Tutto cominciò il 24 settembre 2010, in quel giorno apparvero i primi coniglietti del venerdì. Quattro anni fa. Quattro e non più quattro? Forse, ma se la greve sostanza della mia carne fosse pensiero, l’avversa distanza non mi arresterebbe, perché, nonostante lo spazio, cercherei dai limiti più remoti a dove ora tu mi trovi i conigli. Shakespeare, dal sonetto 44.
Per non dimenticare che quando il venerdì con i coniglietti incontra il venerdì senza i coniglietti, quello senza i coniglietti è un venerdì morto…
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E questo coniglietto piccolino da allevare e allattare, metafora del professionista che cura un giovane progetto appena finanziato per portarlo al successo, come sta accadendo con Vaporteppa?
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Coniglietti bianchi.
Piccoli. Teneri. Kawaii. Bianchi. Il modello base, l’originale, senza varianti colorate, orecchie flosce, criniere, faccini schiacciati, occhietti da rana o altro. Un classico senza tempo che fa sempre il suo figurone. E vabbè, ne metto pure uno nero, perché se no sembra che sono razzista. Dei due bianchi immaginiamo che almeno uno sia femmina, giusto per non far infuriare le femministe… o è peggio? Il video strumentalizza il corpo nudo! Quanti dubbi nel mondo ritardato degli umani, ma i coniglietti ci svelano la placida saggezza di una specie superiore.
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Conigli che sono un toccasana per sopravvivere al logorio della vita moderna, meglio del liquore al carciofo:
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E ora due casi opposti: nel primo video tre coniglietti mostrano il modello d’allattamento naturale, quello di mamma coniglia, in cui i cuccioli vengono ignorati e devono lottare, infilandosi sotto la mamma a pancia in su come meccanici sotto un’automobile (e che fatica rialzarsi!), per rubare quelle poche sorsate di latte che faranno la differenza tra andare a dormire con i pancini annodati per la fame o meno; nel secondo video un coniglietto dal manto selvatico un po’ arruffato (sembra una spugnetta abrasiva per padelle), con begli occhioni espressivi, beve felice dalla siringa il latte offerto dalla padroncina umana.
Le padroncine umane battono le mamme coniglie quattro a zero.
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Perché il coniglio è anche ARTE.
Qui ci vorrebbe Dipré a parlarne: due opere d’arte mobili il cui stile minimalista, quasi da cartoon, è la loro essenza artistica, è catafratto nell’opera, in quel batuffoloso pelo, opulento di morbidezza, esondante di sensazioni calde e felicità, di concrezioni graziose in cui si intrappola lo sguardo senza possibilità di distoglierlo! Due opere d’arte mobili in tre parole ricolme di estetica!
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I conigli esistono sulla Terra da decine di milioni di anni, da poco dopo la fine dei dinosauri. Fine che, ma ne parlerò in un articolo futuro, causarono loro con il meteorite per ottenere il cambiamento climatico necessario a trasferire i superstiti della specie coniglia da Marte, che dopo migliaia di anni di sfruttamento e guerre era ridotto a una landa desolata, alla nuova patria.
Molti non mi credono quando io racconto questa semplice verità, che è sotto gli occhi di tutti: Marte è in rovina, i conigli sono vivi e sono più antichi dell’uomo, i conigli sono arrivati dopo i dinosauri sulla Terra e i dinosauri si sono estinti e c’è stato un enorme cambiamento climatico che ha permesso di prosperare ai piccoli mammiferi e diffondere le graminacee. Ma molti non vogliono credere a queste cose, dicono che sono pazzo, che sono satanico, che dovrei pregare Gesù invece che pensare alla Scienza (quella Vera). Ma io non demordo, io sono Ginecologo Morale e quindi Scienziato!
Molti non credono neppure che i conigli avessero una civiltà supertecnologica che faceva impallidire la nostra. Eppure è sotto gli occhi di tutti e non si vuole vedere. I conigli erano i dominatori del sistema solare e presto torneranno a esserlo, e nessuno mi crede. È proprio come dicevano gli antichi romani, qui tradotto dal romanesco all’italiano: il Capitano Nemo è profeta nella sua patria. Ma io non sono il Capitano Nemo, io sono il Duca, ecco perché non mi credono.
Un tipico estratto di discussione di quando cerco di insegnare la Verità (quella Vera):
“Ma cosa dici? Sei pazzo, ti droghi, cosa dici?”
“Presente quel pianeta tra Marte e Giove?”
“Non c’è nessun pianeta tra quei due!”
“Presente che c’era l’unica specie in competizione coi conigli per il dominio del sistema solare?”
“Non c’è un pianeta, c’è solo la fascia degli asteroidi, sono solo detriti!!!”
“Appunto. Divenne solo detriti.”
Eppure è tutto sotto gli occhi di tutti.
C’è solo da non voler vedere. E molti altri come me sanno e si stanno preparando per il ritorno dei pelosi dominatori del sistema solare.
Vedete di convincervi, prima che sia troppo tardi!
Poi direte “Quel pazzo lì aveva ragione, ci aveva detto tutto!” proprio come dissero quelli di Sodoma e Gomorra, ma le armi nucleari dei conigli dopo che sono esplose… sono esplose! E crederci dopo non serve a niente!
HAI CAPITO???
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Quando rileggo queste righe tratte dalla sesta tavoletta dell’Epopea di Gilgamesh
Enkidu affrontò il Toro celeste e lo afferrò per le corna.
Il Toro celeste gli sputò in faccia la sua bava,
con la sua spessa coda gli spruzzò la sua merda.
mi piace immaginare il toro celeste come un coniglio ed Enkidu come un palombaro con lo scafandro. E tutto, all’improvviso, assume un senso maggiore.
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Chi non è ghiotto di fiori di tarassaco, così appetitosi, colorati e ricchi di proteine? Ai coniglietti spesso piacciono e mangiandoli compiono un utile servizio per gli umani sofferenti d’allergia, visto che il fiore non potrà seccarsi e tramutarsi in un soffione. Anche io adoro i fiori di tarassaco e per pranzo ne mangio volentieri una dozzina, accompagnati soltanto con un contorno di un kg di fiorentina al sangue.
^_^
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Ricordate QQ summer, l’adorabile mini lop rossiccio che assomiglia tanto a Duchino? Lo avevamo visto (qui, qui, qui e quattro) con la mobilità di un paraplegico, quasi sempre in braccio alla padroncina.
Oggi ci mostrerà che quando corre in fondo non è che vada più lontano di quando sta fermo.
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Passiamo all’archeologia.
Una famiglia di conigli, eseguendo degli scavi per realizzare le loro casette presso Land’s End in Cornovaglia, ha scoperto un sito archeologico che nessuno prima immaginava. Proprio dove orde di turisti ogni anno mettono piede, erano sepolti reperti fino a 5000 anni fa, tombe dell’età del bronzo e una “fortezza di collina” dell’età del ferro. Praticamente l’evoluzione della storia locale in un posto solo.
I coniglietti hanno disseppellito alcuni reperti e li hanno portati in superficie, attirando così l’attenzione Big Heritage, una grande organizzazione archeologica non-profit. D’altronde i coniglietti, pur avendo avuto l’intelletto per capire dove scavare che tanto a lungo agli umani, con le loro lauree e sopra-lauree, è mancato, erano ben consapevoli di non avere i mezzi per proseguire degli scavi in grande stile e per il bene dell’Archeologia hanno passato la palla agli umani.
È straordinario come una famiglia di conigli sia riuscita a mettere in moto questo incredibile serie di scoperte. Nelle immediate vicinanze di Land’s End abbiamo potuto ammirare la storia della Britannia, penetrando a fondo fin nella preistoria.
[…]
A quanto pare personaggi importanti sono stati seppelliti qui per migliaia di anni, probabilmente a causa del panorama meraviglioso
[…]
Una famiglia di conigli ha appena riscritto i libri di storia.
(Dean Paton di Big Heritage)
La storia del ritrovamento su History.com.
E ora, proprio come i coniglietti ci permettono di scoprire tali meraviglie da farci riscrivere pagine di storia, anche noi scopriamo i coniglietti e riscriviamo la felicità delle nostre giornate:
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So bene quanto impegno metta Gamberetta nell’educare i propri coniglietti, insegnando loro a indossare vestitini alla marinara e a bere il tè del pomeriggio, a non sporcarsi, a imparare Iliade e Odissea a memoria e discorrere in latino e greco antico perfino l’esame orale di Matematica III. Basta una sola occhiata di addolorata disapprovazione, o un cenno battendo il righello di legno nel palmo della mano, e il coniglietto discolo si trascina da solo a inginocchiarsi sui ceci per tutta la notte. Quando Gamberetta appare al mattino con un sorriso di perdono, lui salta ad abbracciarla come Enrico con la madre in Cuore.
Ecco allora un coniglietto alle prese col carrello della spesa. Anche Gamberetta ogni tanto li manda a far compere e sono molto meno impacciati di così. Per esempio sanno riconoscere a colpo d’occhio qualsiasi frode alimentare sul pesce analizzando acqua, luce e riflessi sulle scaglie per dedurne l’anzianità dalla perdita di lucentezza naturale o distinguere il sangue di bue messo per ravvivare le branchie di un pesce spada decorativo.
Sfortunatamente la passione dei coniglietti per gli spumanti li rende monotoni quando devono comprare del vino, in un modo o nell’altro trovano sempre una scusa per giustificare l’acquisto di uno spumante al posto di un vino fermo. Con i giusti Champagne si può accompagnare tutto il pranzo, dall’antipasto al dolce, ma quando tirano in ballo la lieve presenza di tannini nel colore di un rosé pur di abbinarlo a una costata (in realtà ci può stare per altri motivi, ma devono inventare sempre scuse nuove) sono degli adorabili pucciolini arrampicaspecchi. ^_^””
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E qui, beh, un coniglietto che si è sporcato un po’ con la sua cacchina: può capitare e infatti Gamberetta fa tenere i pannolini e li lascia nella nursery fino a quando non crescono a sufficienza da poter iniziare a bere il tè con gli altri, discorrendo di questioni leggere ma non sciocche, e passare Fisica Generale II con almeno 25.
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Ciò che molti non capiscono dei conigli è che mentre voi li guardate, loro guardano voi. Anche dai video. Cercare di capire i conigli secondo la primitiva comprensione umana è un esercizio futile: troppi milioni di anni di evoluzione separano i puccioli prescelti, la cui civiltà era già antica quando i velociraptor imitavano con scarso successo la lapina ferocia, dalle ridicole scimmie glabre della Terra.
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Coi coniglietti fare il mago che legge la mente è più facile. Si chiede di pensare un numero enorme, il più grande che possano pensare, e quasi sempre sarà “quattlo”. Facile indovinarlo. Tranne quando il coniglietto va in panico e dice “tle” e allora si sbaglia la previsione e si risponde “Vedete? Questa è la prova che il mio è un autentico sforzo per leggere la mente, in cui si può sbagliare, non un trucco per portare a pensare al numero che voglio!”
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Nella tradizione Giapponese ci sono gli tsukumogami, oggetti di uso comune che al compimento dei 100 anni, se continuano a essere utilizzati (con che ritmo non so, immagino che basti ogni tanto), prendono vita grazie a uno spiritello latente.
Per esempio i karakasa, vecchi ombrelli ciclopici (in altre varianti con volto umano) che saltellano sull’asta divenuta gamba, utilizzati con scarso successo come prima unità aviotrasportata della storia durante il conflitto Russo-Giapponese del 1904-1905.
Non ci credete? E allora questo piumino per la cipria qui nella foto?
In questo video di oggi potrete ammirare degli autentici ravioli cinesi al vapore divenuti vivi…
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Cosa accadrebbe se… i coniglietti avessero le ruote?
A questo intrigante interrogativo tenta di dare risposta il primo video. Ruote. Velocità. Futurismo. Guerra unica igiene del mondo. Quindi conigli. Fortissimamente conigli!
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E per finire un coniglio bene educato che si serve da un tavolo di buffet su cui sono poggiate diverse verdure con tanto di cartellino col nome.
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A un nuovo anno di coniglietti!
^_^
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