ATTENZIONE!
Ricordatevi che dal 2013 il giorno ufficiale per festeggiare Gamberetta non è più il 23 giugno, anniversario dell’apertura del blog Gamberi Fantasy, anche perché è da troppo tempo in stato di semi-abbandono e la Dea vive ormai più nei nostri cuori che lì. Il giorno è stato spostato al 14 febbraio per i motivi spiegati qui. E rimane sempre attiva la seconda festa ufficiale che i fedeli dedicano a Gamberetta, collocata durante l’Ada Lovelace Day.
Su segnalazione multipla via Facebook, eMail e commento indicatomi sul blog di Zwei (in 72 ore), vi segnalo questo video di un account youtube dedicato ai Testimoni di Geova. È molto bello e credibile.
Notate la qualità e modernità narrativa: il video è ambiguo.
Nonostante sia un filmato di educazione religiosa, è più moderato e onesto dei tipici prodotti laici in ambito politico, economico o ideologico in generale. Il bambino soffre. La madre lo invita a compiere una dura scelta, soffrendo anche lei all’idea di doverlo fare. Ha torto? Ha ragione? Possiamo vederla come una buona fedele che educa con gentilezza il figlio, senza imposizioni. Non ordina di buttare il giocattolo, ma fa ragionare il bambino in modo che lui desideri buttarlo… la scelta “morale”, ovvero la più desiderabile per chi la compie, citando Wayne Clayson Booth che recupera il senso greco di morale.
Ma è un scelta morale anche per noi? Il filmato non ci forza, non usa la retorica per plagiarci e convincerci della propria posizione, e per molti probabilmente la reazione della madre sembrerà eccessiva, non desiderabile e quindi non morale. La madre apparirà allora come una fanatica e il bambino come un poveretto che subisce una violenza psicologica. Un bambino dalla cui propensione ad accettare senza ribellarsi azioni che gli causano sofferenza psicologica ci fa supporre che sia successo molto spesso. Un bambino plagiato?
Geova in tutto ciò non appare. Possiamo immaginare che Geova esista e che sia felice che il bambino abbia simbolicamente rinunciato a Satana gettando via un giocattolo che mette in buona luce la magia. Possiamo anche immaginare che Geova esista e che non desiderasse una simile azione, anche se può apprezzarne la buona volontà. C’è più onestà e autentica Fede nel sacrificio del bambino che nelle mere parole di un Papa, in fondo. O possiamo immaginare che Geova non esista. Come gli Dei nel Gilgamesh di Silverberg.
Un video di educazione religiosa che non ci impone nemmeno di credere in Geova. Esiste? Non esiste? Lascia a noi la scelta perfino su questo: ci presenta solo dei personaggi posti di fronte a un dilemma morale, un conflitto interiore, e ci mostra il modo in cui lo affrontano e dalle loro parole e azioni deduciamo ciò in cui credono e il loro carattere.
Cosa dobbiamo vederci in più, come dobbiamo interpretarlo, non ci viene detto.
La spiegazione esatta inconfutabile dell’Autore-Dio non ci viene imposta. Questa è (a livello dottrinale) ottima narrativa.
Vedendo quel video ho subito pensato a una versione alternativa in cui al posto del bambino c’è un coniglino che cammina su due zampe, coi vestitini addosso, e al posto della madre c’è una signorina per bene fan di Gamberetta.
Il coniglino corre in casa stringendo un libricino tra le zampette.
«Pssssshhhh… Claudine a cciuola! Oh, gno, il dottol Dutelte toccia le alunne in potti blutti!»
La padroncina, col vestito abbottonato fino al collo, scende in salotto e lo vede.
«Lino?»
Il coniglino corre per il salotto.
«Quaccuno vengna a cialvale le cignoline dal dottole!»
«Lino?»
«Amoli ciaffici!»
«Coniglino!»
Il coniglino si ferma. La padroncina gli fa ciao con la manina.
«Ciao. Come è andata la lezione di scacchi?»
«Begne. Guadda come è calina Claudine!»
«Lino, ma che libro è questo?»
«È Claudine a cciuola, il lomancio di Colette!»
«Oh, un romanzo di Colette…»
«Cì, me lo ha dato un amico! È del 1900, è un lomancio ttolico! Tutti i miei amici leggono la celie di Claudine!»
«Ah… te lo ha dato un tuo amico. Uhm. Mi sa proprio che ti piace molto, eh? Perché non vieni a fare merenda, dai.»
Il coniglino si arrampica sulla sedia, si accomoda tra i cuscini e annusa felice i biscottini nel piatto. La padroncina gli mette la tazzina col tè sotto il nasino, apre il portatile che le sta davanti e digita qualcosa.
«Questo romanzetto… è erotico?»
Il coniglino sgranocchia un biscotto tenendolo con entrambe le zampine.
«Cì, cì. Gnam gnam.»
«Lino, a chi piacciono i romanzetti erotici del Lungo XIX Secolo? A Gamberetta o al Duchino?»
Il coniglino abbassa le orecchie e appoggia il mezzo biscotto nel piattino.
«Duchino…»
«Giusto. I romanzi erotici sono una cosa brutta, ecco perché Gamberetta li disapprova. Vuoi veramente divertirti con qualcosa che Gamberetta disapprova?»
Il coniglino guarda il romanzo. La padroncina gira il portatile, con lo schermo verso il coniglino.
«Ti ricordi cosa abbiamo imparato sul blog di Gamberetta? Chi sono questi commentatori?»
«Angra e Duchino.»
«Bravo. E leggono romanzetti erotici che Gamberetta disapprova?»
«Cì, leggono lomanci che Lei diciapplova… e Lei fa ‘Umpf!’»
«Quindi cosa succede se leggi un romanzo che Lei disapprova?»
Il coniglino guarda il tavolo e si gratta l’orecchio destro. La padroncina sorride.
«Gamberetta è felice o fa ‘Umpf!’?»
«Fa umpf.»
«Già. Vuoi che Gamberetta disapprovi?»
«GNO! Gno voglio che Gambeletta diciapplovi pecciolpa mia!»
[Esterno]
Il coniglino getta il romanzo nel contenitore del vetro.
«Lino, sono molto fiera di te! A parte il problema che hai con la raccolta differenziata, hai fatto felice la tua padroncina! E sai chi altro sarà felice?»
«Gambeletta!»
«Sì! Gamberetta sarà così contenta che le hai ubbidito, coniglino. E sai adesso cosa facciamo?»
«Cocia?»
«Scriviamo subito a Gamberetta per dirle come sei stato bravo!»
«Cìììì!!!»
Dopo tre mesi la mail non aveva ancora ricevuto risposta.
Umpf!
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Duca lei non dovrebbe leggere letteratura erotica vittoriana!
E' indegno della sua classe elevata!
Ma io che invece sono un povero proletario sarei felice di dilettarmi in tali lascivi passatempi (l'alternativa sarebbe bere pessimo vinaccio e occupare fabbriche), ha qualche titolo/link da consigliarmi?
Sono particolarmente meritevoli, per farsi un'idea, Flossie a Venus of Fifteen (1897), Raped on the Railway (1894), The Mysteries of Verbena House (1882) e perfino il demente The Way of a Man with a Maid (1908).
In futuro ne parlerò.
I testi sono fuori copyright, ma non è sempre facile trovarli. Vedrò magari di raccoglierli in un ePub solo.
Info:
http://en.wikipedia.org/wiki/Raped_on_the_Railway
http://en.wikipedia.org/wiki/The_Mysteries_of_Verbena_House
http://en.wikipedia.org/wiki/The_Way_of_a_Man_with_a_Maid
Flossie è il migliore come stile, varietà e interesse dei contenuti (e ha un finale per bene in cui l'amore trionfa), anche se Verbena House include "pantsu", il piacere erotico delle punizioni sulle studentesse e la masturbazione ascellare di un reverendo.
Grazie!
Vedrò di procurarmeli in attesa dell'articolo.
Parlando di zozzure antiche, volevo segnalare questo blog che ogni venerdì pubblicava spezzoni di letteratura erotica vittoriana.
Sono certa che il pubblico apprezzerà.
Talesdreamer, non mi dire che il venerdì leggi certa roba, invece di ammirare i teneri coniglietti mostrati dal Duca? Oo'
Sono il rappresentante legale di Farfarello, l'amico che ha ceduto in comodato d'uso il giocattolo "Magic Orion Mago Guerriero" a Gabriele.
Il contratto parla chiaro, in caso di mancata restituzione dell'oggetto, il comodatario dovrà cedere la sua anima al comodante.
Siamo certi che questo farà felice la madre e Geova. Ci trovate al numero 666 di Via Dante. I migliori auspici.
Uguale uguale, l'unica differenza è che Gamberetta esiste davvero ^^
Domanda importante...ma siamo sicurisicurisicuri che Geova approvi la bicicletta?
Chissà perchè mi è venuto in mente questo... non l'ho trovato in lingua originale, per cui accontentatevi dell'inglese.
@Frundsberg: la approva, a patto che ci sia il sellino.