In futuro metterò nuove foto, appena avrò tempo di tornare tra le 20 e le 21, quando il sole sta tramontando e i coniglietti escono fuori in numero maggiore. Le ultime due volte ero andato poco dopo le 19 e ripartito verso le 20 e 20, ma le giornate sono ancora troppo lunghe. Dopo le 20, col tramonto, aumentano parecchio di numero: da quell’ora fino agli ultimi raggi del sole è il momento giusto per un safari fotografico.
Concludo con un contributo di Sarevok che ha fotografato questo bel coniglio in Scozia pochi giorni fa. Chissà dove ha nascosto kilt e cornamusa…
Qualche altro lettore di Baionette Librarie pratica il rabbit watching?
Il Duca di Baionette

Dal 2006 mi occupo in modo costante di narrativa fantastica e tecniche di scrittura. Nel 2007 ho fondato Baionette Librarie e nel gennaio 2012 ho avviato AgenziaDuca.it per trovare bravi autori e aiutarli a migliorare con corsi di scrittura mirati. Dal 2014 sono ideatore e direttore editoriale della collana di narrativa fantastica Vaporteppa.

View Comments

  • Ohmmioddio!
    I coniglietti pudici delle foto 8 e 10 che nascondono il musino nell'erba alta sono così regali!
    E poi, uffa, non si fanno avvicinare nemmeno dai veterinari per farsi controllare? E' questo che mi fa rabbia... Comportandosi così fanno soffrire gli stupidi oomani che prendono a cuore la loro salute!

  • Uh, il sesto dev'essere Moscardo: orecchie corte e muscolo guizzante. Altro che quei batuffoli da compagnia!
    Per questi sono consigliabili cotture più lunghe, tegami di ghisa e fuoco lento :D

  • Duca, come sono i coniglietti italiani rispetto ai loro colleghi asiatici ed europei? ^_^

  • @DagoRed
    I conigli selvatici sono molto simili, sia tra i diversi Cuniculus europei che tra i Sylvilagus cottontail americani. La motivazione è molto semplice. I conigli, organizzati in Soviet, sono tutti uguali parti della loro società, e preferiscono annullare le differenze eccessive tra i membri di un Soviet e di un altro. Tutti i coniglietti sono fratellini sotto un unico padre rosso.
    I conigli hanno aderito fin dalla nascita alla Quarta Internazionale, senza partecipare mai alle numerose scissioni e portando avanti inalterate le idee di Trotsky, e hanno ispirato l'adozione in massa delle zhongshan zhuang nella cina maoista.

  • @Duca.
    Le foto dei coniglietti che avete scattato sono molto belle. Magari un giorno vi accompagnerò nel bunny watching.

  • Passeggeremo sotto i ciliegi in fiore, con il Vostro mech bipede a vapore che Vi segue col pilota automatico, e i coniglietti bianchi e rosa verranno a mangiare fragole dalla Vostra mano?
    ^_^

  • Sono di nuovo qua! Ma non c'entra...
    Francamente non ho mai visto prima d'ora questa passione per i conigli in un blog! Io personalmente ho sempre considerato il coniglio solo dal punto di vista culinario... Oppure come preda quando accompagnavo da ragazzo mio padre a caccia di lepri (quando non era il momento per i cinghiali) con un bellissimo cane nero da ferma che li stanava!
    Oppure pensavo alle conigliette di Playboy e roba del genere. Cos'hanno di così affascinante i conigli? A parte essere una trita metafora riproduttiva, non interessante quindi.

  • Mi piacciono molto le proporzioni del coniglietto fotografato. L'attaccatura delle orecchie e la sua regalità nel tenerle alzate è armoniosa.
    Si nota subito la differenza tra il kawaii di cui sono dotati in quanto razza superiore e il fatto che noi deriviamo dalle scimmie.

  • I conigli sono creature con una complessa psicologia, personalità molto variabili, un linguaggio funzionante che è impossibile imparare per comunicare sensazioni (e anche informazioni in parte) con i conigli ecc... oltre ad abitudini di gruppo che diventano veri e propri riti, non diversi dalle tradizioni locali di piccole comunità di umani. I riti di vassallaggio che accompagnano le vita dei conigli, profondamente gerarchica, sono tutti insegnati.
    Un coniglio cresciuto al di fuori della società dei conigli può non impararli mai (se non quelli di base, come il gesto classico di supremazia legato ad infilare il muso sotto l'altro individuo), diventando così una pallina di pelo "anarchica".
    Un coniglio "aristocratico" (es: la defunta Cinnamon) abituato ai complessi messaggi e riti della società conigliesca (tutta basata su scambi di rispetto codificati), può trovare gravemente offensivo il comportamento di un umano che non si adegui al savoir faire conigliesco.
    Il coniglio è una creatura la cui complessità e spiccata individualità come essere sociale si adatta molto poco al ruolo di solo cibo, come fosse una gallina, tipica invece di esseri inferiori.
    Ci sono parecchi libri dedicati ai conigli, incluso uno molto interessante sulla loro unicità come creatura da carne e da compagnia nei paesi occidentali:
    http://www.amazon.com/Stories-Rabbits-Tell-Susan-Davis/dp/1590560442/ref=sr_1_8?s=books&ie=UTF8&qid=1310734273&sr=1-8
    Per i giapponesi mangiare i conigli, creature così complesse e sociali (quindi da compagnia), è una disgustosa barbarie degna solo di popoli tanto inferiori da non poter distinguere un'altra specie intelligente nemmeno quando la vedono. Questo possibilmente va detto mentre si finisce la seconda porzione di delfino. ^_^

    il signor Komatsu racconta di quando ha vissuto in Italia qualche anno, come funzionario della FAO, e di come un giorno la sua bambina sia ritornata in lacrime dal mercato di Ponte Milvio. Aveva visto dei conigli in gabbia, e una signora che, dopo averne afferrato uno per le orecchie, gli aveva tirato il collo e si era messa a spellarlo davanti a tutti. "Era disperata" racconta Komatsu "e ancora oggi pensa che voi italiani siate dei barbari: in Giappone il coniglio è un animale domestico, come per voi cani e gatti."

    Qui un sito con alcune informazioni sul loro linguaggio:
    http://language.rabbitspeak.com/

  • @Duca: stai dicendo che quindi, finita la guerra, mentre le fatine hanno aderito al blocco occidentale, i coniglietti hanno spalleggiato il blocco sovietico?? Ma ciò non rende coniglietti e fatine nemici?? $__$

    Passeggeremo sotto i ciliegi in fiore, con il Vostro mech bipede a vapore che Vi segue col pilota automatico, e i coniglietti bianchi e rosa verranno a mangiare fragole dalla Vostra mano?
    ^_^


    Il fiore per eccellenza è il ciliegio, l'uomo per eccellenza è il guerriero

    Letta l'altro ieri in un libro di Mishima. Tirala fuori al momento opportuno, Duca. Magari fai colpo ^_^
    O magari Gamberetta ti apre in due con un colpo di katana "=_=

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Il Duca di Baionette

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