Breve aggiornamento coi dati AAP per il mercato degli eBook. Le fonti sono qui, quo e qua. Nel senso che dovete cliccare i link per scoprirle, i dati non me li hanno portati davvero i nipotini di Paperino: loro mi segnalano solo gli aggiornamenti tecnologici sugli eReader.
Sfortunatamente mancano i dati sui libri per bambini e ragazzi. Mi unisco al fastidio di David Gaughran: negli ultimi due mesi la AAP ha smesso, senza alcun avviso o motivo, di rilasciare comunicati pubblici e bisogna aspettare che altri che hanno ricevuto i dati ne pubblichino una fetta sul web.
Audiobook (acquisto fisico o scaricati) e libri religiosi non li infilo nelle mie tabelle, tanto non possono importare granché ai lettori interessati al mondo della saggistica di consumo e della narrativa.
Categoria | 2011 YTD (ML $) | 2010 YTD (ML $) | Variazione |
Adult Paperback | 651,4 | 819,5 | -20,5% |
Adult Hardcover | 568,8 | 692,3 | -17,8% |
Adult Mass Market | 275,5 | 385,9 | -28,6% |
eBook | 560,5 | 221,7 | +152,8% |
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Totale (senza eBook): | 1495,7 | 1897,7 | -21,2% |
Totale (con eBook): | 2056,2 | 2119,4 | -3% |
Questi sono i dati dei primi sette mesi. Si può notare come solo la crescita degli eBook sia riuscita a salvare la giornata, infilando denaro extra in un settore in crollo anche per colpa delle svendite folli (70% e perfino 90% di sconto) dei negozi Borders in chiusura. Svendite che però non sono del tutto dannose sul momento: se una cosa costa il 30% magari uno ne compra tre e la perdita è solo del 10% sul periodo (poi è sommerso di romanzi e per mesi non ne compra ^_^”).
Mancano i libri per ragazzi, il che rende difficile valutare l’andamento complessivo del settore trade. In ogni caso questi dati che sommano tutti i mesi non rendono giustizia al reale andamento di luglio.
Categoria | Luglio 2011 (ML $) | Luglio 2010 (ML $) | Variazione |
Adult Paperback | 77,5 | 109,4 | -29,2% |
Adult Hardcover | 91,2 | 68,1 | +33,9% |
Adult Mass Market | 43,1 | 60,6 | -29,0% |
eBook | 82,6 | 40,3 | +105,3% |
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Totale (senza eBook): | 211,8 | 238,1 | -11,0% |
Totale (con eBook): | 294,4 | 278,4 | +5,7% |
Molto meglio.
Come si può notare luglio 2011 rispetto al luglio 2010 ha avuto un notevole crescita degli hardcover. Questo però non significa niente, spiacente. Le novità hanno comportamenti molto variabili di mese in mese, tant’è che un luglio 2010 relativamente “sano” rispetto all’attuale periodo di crolli del cartaceo aveva guadagnato il 25% in meno. In generale crolli e risalite sono tipiche del mondo dell’editoria: solo quando i crolli sono continui per mesi bisogna preoccuparsi. Ma non bisogna preoccuparsi troppo: come già detto parte dell’effetto valanga va dato alle svendite per fallimento dei negozi Borders e un’altra fetta, molto significativa per giugno 2011, va a un semplice calo momentaneo naturale.
Gli eBook stanno benissimo e sono cresciuti molto nel 2011, prendendosi circa il 20% del mercato trade contro l’8% del 2010, ma la carta non sta colando a picco con la rapidità che i dati privi di interpretazione sembrerebbero suggerire.
Gli eBook stanno cannibalizzando le vendite della carta, ma in tal modo va ricordato che contribuiscono ai guadagni complessivi del settore. Se a quelle perdite continue non si aggiungessero gli incassi degli eBook, se fosse un reale crollo e non una trasformazione (condita da un po’ di crollo, ok, ma quelli di Borders se la sono cercata!), gli editori si starebbero già lanciando dalle finestre come certi investitori dopo il martedì nero del 1929.
Prospettive per i mesi successivi, ad esempio per settembre?
Poco rosee, se accadrà negli USA quello che pare sia accaduto nel Regno Unito:
top-selling hardback this week sold less than 5,000 copies; no. 50 sold 247 copies. The phrase “bestseller” needs to be redefined.
Non parlerò di due cose importanti accadute negli ultimi giorni, una a tema Amazon (e nuova editoria digitale) e una dalla Fiera del libro di Francoforte. Le infilerò in articoli più adatti rispetto a questo.
Prima o poi dovrei fare l’articolo di riflessione sui prezzi (il caso 0,99 dollari) e quell’altro sul futuro del digitale. Il problema è sempre che tutti gli argomenti si intrecciano tra loro. In più il Telefonoscopio di Robida mi ha portato via parecchio tempo e non ho voglia di affrontare altri articoli complessi nei prossimi giorni.
Se volete vedere una fetta del futuro dell’editoria la potete trovate nel suo Ventesimo Secolo del 1883. Leggete l’articolo: come sempre l’Ottocento si rivela il secolo delle idee e delle previsioni azzeccate, mentre dal Novecento a oggi siamo vissuti sbavando in assenza di idee originali, buoni solo a rendere reale ciò che i nostro antenati avevano immaginato prima (bomba atomica inclusa).
Il futuro è già stato scritto, 130 anni fa.
Albert Robida (1848-1926)
È morto da 85 anni, ma dell’editoria attuale in trasformazione ne capiva più lui che tanti editori vivi e vegeti. Triste, eh? Magari è tutto merito della barba: editori, provvedete!
Nessun commento particolarmente intelligente da fare, ti segnalo solo un paio di refusi:
• acquisto fisici o scaricati: fisico.
• Questo però non significa niente, spiacenti: spiacente.
Grazie, ora sistemo.
Attendo diligentemente l’articolo sul prezzo a 0,99 (euro o dollari che sia).
E approvo la barba di Robida; ce ne fossero di più, di barbuti come lui…
Questi articoli dovrebbero essere rinominati “L’angolo della noia”, visto che i dati ormai parlano da sè.
Al di là del fattore vendite, quello che davvero dovrebbe far riflettere è come gli e-book in pochi anni abbiano stravolto le abitudini di lettura, e quel messaggio sulla concezione di bestseller la dice lunga.
Duca, mi permetto di dissentire, secondo me non è la barba, ma gli occhialini, un paio di fantastici pince-nez.
Vuoi le prove? Ecco chi altro indossava tali manufatti:
Offenbach.
Roosevelt.
Augusta Tabor.
Babbo Natale.
E con Roosevelt mi ricollego a Paperino.
Insomma, tutta gente che si è fatta strada con la politica del bastone o meno. ^_^ Comprate un paio di pince-nez, sono di moda oggi, nella stagione autunnale 1880!
Affrettatevi.
L’aumento delle vendite degli hardcover secondo me è un po’ figlia della vittoria degli ebook: nel momento in cui il lettore digitale si trova a comprare un libro cartaceo, per un regalo o per tenerlo in libreria, sceglierà l’edizione “bella”. In fondo se per risparmiare l’alternativa è un’edizione economica, con i caratteri piccoli, mal fatta, tanto vale puntare sul digitale (che è pure più comoda).
La barba è la risposta, l’ho sempre detto.