Coniglietti
piccoli coniglietti
con due poesie
di Ungaretti
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
i conigli
Di che allevamento siete
conigli?Parola tremante
nel kawaiiPelosetto appena nato
Nel cuoricino spasimante
involontaria rivolta
del cucciolo presente alla sua
pucciositàConigli
Le versioni originali – e ahimé rimaste a lungo segrete a causa della censura militare – di due grandi poesie di primo Novecento.
Faccio schifo a scrivere poesie, ma prendo quella del Duca come una sfida all’ultima rima. xD
È tanto saggio il coniglio
Segui sempre il suo consiglio,
Egli saltella qui e là
Un vero padrone non ha.
Se ti sceglie e ti sta vicino
Prenditi cura di quel piccino,
Il suo pelo è sì folto
Che il tuo cuore scalda molto.
Colui che gli causa danno
All’inferno troverà affanno,
Il coniglio è di forgia divina
Torturarlo porta alla rovina.
Il suo musetto è disegnato
Dal miglior artista manga sul mercato,
Niente al mondo è più Kawaii
Nemmen un paesaggio delle Hawaii.
Ungaretti ti dedica lo stesso sguardo che riservava alle scolarette in uscita dalla scuola media:
Il Duca lirico non me l’aspettavo ma è una gradita sorpresa! ^^ Buongiorno Duca, buongiorno coniglietti pucciosi.
“Per fare un prato occorrono
un trifoglio e un coniglio,
un trifoglio un coniglio
e immaginazione.
L’immaginazione è sufficiente
se i conigli sono pochi.”
Emily parlava d’api, ma noi preferiamo i conigli. :3
Noto una certa somiglianza tra Ungaretti e il vecchio dei Griffin: