C’è un fumetto online italiano che seguo da inizio anno, Che Vita di Mecha, e che trovo molto gradevole. Non parla di editoria, ma ci si avvicina: sono le avventure di un automa, alter ego dell’autore, che si trova a gestire una fumetteria incappando nei problemi e nell’idiozia dei clienti. Più altre cose di contorno (amici dementi che lo perseguitano e la madre ritratta come Darth Vader).
Ho trovato molto utile l’indicatore di realismo (reality bar), perché certe volte riporta valori molto alti su cose così demenziali che se uno cercasse di inventarle le scarterebbe perché poco credibili. Come diceva Pirandello, certe fantasie che nessuno accetterebbe in un romanzo perché incredibili si rivelano reali nella vita.
Ma Sparker non è solo Che Vita di Mecha! Sul sito troverete altre serie, come la parodia dell’Uomo Tigre, divenuto L’Uomo Pigro, oppure le due brevi serie di strisce Myth Clots sui Cavalieri dello Zodiaco o Noi Robot coi robottoni di Go Nagai (include un dialogo col Gundam, a tema “real robot” ^_^).
Un secondo buon motivo per visitare Sparker allo stand è che con lui ci sarà Francesco Durigon, il T-Rex di Che Vita di Mecha che non compra niente e va nella fumetteria solo per dare fastidio. Siete autorizzati a dargli fastidio facendo finta di non aver capito il finale de La Maschera di Bali e spiegandogli come voi lo avreste fatto meglio! Però dando solo consigli sbagliati, altrimenti la cosa non funziona! Sarà felicissimo di ascoltarvi e vi ringrazierà di sicuro. Fate una buona azione per Sparker, rompete le palle al T-Rex. ^_^
C’è anche un terzo buon motivo:
Quest’anno Vaporteppa non sarà presente al Lucca Comics & Games: ci mancano i cartacei, sono uscite poche opere e in più la collana è nata quando ormai gli stand erano già stati venduti tutti. Forse saremo presenti il prossimo anno, la decisione è ancora da prendere. Però il segnalibro che vedete lì sopra è in regalo, basta recarsi da Sparker e Durigon allo stand e chiederne uno. A chi compra almeno un albo verrà assegnato d’ufficio, che lo voglia o meno. Non possiamo ancora vendervi la carta, lasciate almeno che ve la regaliamo… ^__^”
Io sarò a gironzolare per Lucca Comics & Games il 31 ottobre e il primo di novembre. Perlopiù nei due padiglioni principali dei fumetti, più un salto in Panini e non mi dispiacerebbe nemmeno vedere qualcosa della nuova area giapponese dall’altra parte del centro storico.
Non indosserò l’uniforme e non penso di passare nel mega padiglione Games: troppa ressa e, in più, se davvero il prossimo anno riusciremo ad avere uno stand (finché non c’è l’approvazione ufficiale dell’idea, è tutto in forse) è quasi sicuro che verrò sbattuto lì… gli Editori di Narrativa, ci noto una certa ironia, vengono collocati in Games (e ne divorano metà dello spazio, sigh!).
Per quest’anno ci sto alla larga, è stato già deprimente girarci un po’ l’anno scorso! ^_^
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Molto carine, queste strip. E a proposito di strappone, ti consiglio - sempre sua - la parodia di He-Man, ovvero immen (www.thesparker.com/immen): potresti trovare gli insegnamenti impartiti da Sorceress un utile complemento alle tue lezioni di ginecologia morale. A meno che non ti faccia schifo Rat-Man: il tipo di umorismo è simile :-)
Immen è bellissimo! Non lo conoscevo!
L'umorismo è molto diverso, simile a quello di Rat-Man (che leggevo anni fa), ma a me piace anche così. ^___^
Ho iniziato a leggere Sparker e il suo "Che vita di Mecha" sulla piattaforma Shockdom, e solo dopo ho scoperto il suo sito con gli altri fumetti.
Da ex-edicolante, posso (sfortunatamente) confermare quasi il 99% delle scenette disegnate da Sparker... tragici ricordi, mi viene da piangere tutte le volte che riemergono dai meandri della mia mente. ç_ç
P.S.: scusa, fammi capire... l'autore de "La maschera di Bali" è lo Scassasauro? Oo'
Sì, Durigon è il T-Rex. E Durigon indossa davvero le camicie hawaiane (ce l'aveva a Lucca, l'ho visto), come il Duca, per questo il T-Rex veste così. ^_^
Nuuu, il padiglione Giglio è uno dei pochi che nella ressa non sono riuscita a vedere... Sarà per l'anno prossimo T.T
In compenso ho comprato un mucchio di porno strani.