Prima di tutto, ricordiamoci che oggi è San Valentino e tutti i devoti dovrebbero dedicare un pensiero ulteriore a Gamberetta, la nostra Dea scomparsa. Invito a dedicare la serata alla lettura degli articoli storici, come quelli sulle Cronache del Mondo Emerso o gli Appunti di Editing o le riflessioni ancora attuali sullo Sull’Editoria Fantasy in Italia. Ma leggere solo non basta e Artemis, che come altre vergini lettrici ha dedicato alla Dea una vita di castità sacerdotale, già ieri sera mi ha rivelato da stare rileggendo il blog degustando intanto un ottimo tè, la Dea di Ferro della Misericordia (uno dei miei preferiti).
Quest’anno niente altarino e niente sollevamento pesi. Ho optato per un festeggiamento più sobrio, più raccolto e spirituale, per commemorare la scomparsa della Dea e attenderne il prossimo futuro avvento. Tant’è che, di pubblico e un po’ più plateale, avevo già dedicato alla Dea quel piccolo pensiero natalizio con la dedica a nome dei suoi lettori. Per cui oggi, come tutti i giorni, il mio pensiero va alla Dea e in più accompagno la giornata con la lettura dei suoi vecchi articoli, sorseggiando prima del buon tè Dea di Ferro e poi un bel bicchierino o due di Lillet rosé.
Ecco, parlando di aperitivi e di liquori mi viene in mente che potrei dirvi qualcosa in più sui futuri articoli che vorrei scrivere. Mi piacerebbe parlare non di vermouth e vini aromatizzati in generale, di cui so poco, ma di altri prodotti in cui un pochino di esperienza minima sul lato degustativo e, più approfondita, sul lato storico, mi sono fatto: assenzio e pastis. Desideravo parlare di assenzio fin da quando mi esplose l’interesse nei primi mesi del 2012, poi cambiamenti nella mia vita, un maggiore interesse per il tè e il vino ecc. hanno tolto la priorità all’idea.
Vorrei anche esplorare un ambito a cui ho dato sempre troppo poco peso, soprattutto qui sul blog, ovvero quello del caffè. È vero che ho passato un anno e mezzo circa praticamente senza toccare caffè, se non una volta ogni tanto a distanza di mesi, ma questo non significa che non sappia apprezzare il caffè. Se fatto bene.
Sì, lo trovo comunque meno interessante del tè. Lo trovo anche meno di mio gusto del tè. Non vorrei però dare l’impressione, comune in Italia quando si creano contrapposizioni a due (tè vs caffè), che il fatto che mi piaccia il tè mi faccia disprezzare il caffè. Trovo che anche il caffè sia un argomento molto interessante, da trattare con serietà, e che sia complementare al tè in una formazione più completa sulle bevande caffeinate da colazione e compagnia. E quindi se ne parlerà anche qui sul blog. 🙂
Non ho dimenticato gli altri argomenti tipici di Baionette Librarie:
Occuparmi dei nuovi autori promettenti che riesco a reperire mi lascia poco tempo per scrivere articoli lunghi, ma farò il possibile.
Auguri alla Rosea Dea e buona serata!
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Tutte buone notizie!
Ma regalaci anche qualche articolo sull'editoria, da quando tutti hanno smesso di prendere in giro e recensire il fantatrash non ci rimangono più dei begli articoli dove rimestare nella zozzura.